Dalla prima Settimana della Società Civile del Comitato Economico e Sociale Europeo (EESC), tenutasi dal 4 al 7 marzo 2024, erano emerse proposte concrete per contrastare le minacce alla democrazia e promuovere la partecipazione civile, in vista delle elezioni parlamentari europee della primavera scorsa. Più di 800 partecipanti provenienti da diverse realtà sociali hanno discusso di come creare un contesto favorevole alla società civile e alla trasparenza nelle decisioni politiche. Le raccomandazioni si concentrano sull’importanza di uno spazio civico che sostenga il dialogo civile inclusivo, la resilienza alla disinformazione e l’educazione critica per combattere la polarizzazione e migliorare la partecipazione democratica in tutta Europa. In particolare, delineano un percorso per migliorare la collaborazione tra società civile e istituzioni, in modo da rendere più trasparente e partecipativa la politica europea.
Si tratta di documento che dovrebbe ispirare l’azione politica di tutte le formazioni partitiche e delle figure istituzionali coinvolte negli apparati esecutivi e legislativi a ogni livello di governo. L’associazione Più Democrazia in Trentino auspica che anche gli amministratori locali del nostro territorio leggano il documento e si impegnino a realizzare le raccomandazioni emerse durante questa settimana di contronto creativo alla crisi della democrazia.
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Segue la traduzione del documento integrale di sintesi dei lavori pubblicato dal Comitato Economico Sociale Europeo:
Settimana della società civile del CESE
Dal 4 al 7 marzo 2024, il CESE ha riunito 800 partecipanti della società civile per identificare minacce e proporre soluzioni per rafforzare la democrazia in Europa, in vista delle prossime elezioni parlamentari dell’UE. Con workshop e discussioni, i partecipanti hanno avanzato raccomandazioni innovative, tra cui:
Spazio civico, democrazia ed elezioni UE
Si propone all’UE di affrontare le minacce alla democrazia con misure durature come un ambiente civico favorevole e l’educazione civica a tutti i livelli. È stato suggerito di colmare le lacune nella Direttiva per la Difesa della Democrazia e di creare una strategia per la società civile con una migliore tutela e più accesso ai finanziamenti.
Dialogo civile per una democrazia inclusiva
Il dialogo civile è considerato essenziale per rappresentare i gruppi vulnerabili. Per realizzarlo, è necessario un maggiore riconoscimento istituzionale e il supporto alla società civile organizzata, con un accordo interistituzionale che garantisca la partecipazione nei processi decisionali.
Elezioni UE: affrontare disinformazione e citizenwashing
È richiesta una struttura di dialogo civile efficace e finanziamenti per il giornalismo indipendente. Viene sottolineata l’importanza di insegnare il pensiero critico per contrastare la disinformazione, con iniziative per educare sia i giovani che i gruppi vulnerabili.
Educazione per contrastare la polarizzazione
Per un’educazione civica efficace, gli insegnanti devono incentivare il dialogo democratico in aula, integrando nel curriculum abilità come il pensiero critico e l’intelligenza emotiva, per una società più coesa.
Mercato unico per il bene pubblico
Si chiede di creare un mercato unico per il bene pubblico, con l’adozione di misure per facilitare il lavoro transfrontaliero di fondazioni e società mutualistiche.
Società civile e democrazia nei Paesi candidati
Maggiore sostegno finanziario e dialogo con la società civile nei paesi candidati all’adesione UE sono fondamentali per il progresso democratico.
Nuovi Strumenti di Democrazia Partecipativa
Si suggerisce di introdurre meccanismi come i bilanci partecipativi e i panel dei cittadini, per coinvolgere i cittadini nelle decisioni a livello locale e comunitario.
Politiche pubbliche per il bene comune
Le politiche devono essere basate su prove scientifiche e orientate al bene pubblico, riducendo la dipendenza da interessi privati attraverso un finanziamento pubblico adeguato e il rafforzamento del dialogo con le organizzazioni civili.
Inclusione digitale e trasformazione
Per una trasformazione digitale inclusiva, si raccomanda di colmare il divario digitale e investire in programmi di alfabetizzazione digitale per la società civile.
Iniziative di E-Democrazia
Per rendere le iniziative di e-democrazia efficaci, esse devono essere inclusive, accessibili e trasparenti, con un adeguato follow-up da parte dei legislatori per monitorarne l’impatto.
Validazione dell’Apprendimento Informale e Non Formale
L’integrazione delle competenze acquisite tramite volontariato nei sistemi di istruzione e occupazione può rafforzare l’inclusione sociale e l’occupabilità.
Un Blue Deal europeo
L’accesso all’acqua deve essere considerato un diritto umano. È necessaria una governance robusta delle risorse idriche, con un impegno concreto a rendere l’acqua una priorità europea in linea con il Green Deal e gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU.
Dialogo intergenerazionale per un’economia del benessere
Promuovere un’economia che valorizzi le persone e l’ambiente richiede trasparenza, collaborazione e un accesso equo ai fondi per le imprese socialmente responsabili.
Democratizzare le politiche economiche
Ampliare la partecipazione ai processi economici coinvolgendo un’ampia gamma di organizzazioni della società civile per una maggiore inclusione nei processi decisionali economici.
Verso una trasformazione digitale inclusiva
Investire in competenze digitali per ridurre il divario digitale e garantire che le tecnologie migliorino l’inclusione e la partecipazione civica.
In conclusione, il documento sottolinea l’importanza di rafforzare il dialogo civile, supportare l’educazione civica e promuovere un ambiente inclusivo per una democrazia europea resiliente e partecipata.
