Coabitazione solidale a Rovereto – dopo 3 mesi la petizione resta senza risposta

Nel Comune di Rovereto il mancato rispetto del diritto di petizione si conferma essere pratica consolidata.
Ancora una volta uno tra i più elementari e innocui strumenti di partecipazione popolare (la petizione consiste in una proposta/idea che si affida all’Amministrazione, nulla più) viene ignorato.
In questo caso si tratta di una petizione che suggerisce all’Amministrazione di promuovere la realizzazione di progetti di coabitazione solidale all’interno del territorio comunale.

La petizione (vedi il testo) è stata depositata presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Rovereto il 9 aprile 2018 (vedi la ricevuta). Primo firmatario Daniele Curti. Novanta le sottoscrizioni a sostegno della proposta (il regolamento ne prevede almeno 50).

A distanza di 3 mesi dal deposito della Petizione i destinatari della proposta, il Sindaco Francesco Valduga e la Presidente del Consiglio comunale Mara Dalzocchio, non hanno dato alcuna risposta al Primo firmatario, né di persona, né attraverso altri rappresentanti o collaboratori del Comune.
Eppure il “Regolamento comunale per l’esercizio dei diritti di informazione e partecipazione dei cittadini” prevede che la risposta – positiva o negativa che sia – debba essere trasmessa al Primo firmatario entra 30 giorni – art. 17, Comma 3:  “L’istruttoria deve essere conclusa entro trenta giorni e dell’esito deve essere tempestivamente informato il soggetto primo firmatario della petizione”.

A seguito della segnalazione pervenuta da parte di Daniele Curti alla nostra Associazione, il 7 agosto abbiamo sottoposto all’Avvocato Daniela Longo, Difensore Civico della Provincia Autonoma di Trento, questo nuovo caso di mancato rispetto dei diritti di partecipazione popolare da parte dell’Amministrazione roveretana.
Di seguito il contenuto della PEC inviata il 7 agosto al Difensore Civico
qui il formato digitale
La vicenda è stata ripresa dalla stampa
-> vedi ritaglio Adige 9 agosto – ritaglio Trentino 10 agosto

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OGGETTO:      Petizione popolare “PER LA PROMOZIONE DI PROGETTI DI COABITAZIONE SOLIDALE COHOUSING A ROVERETO” – Comune di Rovereto

Gentile Difensore Civico,

Ci rivolgiamo a Lei a seguito di una segnalazione giunta dal Signor Daniele Curti, promotore e primo firmatario della petizione popolare di cui in oggetto. Di seguito la cronaca e gli elementi che ci inducono a chiedere un Suo intervento.

Ai sensi dell’art.9 dello Statuto comunale il 12 marzo 2018 il sig. Daniele Curti inviava un’email al sindaco del Comune di Rovereto Francesco Valduga e all’assessore alle politiche sociali Mauro Previdi per chiedere un appuntamento al fine di consegnare una petizione popolare avente per oggetto il tema degli ecovillaggi, iniziativa volta a proporre l’avviamento di progetti di cohousing nella città di Rovereto.
L’occasione avrebbe consentito di illustrare il contenuto e il proposito della petizione per facilitare l’esame dell’atto e creare le condizioni per un’idonea trattazione da parte dell’organo elettivo competente così come disposto dall’art.17 del regolamento sull’informazione e sulla partecipazione popolare.
Al messaggio inoltrato via posta elettronica non giungeva nessuna risposta.

In data 9 aprile 2018 si procedeva pertanto al deposito della petizione presso l’ufficio di protocollo del Comune di Rovereto. Alla petizione popolare per la promozione di progetti di coabitazione solidale cohousing il primo firmatario Daniele Curti allegava n. 90 sottoscrizioni (N.23787 del 9/4/2018 ore 11:43 – Comune di Rovereto).

Nonostante l’art.17 del regolamento sull’informazione e sulla partecipazione popolare disponga che l’istruttoria debba essere conclusa entro trenta giorni (entro il 9 maggio in questo caso) e che dell’esito debba essere tempestivamente informato il soggetto primo firmatario della petizione, ad oggi – 6 agosto 2018 – il primo firmatario non ha ricevuto alcuna comunicazione.

Con la presente, lamentando la scarsa attenzione che il Comune ha dato alle comunicazioni sopra menzionate e il mancato rispetto dei termini per la trattazione della petizione in oggetto, ci rivolgiamo a Lei per sollecitare una risposta ai sensi dello Statuto comunale e del regolamento sulla partecipazione.

Grazie per quanto vorrà fare.
Cordiali saluti.

Daniela Filbier – Presidente APS Più Democrazia in Trentino
Daniele Curti – Progetto Oikos

Allegati

  • E-mail del 12 marzo 2018
  • Testo della petizione
  • Ricevuta/Protocollo avvenuta consegna della petizione

4 pensieri su “Coabitazione solidale a Rovereto – dopo 3 mesi la petizione resta senza risposta

  1. Ancora una volta si dimostra che i regolamenti senza sanzione sono applicati a discrezione e secondo le opportunità politiche del momento. Con le amministrazioni, in questa fase storica, bisogna mostrare i muscoli. Ricorsi al TAR, denunce in procura ed alla corte dei conti. Nella prossima legislatura il difensore civico dovrà essere investito di potere sanzionatorio. Il vostro lavoro è comunque molto importante per avvalorare l’azione politica di cambiamento nel rapporto cittadini istituzioni ad oggi profondamente asimmetrico.

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    • Sulle prerogative del Difensore Civico ci sarebbe da svolgere una riflessione … per quel che vale (poco, guardando alle ultime vicende) l’Associazione – ero presente – ha tentato di sollecitare un passo avanti parlandone con il Presidente del Consiglio provinciale. Nulla di fatto.
      Ma c’è una buona notizia: il prossimo 18 settembre, nel tardo pomeriggio, il Difensore Civico sarà presente a un Convegno organizzato da +DEM. Potremo parlarne con la diretta interessata, l’avv. Daniela Longo 🙂
      Intanto segna la data in calendario Lorenzo: martedì 18 settembre, ore 17:30, Trento, Facoltà di Giurisprudenza.

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  2. Pingback: Cohousing a Rovereto – Il Difensore Civico sollecita il Sindaco Valduga | Più Democrazia in Trentino

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