
L’8 luglio scorso, la Commissione Europea ha pubblicato la sua sesta relazione annuale sullo Stato di diritto, un documento fondamentale che analizza gli sviluppi in materia di Stato di diritto in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, oltre a includere capitoli dedicati a quattro paesi in via di adesione (Albania, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia). Questa relazione rappresenta uno strumento cruciale per rafforzare lo Stato di diritto attraverso un approccio preventivo e basato sul dialogo, incentivando riforme essenziali.
Il rapporto di quest’anno conferma una traiettoria positiva in molti Stati membri, che hanno compiuto progressi significativi in quattro aree chiave: giustizia, lotta alla corruzione, libertà dei media e bilanciamento dei poteri istituzionali. Sebbene permangano sfide in alcuni paesi, l’impegno complessivo nel processo è forte, e molti Stati membri hanno dato seguito alle raccomandazioni del 2024.
La Commissione sottolinea come il rispetto dello Stato di diritto sia essenziale per il corretto funzionamento del mercato unico, la competitività e la capacità dei cittadini di partecipare attivamente alla società e all’economia. Un contesto normativo stabile e prevedibile è cruciale per le imprese, in particolare le PMI. La relazione guarda anche al futuro, evidenziando che il rispetto del principio dello Stato di diritto rimarrà un requisito imprescindibile per l’accesso ai fondi UE della prossima generazione e un elemento chiave nel processo di allargamento.
La metodologia adottata dalla Commissione è obiettiva e trasparente, esaminando le stesse questioni in ciascun paese e fornendo raccomandazioni specifiche.
Sintesi schematica del Capitolo sull’Italia
Il capitolo dedicato all’Italia nella Relazione sullo Stato di diritto 2025 evidenzia progressi, sfide e raccomandazioni in diversi ambiti:
I. Sistema Giudiziario
- Indipendenza della Magistratura: La percezione di indipendenza è migliorata notevolmente sia tra i cittadini (46% “piuttosto o molto soddisfacente”) che tra le imprese (48%) nel 2025, rispetto agli anni precedenti, raggiungendo un livello “medio”.
- Riforma Giudiziaria: Una riforma globale del sistema giudiziario è in vigore, e il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ha portato avanti i compiti assegnati. Il CSM ha approvato circolari su incarichi fuori ruolo e valutazioni di professionalità dei magistrati, e un Testo Unico sulla dirigenza giudiziaria per aumentare la trasparenza nelle nomine.
- Separazione delle Carriere: Il progetto di riforma costituzionale per la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti è in esame al Parlamento. La magistratura continua a esprimere riserve (CSM, Corte Suprema, ANM), mentre il Consiglio Nazionale Forense e l’Unione delle Camere Penali Italiane lo sostengono.
- Giustizia Tributaria: La Corte Costituzionale considera la riforma globale degli organi di giurisdizione tributaria un progresso adeguato, ma il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria esprime preoccupazioni sulla reale indipendenza.
- Esternazioni Politiche: Alcuni portatori di interessi hanno segnalato critiche da parte di esponenti politici nei confronti della magistratura, riguardanti indagini e decisioni, suscitando preoccupazioni per la perdita di rispetto reciproco e la fiducia dei cittadini.
- Assunzioni: Il ritmo di assunzione di magistrati e personale amministrativo è buono, ma persistono alcune carenze (17% per magistrati, 37% per personale amministrativo). Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha introdotto gli Addetti all’Ufficio del Processo, che hanno contribuito positivamente, ma il loro numero è diminuito a causa di dimissioni.
- Digitalizzazione: Sono stati compiuti ulteriori passi verso la piena digitalizzazione degli organi giurisdizionali penali e delle procure, ma la sua effettiva realizzazione è ancora ritardata da difficoltà tecniche. L’obiettivo è la digitalizzazione completa della gestione delle cause penali di primo grado entro la fine del 2025.
- Efficienza: Nonostante qualche miglioramento dei tempi di esaurimento, la durata dei procedimenti rimane un grave problema (circa sei anni per contenziosi civili e commerciali, i più lunghi nell’UE). È stata confermata una tendenza positiva nella gestione dell’arretrato, con tassi di ricambio superiori al 100% in diverse giurisdizioni.
- Mediazione: La riforma del sistema di mediazione è entrata in vigore per incoraggiare il ricorso a tali strumenti e ridurre il numero di procedimenti giudiziari.
II. Quadro Anticorruzione
- Percezione della Corruzione: La percezione di un livello di corruzione relativamente elevato nel settore pubblico persiste tra esperti, cittadini e dirigenti aziendali (Italia 54/100 nell’Indice di Percezione della Corruzione 2025).
- Piani Anticorruzione: Il Piano Nazionale Anticorruzione è stato aggiornato, e il Piano per il governo aperto include azioni per migliorare l’integrità.
- Abuso d’Ufficio: La legge che abroga il reato di abuso d’ufficio è stata dichiarata conforme alla Costituzione dalla Corte Costituzionale.
- Condanne: Il numero di condanne per reati di corruzione è diminuito nel 2024, in parte a causa di arretrati nella raccolta dati. L’alta percentuale di condanne sospese (67% nel 2024) rimane simile agli anni precedenti.
