Siamo lieti di annunciare la pubblicazione del nuovo rapporto annuale di IDEA International (Istituto Internazionale per la Democrazia e l’Assistenza Elettorale), intitolato “The Global State of Democracy 2025: Democracy on the Move”. IDEA è un’organizzazione intergovernativa fondata nel 1995 con sede a Stoccolma, impegnata a promuovere la democrazia sostenibile in tutto il mondo attraverso studi e rapporti.
Il 2025 si inserisce in un’epoca di incertezza radicale che continua a ridefinire il contesto globale. Il rapporto evidenzia che lo stato e il destino della democrazia nel mondo sono forse più incerti che in qualsiasi altro momento della nostra vita. Nel complesso, i dati del 2025 sottolineano che la democrazia a livello mondiale continua a indebolirsi.
Se l’anno scorso (rapporto 2024) si era già osservato un notevole declino nella qualità delle elezioni e un calo di fiducia, il nuovo report conferma e aggrava alcune tendenze:
- Declino diffuso: tra il 2019 e il 2024, ben 94 paesi (il 54% di quelli valutati) hanno subito un declino in almeno un fattore di performance democratica. In contrasto, solo 55 paesi (il 32%) hanno registrato un avanzamento.
- Crisi della rappresentanza: la categoria della rappresentanza ha registrato il suo punteggio globale più basso dal 2001. I declini superano gli avanzamenti con un rapporto di 7 a 1. I cali si sono concentrati in fattori cruciali come la credibilità delle elezioni (35 paesi in declino) e l’efficacia del parlamento (32 paesi in declino), un segnale che le controversie elettorali continuano a minare la fiducia nel processo democratico. Questa tendenza alla contestazione dei risultati si ripete, dato che già nel periodo 2020-2024, una votazione su cinque è stata oggetto di contenziosi legali o rifiutata dal candidato sconfitto.
- Pressione sui diritti: i diritti hanno registrato una significativa erosione, con i declini che superano gli avanzamenti in un rapporto di 9 a 1. Il calo più esteso in assoluto è stato registrato nella libertà di stampa, con performance in declino in 43 paesi, il calo più ampio in questo fattore dall’inizio della raccolta dati nel 1975.
- Stabilità della partecipazione: nonostante il contesto complessivo negativo, la categoria della partecipazione è rimasta relativamente stabile. Il Segretario Generale di IDEA International ha notato che gran parte della resilienza democratica residua proviene proprio dall’impegno civico.
Trend rilevati in Italia e in Europa
L’Europa, storicamente robusta, ha subito un peggioramento, in particolare nella categoria dello Stato di Diritto (Rule of Law), che è la categoria con la performance più debole a livello globale. I paesi europei hanno rappresentato il 38% dei cali complessivi in questa categoria.
Per quanto riguarda l’Italia, il rapporto 2025 ha evidenziato diverse pressioni:
- Pressione sulla libertà di stampa: l’Italia è menzionata tra i paesi che hanno visto una crescente pressione sull’esercizio della libertà di espressione e di stampa. Si è riscontrato che i servizi di intelligence italiani hanno utilizzato spyware contro giornalisti e attivisti per i diritti dei migranti.
- Politiche migratorie e diritto: le politiche migratorie hanno sollevato preoccupazioni, in particolare l’accordo per i centri di detenzione in Albania, che ha sollevato dubbi sui diritti umani e ha alimentato tensioni tra il Governo e l’autorità giudiziaria in Italia.
La nostra missione: partecipazione popolare e innovazione democratica
Per noi di Più Democrazia in Trentino, il tema della partecipazione popolare e dell’innovazione nei meccanismi di voto è centrale. I risultati del rapporto IDEA 2025 offrono spunti cruciali su come rafforzare la democrazia a partire dai suoi meccanismi più inclusivi.
Il rapporto sottolinea che l’espansione della partecipazione politica, come l’effettivo coinvolgimento dei cittadini che vivono all’estero (out-of-country voting – OCV), contribuisce alla resilienza democratica. Questo rafforza il senso di appartenenza civica.
Inoltre, il rapporto 2025 si concentra specificamente sulla democrazia in movimento (Democracy on the Move) e sulle sfide poste dalla crescente migrazione internazionale (304 milioni di persone vivono fuori dal paese di nascita). Questo richiede alle democrazie di riconsiderare i confini del corpo elettorale.
Le innovazioni che ci stanno a cuore, come la firma digitale, il voto per corrispondenza e altre forme di voto a distanza, sono oggetto di analisi approfondita nel report IDEA:
- Voto a distanza (OCV): il voto di cittadini non residenti è possibile attraverso diversi metodi: voto di persona (il più comune), voto per corrispondenza (postal voting), voto per delega (proxy voting) e voto online (online voting).
- Voto per corrispondenza: è riconosciuto come un’opzione relativamente a basso costo, sia in termini finanziari che amministrativi, specialmente quando si considerano solo i costi di consegna e recupero dei materiali elettorali. Molti paesi utilizzano la combinazione di voto di persona e voto per corrispondenza.
- Voto elettronico (Voto Online): L’uso del voto elettronico (e-voting) per i non residenti è cresciuto poco negli ultimi due decenni. Sebbene il voto online possa essere l’opzione più accessibile a lungo termine, il report avverte che pone sfide significative legate alla sicurezza informatica, all’integrità, all’equità nell’accesso e al potenziale di coercizione. Nonostante ciò, si raccomanda di esplorare nuovi approcci come il voto online, ponendo attenzione a integrità, accessibilità e sicurezza.
- Impatto delle procedure: la progettazione legale e amministrativa dei sistemi di voto a distanza influisce fortemente sui tassi di partecipazione. Procedure semplificate e modalità accessibili sono essenziali per ridurre le barriere strutturali e aumentare l’inclusione.
L’esperienza dimostra che, sebbene i tassi di partecipazione tra i cittadini all’estero rimangano bassi se calcolati sull’intera popolazione emigrante (media 2024: 13,2%), la maggior parte delle persone che si registrano effettivamente per votare all’estero lo fa (media 2024: 55,3%). Questo suggerisce che superare gli ostacoli iniziali di registrazione è fondamentale per massimizzare la partecipazione, anche per gli strumenti di democrazia diretta e consultazione.
Invitiamo tutti i nostri soci e sostenitori a consultare il Rapporto Integrale “THE GLOBAL STATE OF DEMOCRACY 2025“ per comprendere appieno le sfide e le opportunità che attendono le democrazie, compresa la nostra, in questa fase di incertezza radicale.
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