Statuto Comune di Storo: referendum propositivo senza quorum

Il 17 giugno ’13 il Consiglio Comunale di Storo ha approvato una serie di modifiche allo Statuto. Le modifiche riguardano il diritto di partecipazione dei consiglieri delegati alle riunioni della Giunta ma soprattutto il miglioramento dell’efficacia di alcuni strumenti di democrazia diretta.
La frazione di Darzo e Storo sullo sfondo

La novità più significativa è l’introduzione del referendum consultivo e propositivo senza quorum. Questa nuova tipologia di consultazione popolare prevede la partecipazione al voto dei maggiori di 16 anni. Inoltre, le proposte soggette a referendum propositivo sono considerate valide qualora si raggiunga la maggioranza dei voti favorevoli a prescindere dal numero dei partecipanti. Nonostante i miglioramenti, l’ultima parola non è dei cittadini bensì dell’Amministrazione come recita l’ultimo comma dell’art.48 bis “Il Presidente del Consiglio comunale o il sindaco entro un mese dalla proclamazione dei risultati, convocano rispettivamente il Consiglio o la Giunta con all’ordine del giorno l’oggetto del referendum propositivo o consultivo.”

I limiti di ammissibilità previsti per i referendum abrogativo, consultivo e propositivo sono i seguenti:
a) a materie che siano già state oggetto di consultazione referendaria nel mandato amministrativo in corso;
b) al sistema contabile e tributario e tariffario del Comune;
c) agli atti relativi ad elezioni, nomine, designazioni;
d) al personale del Comune;
e) al regolamento interno del Consiglio comunale;
f) alle materie nelle quali il Comune condivide la competenza con altri enti;
g) ai piani territoriali e urbanistici, i piani per la loro attuazione e le relative variazioni;
h) sugli atti inerenti la tutela dei diritti delle minoranze o quelle che incidono sulle posizioni soggettive dei singoli.

L’attività in seno alla Commissione Statuto iniziò nell’ottobre ’12 a seguito dell’incontro pubblico con Più Democrazia in Trentino organizzato da Nicola Lombardi, Stefania Giacometti e Luca Turinelli. A tale incontro, fra gli altri, parteciparono anche i consiglieri Ennio Colò, Angelo Melzani e Michele Bettazza ed i membri della Commissione Statuto Claudio Salsa e Alessandro Pacho Zontini. Al termine della serata, Colò, in qualità di esponente della maggioranza, si prese l’impegno di avviare la discussione nella commissione competente mentre Nicola Lombardi (consigliere dimissionario) formalizzò alcune proposte in una lettera inoltrata ufficialmente il 30 ottobre al Presidente della Commissione Statuto.

Il giorno dell’approvazione delle modifiche in Consiglio Comunale Ennio Colò ringrazia i promotori di quella serata apprezzando gli spunti offerti dal comitato Più Democrazia in Trentino ed aggiunge con ottimismo: “E’ stato un lavoro di commissione difficile, qualcosa abbiamo portato a casa, spero sia un primo passo per ulteriori progressi. Abbiamo diviso le norme tra abrogativo e consultivo/propositivo. Sul primo peggioriamo la situazione portando le firme dal 8 al 10%. Compromesso necessario per raggiungere il quorum zero sugli altri due e voto ai sedicenni con firme al 10% anche qui. Recepiamo quale figura terza quella del difensore civico al posto del segretario sulla valutazione di ammissibilità.”

Il consigliere di minoranza Melzani è parzialmente soddisfatto e commenta: “Era un atto dovuto. Dopo aver bocciato la mozione che proponeva l’introduzione delle telecamere in Consiglio Comunale (ndr video intervento Melzani) era la concessione minima che potevano garantire alla minoranza visto che quest’ultima non dispone di nessun potere e la trasparenza è un principio sistematicamente calpestato”

Infine, Claudio Salsa, membro della commissione Statuto nominato dalla minoranza afferma disilluso: “I limiti di materia sono ancora molti. Forse troppi. Avremmo voluto che attraverso il referendum consultivo/propositivo i cittadini potessero esprimersi in forma più libera togliendo le limitazioni previste per il referendum abrogativo, il quale mantiene ancora il quorum di partecipazione del 50% e vede la soglia delle firme aumentare al 10%”.

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