- ANAC: L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha rafforzato le sue risorse umane e formulato linee guida sul divieto di “pantouflage” (porte girevoli), preparando linee guida sul whistleblowing.
- Conflitto di Interessi e Lobbying: Sono state introdotte alcune norme sull’incompatibilità di interessi, ma manca ancora una normativa complessiva sul conflitto di interessi per i titolari di cariche pubbliche. I progressi sulle norme complessive sul lobbying sono limitati, con l’iter legislativo che non è avanzato e la mancanza di un registro operativo delle attività.
- Finanziamento dei Partiti: Nessun progresso è stato registrato sulla questione del finanziamento dei partiti politici e delle campagne elettorali tramite donazioni attraverso fondazioni e associazioni politiche.
- Appalti Pubblici: Sono state prese misure per ridurre la corruzione in questo settore, che rimane ad alto rischio. Il 98% dei contratti pubblici è stato assegnato con affidamento diretto nel 2024.
III. Pluralismo dei Media e Libertà dei Media
- Autorità di Regolamentazione dei Media (AGCOM): Funziona in modo indipendente e dispone delle risorse finanziarie necessarie.
- Media di Servizio Pubblico (RAI): La decisione di non confermare la riduzione del canone ha garantito maggiori risorse finanziarie nel 2025. Tuttavia, permangono preoccupazioni sull’esposizione della RAI a rischi di ingerenze indebite. La legislazione per riformarne la governance e il sistema di finanziamento è in discussione al Senato.
- Quadro Normativo: Il quadro normativo generale per i media è considerato efficace, ma con margini di semplificazione e miglioramento del sostegno pubblico. Nuove norme sulle concentrazioni nel mercato dei media sono state introdotte.
- Accesso alle Informazioni Giudiziarie: Le norme che disciplinano la divulgazione di determinate informazioni giudiziarie continuano a preoccupare i portatori di interessi e i giornalisti. Le riforme “Nordio” e “Costa” limitano l’accesso e la pubblicazione di alcune informazioni prima della fine delle indagini, suscitando timori di un effetto dissuasivo sui giornalisti.
- Protezione dei Giornalisti: Sebbene esistano norme e iniziative specifiche per tutelarli, i giornalisti continuano a incontrare ostacoli nell’esercizio della loro professione, con un aumento del 16% degli atti intimidatori nel 2024 rispetto al 2023. Le preoccupazioni includono anche l’uso di spyware e le azioni legali strategiche (SLAPP).
- Riforma Legge Diffamazione: Nessun ulteriore progresso sulla riforma della legge sulla diffamazione. Il progetto di legge abolisce la pena detentiva ma suscita preoccupazioni per l’aumento delle sanzioni pecuniarie, la possibilità di interdizione temporanea dalla professione e l’obbligo di rettifica automatica.
IV. Altre Questioni Istituzionali relative al Bilanciamento dei Poteri
- Stabilità del Governo: Il progetto di riforma costituzionale per rafforzare la stabilità del Governo e introdurre l’elezione diretta del Presidente del Consiglio è in esame al Parlamento. Alcuni portatori di interessi temono che possa intaccare il sistema di bilanciamento dei poteri.
- Decretazione d’Urgenza: I portatori di interessi hanno ribadito le preoccupazioni sul ricorso frequente del Governo alla decretazione d’urgenza. L’uso combinato con la mozione di fiducia solleva questioni sulla separazione dei poteri.
- Riforma della Corte dei Conti: Un disegno di legge per modificare il codice della giustizia contabile e riformare la Corte dei conti è in discussione al Senato. La Corte dei conti ha espresso preoccupazioni che alcune disposizioni possano compromettere l’efficacia del contrasto alla corruzione e la responsabilità delle autorità pubbliche.
- Istituzione Nazionale per i Diritti Umani: Nessun ulteriore progresso è stato fatto riguardo alla raccomandazione di creare un’istituzione nazionale per i diritti umani, con diversi progetti di legge ancora in attesa di approvazione.
- Nuova Legge sulla Sicurezza: Una nuova legge in materia di sicurezza, finalizzata a combattere il terrorismo e la criminalità organizzata, ha suscitato preoccupazioni tra i portatori di interessi in merito a possibili ripercussioni sullo spazio civico e sull’esercizio delle libertà fondamentali, come la libertà di riunione pacifica.
A proposito di …
“la competitività e la capacità dei cittadini di partecipare attivamente alla società e all’economia“ [grassetto del commentatore]
andrebbe sottolineato il bisogno di includere nella …
“Istituzione Nazionale per i Diritti Umani:
Nessun ulteriore progresso è stato fatto riguardo alla raccomandazione di creare un’istituzione nazionale per i diritti umani, con diversi progetti di legge ancora in attesa di approvazione.“
un progetto di legge sulla prevenzione dell’impatto sociale “distopico” generato da una transizione digitale dei sistemi di governo che non abilita “l’interoperabilità” tra chi sviluppa piattaforme e comunità di cittadini “utenti” territorialmente distribuiti.
Commento da revisionare ed ampliare …. se e quando possibile.
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