Alla fine capita anche che almeno per una volta al Presidente Ugo Rossi riesca di stupirmi positivamente.
Tra le proposte prese in esame per risolvere la questione dei punti nascita in Provincia di Trento, il Presidente volge infatti lo sguardo verso il Cantone dei Grigioni, in Svizzera.
Lo fa riferendosi alle “Case della nascita/del parto” invitando i suoi collaboratori a studiare questa esperienza per valutarne l’adozione nella nostra Provincia.
Non entro ovviamente nel merito, giacché si tratta di materia molto specifica e delicata su cui non ho sufficiente competenza.
Saluto invece con soddisfazione il cambiamento di approccio del Presidente: solo un paio di mesi fa, in Aula e non solo lì, Rossi contestava a tutto tondo il nostro Disegno di Legge di iniziativa popolare sostenendo che guardare al modello svizzero era sbagliato.
Perché noi siamo italiani, mica svizzeri.
Certo, italiani diversamente speciali, ma pur sempre italiani.
Troppi i fattori culturali, civici, giuridici che ci distinguevano da quel Paese per poterci ispirare a quel modello.
Evidentemente, quando serve, anche il Presidente #cambiaverso.
Ora che si è “sdoganato” il modello svizzero, mi piace pensare che il Presidente della Giunta sia disposto a prendere in considerazione anche il Consiglio d’Europa e che in materia di Democrazia si lasci perciò consigliare dalla Commissione di Venezia.
ciao Daniela, sono Mario Anelli.Letto,. forte
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Purtroppo dal Global Forum del 3 ottobre è emersa un’altra interpretazione. La classa dirigente che ha potuto parteciparvi, i cosiddetti illuminati, ritengono utile prendere in considerazione solo alcuni modelli presenti in Svizzera e non la democrazia diretta e il modello partecipativo per le decisioni collettive.

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