Relazione sullo Stato di diritto dell’Unione Europea 2024 – Capitolo Italia

La Commissione europea nel luglio 2024 ha pubblicato la relazione annuale sullo Stato di diritto, un’analisi approfondita che esamina la situazione in tutti gli Stati membri dell’UE.

La relazione si concentra su quattro settori chiave:

  • Sistema giudiziario, inclusa l’analisi dell’efficacia e indipendenza del potere giudiziario
  • Quadro anti-corruzione
  • Pluralismo e libertà dei media
  • Questioni istituzionali relative al sistema di bilanciamento dei poteri

Il documento si compone di due parti principali: la prima, una sezione generale sulle tendenze trasversali nell’Unione Europea con focus comparativi tra singoli stati e buone pratiche. La seconda consiste nei capitoli specifici per ogni Stato membro.

Dal 2022, la relazione include anche raccomandazioni specifiche non vincolanti per ciascuno Stato membro, indicando aree che necessitano miglioramenti o modifiche normative.

La valutazione si basa su:

  • Contributi scritti degli Stati membri
  • Consultazioni con soggetti interessati
  • Visite negli Stati membri
  • Informazioni da organizzazioni internazionali
  • Standard consolidati del diritto UE e della giurisprudenza europea
  • Dialogo costante con i punti di contatto nazionali

Il processo di valutazione garantisce un approccio equilibrato e trasparente, considerando sia le sfide che gli aspetti positivi di ciascuno Stato membro, nel rispetto del principio di uguaglianza.

Entrando nel merito dei contenuti della relazione 2024, le criticità che emergono dal “Capitolo Italia” sottolineano la necessità per il nostro Paese di adottare misure concrete per rafforzare lo Stato di diritto, migliorare la trasparenza e garantire la protezione dei diritti fondamentali:

  • Percezione elevata della corruzione: il 78% dei cittadini italiani ritiene che la corruzione sia diffusa nel Paese, una percentuale superiore alla media UE del 68%. Inoltre, l’82% delle imprese italiane condivide questa percezione, rispetto al 64% della media UE. Il 68% dei cittadini italiani ritiene inoltre che i livelli di corruzione ad alto livello non siano perseguiti in maniera sufficiente.
  • Mancanza di un’istituzione nazionale per i diritti umani: non sono stati compiuti progressi nella creazione di un organismo dedicato alla tutela dei diritti umani, una lacuna già segnalata nelle precedenti relazioni.
  • Uso eccessivo dei decreti d’urgenza: è stata espressa preoccupazione per il frequente ricorso da parte del governo ai decreti d’urgenza, pratica che potrebbe compromettere il bilanciamento dei poteri e la qualità del processo legislativo.
  • Criticità nello spazio civico: sono state segnalate aggressioni verbali nei confronti di organizzazioni umanitarie e casi di violenza contro partecipanti a manifestazioni, indicando un deterioramento dello spazio civico e delle libertà fondamentali.
  • Libertà e pluralismo dei media: la relazione evidenzia preoccupazioni riguardo alla libertà di stampa in Italia, sottolineando che non sono stati fatti progressi significativi in questo ambito.

    Consulta qui i documenti integrali:
  • Relazione sullo stato di diritto 2024 nell’UE
  • Relazione sullo stato di diritto 2024 – Capitolo Italia
  • Documentazione per le commissioni prodotta dagli uffici studi di Camera dei Deputati e Senato della Repubblica – Riunione interparlamentare promossa dalla Commissione LIBE del PE

* * * * *

Iscriviti all’associazione APS Più Democrazia in Trentino per l’anno 2025

Lascia un commento