Nel 2014 la nostra associazione seguì con entusiasmo l’esperienza referendaria di Malles per contrastare l’uso intensivo dei pesticidi. Fu un’iniziativa pioniera, audace ed ambiziosa rispetto agli obiettivi che i promotori si erano posti. Scatenò le reazioni più dure da parte di chi voleva conservare lo status quo e un sistema agricolo mainstream basato sulla chimica spinta.
Con il senno di poi possiamo dire che è stato un processo partecipativo che ha indubbiamente stimolato un cambiamento culturale nonostante le tantissime resistenze e gli enormi ostacoli che sono stati innalzati dal sistema politico e non solo.
A distanza di qualche anno il professore Francesco Pugliese di Rovereto ha scritto una tesi di laurea per ricostruire la vicenda. È un lavoro preziosissimo che la nostra associazione ha l’onore di condividere con voi chiedendovi l’accortezza di citare la fonte dell’autore dello scritto nel caso in cui voleste riprendere alcuni degli argomenti trattati nella stessa.
La tesi: uno studio sulla lotta ai pesticidi nell’Alta Val Venosta
La tesi di Pugliese si presenta come uno studio-ricerca dell’esperienza di lotta contro i pesticidi nel Comune di Malles (Val Venosta, Provincia autonoma di Bolzano) nel quadro generale delle lotte ambientaliste e per un’agricoltura senza pesticidi. Il lavoro parte dalla figura pionieristica di Rachel Carson, prima voce ad avvertire il mondo sui pericoli dei pesticidi nel 1962, per poi approfondire le conseguenze sulla salute umana e sull’ambiente di queste sostanze, con particolare attenzione al caso del DDT e del glifosato.
L’autore dedica ampio spazio all’analisi dell’agricoltura industriale e dei suoi effetti sulla biodiversità e sulla crisi eco-climatica, interrogandosi sulla reale necessità dei pesticidi nella lotta alla fame nel mondo. Il cuore della tesi è l’approfondimento del caso di Malles, dove si è sviluppata un’originale esperienza di lotta pacifica ai pesticidi e di costruzione di alternative socio-economiche di notevole valore.
Nelle sue conclusioni, Pugliese evidenzia come l’esperienza di Malles rappresenti un modello di riferimento per obiettivi (agricoltura sana, salute umana e ambientale), agire pratico (inclusivo, democratico, partecipativo, pacifico) e visione (beni comuni e benessere generale).
Il movimento di Malles non è stato solo sociale e culturale, ma anche profondamente politico: si è fatto carico di interessi generali, ha rigenerato la democrazia e ha posto in primo piano la questione dei diritti fondamentali, tra cui quello alla salute.
L’autore conclude sottolineando la necessità di una vera e propria legge quadro con vincoli e obiettivi precisi per la riduzione di inquinamenti ed emissioni nocive e di attribuire maggiori responsabilità e poteri ai Sindaci e ai Consigli comunali sulla tutela della salute e dell’ambiente. Le norme tuttavia non bastano. Pugliese raccomanda l’introduzione dell’educazione alimentare nelle scuole, il rafforzamento delle reti di lotta contro i pesticidi e una nuova razionalità ecologica e pacifica.
Per approfondire l’argomento, puoi scaricare la tesi al seguente link, ricordandoti di citare correttamente la fonte nel rispetto dei diritti dell’autore in caso di utilizzo.

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