Assegnazione alla Prima Commissione permanente

Dopo la convalidazione delle firme la proposta di legge promossa dal comitato si è trasformata ufficialmente nel Disegno di legge n.328/XIV di iniziativa popolare ed è stata inserita nella banca dati degli atti politici del Consiglio Provinciale della Provincia Autonoma di Trento.
Al disegno di legge è stata allegata la seguente documentazione:

  • Disegno di legge distribuito: n.328/XIV del 19 luglio 2012: il testo sul quale sono state raccolte le firme
  • Relazione illustrativa: la relazione allegata alla proposta di legge in sede di raccolta delle firme
  • Indice della documentazione tecnica: in cui si suggerisce la bibliografia
    1) legge sui referendum provinciali – l.p. 5 marzo 2003, n. 3
    2) VERHULST, Jos e NIJEBOER Arjen “Democrazia Diretta – Fatti ed argomenti sull’introduzione dell’Iniziativa e dei Referendum” – Democracy Int., Brussels 2010
  • Note esplicative al disegno di legge: dove i funzionari provinciali producono delle note esplicative a corredo dell’Art. 2 (Interventi nel campo dell’educazione), Art. 13 (Decisioni dei pritani), Art. 26 (Modalità di sottoscrizione dei referendum), Art. 44 (Mozione di sfiducia popolare), Art. 45 (Limite dei mandati) ed Art. 47 (Disposizioni penali)
  • Osservazioni tecniche: il testo del documento indica i precedenti normativi, i ddl in istruttoria in tema di democrazia diretta e gli elementi per l’istruttoria legislativa. In particolare ci interessa l’osservazione in merito all’impatto normativo che si riporta integralmente:

1) si sostituisce la vigente legge sui referendum provinciali con una nuova disciplina che ne amplia i contenuti, le modalità di esercizio e gli strumenti d’intervento: accanto ad una nuova disciplina sull’iniziativa legislativa popolare e sul referendum propositivo, consultivo e abrogativo, la nuova legge regola nuovi istituti, quali il referendum confermativo, le petizioni, la funzione propositiva svolta dal collegio dei pritani, le consultazioni e i dibattiti pubblici; inoltre interviene sulla legge elettorale provinciale con norme in materia di mozione di sfiducia, di ineleggibilità alla carca di presidente della provincia, assessore e consigliere, di pubblicità della situazione patrimoniale dei consiglieri. E’ prevista l’approvazione di un regolamento di esecuzione;

2) in un contesto di riformulazione complessiva degli istituti di partecipazione popolare cui è finalizzata l’iniziativa, alcune disposizioni del ddl vengono a toccare contenuti che in parte trovano disciplina in regolamenti consiliari e che in parte vengono a incidere – in modo innovativo – su ambiti o attività consiliari (es. petizioni, proposte/decisioni dei pritani, consultazioni e dibattiti pubblici). Va fatta una verifica e una valutazione sui vincoli e sui limiti di tale incidenza.”

In data 16.08.2012 il Disegno di legge n.328/XV di iniziativa popolare è stato assegnato alla Prima Commissione permanente suggerendo di coinvolgere il Consiglio delle autonomie locali. La Nota di individuazione della commissione competente recita testualmente:

Il disegno di legge è di chiara competenza della Prima Commissione permanente.
La competenza è fatta risalire alla Prima Commissione permanente in base alle sue attribuzioni in materia di (lettera dell’allegato A del regolamento interno).
Il disegno di legge riguarda materie su cui è opportuno venga coinvolto il Consiglio delle autonomie locali in base all’art. 134 bis, comma 1, del regolamento interno.

Per quanto riguarda la visibilità del comitato, né la legge/regolamento interno né la prassi del Consiglio provinciale dà al comitato promotore una visibilità giuridico-istituzionale specifica nel corso dell’iter legislativo. Tuttavia si sottolinea come la paternità del ddl sia di tutti i firmatari, i quali ovviamente parlano attraverso quel firmatario che è stato indicato come primo proponente, Alex Marini.
Il ddl viene comunque individuato come di iniziativa popolare e il primo proponente ha una sorta di rappresentanza di tutti i firmatari insieme agli altri due delegati, Stefano Longano e Cristiano Zanella. In questo senso i tre proponenti in ogni situazione ed in particolare in rapporto col consiglio e con la commissione, parleranno a nome del comitato, evidenziandone il lavoro collegiale.