
L’istituto dell’audizione pubblica per i disegni di legge di iniziativa popolare è stato introdotto nel 2019 per rafforzare e sostenere concretamente i promotori delle proposte legislative popolari a livello provinciale. In passato, infatti, nonostante la raccolta di migliaia di firme, i promotori si trovavano spesso in una posizione di forte svantaggio in termini di risalto mediatico e di effettiva capacità di rappresentare la volontà dei firmatari rispetto ai consiglieri provinciali e alle indicazioni della giunta provinciale.
Nella definizione della norma, ci si è ispirati al regolamento europeo che disciplina l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE). In particolare, regolamento prevede che, dopo la presentazione di un’ICE, agli organizzatori sia concessa l’opportunità di presentare l’iniziativa in occasione di un’audizione pubblica organizzata dalla commissione competente per la materia oggetto dell’ICE.
L’articolo 19-bis della legge provinciale sui referendum (n. 3/2003) sancisce i principi generali che caratterizzano questo istituto, al fine di garantire l’effettività dei diritti di partecipazione popolare. Tra questi principi troviamo:
- Diritto di presentazione: i promotori possono esercitare il diritto di presentare l’iniziativa popolare in un’audizione pubblica.
- Supporto organizzativo: le strutture amministrative del Consiglio provinciale si occupano dell’organizzazione operativa dell’audizione.
- Partecipazione istituzionale: i componenti del Consiglio e della Giunta provinciale sono invitati ad assistere all’audizione per acquisire una maggiore consapevolezza delle motivazioni e dei contenuti del disegno di legge di iniziativa popolare.
- Trasparenza: la convocazione e il resoconto dell’audizione sono pubblicati sul sito istituzionale del Consiglio provinciale.
- Comunicazione: l’ufficio stampa del Consiglio provinciale pubblicizza l’audizione utilizzando le stesse modalità adottate per gli atti consiliari.
- Diffusione mediatica: l’audizione e i relativi contenuti multimediali sono diffusi attraverso gli organi di informazione locali.
Sebbene sotto il profilo teorico l’inquadramento legislativo sia chiaro, è necessario ora stabilire una prassi operativa per tutelare al massimo il diritto dei promotori e, con loro, dei firmatari delle iniziative. Questo è fondamentale per garantire che le esigenze popolari siano tenute in considerazione durante i processi legislativi. Le maestre della scuola di infanzia presentatrici del disegno di legge di iniziativa popolare 41/XVII svolgeranno dunque un ruolo importante posto che saranno le prime ad attivare questo istituto.
Come funziona in Europa? Sul sito del Parlamento Europeo è possibile consultare esempi concreti di organizzazione delle audizioni pubbliche partendo dal sito istituzionale dedicato esclusivamente alle iniziative dei cittadini europei: https://citizens-initiative.europa.eu/_it.
Ogni audizione pubblica è documentata attraverso una pagina dedicata laddove sono reperibili il programma dell’audizione pubblica, il profilo degli oratori e tutta la produzione multimediale in quattro sezioni (Overview: riepilogo generale dell’iniziativa; Shotlist: elenco dei punti salienti; Download: materiali scaricabili relativi all’audizione; Share: strumenti per condividere le informazioni). La pagina multimediale del Parlamento Europeo include riferimenti istituzionali, nomi e contatti dei protagonisti, estratti testuali delle dichiarazioni, registrazioni integrali dell’audizione, interviste a margine e contenuti multimediali per gli organi di stampa.
Esempi di audizioni pubbliche:
- Minority SafePack – Un milione di firme per la diversità in Europa
- Salviamo api e agricoltori! Verso un’agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano
- Salvare i cosmetici cruelty-free: impegnarsi per un’Europa senza sperimentazione animale
Per approfondire: Articolo 222 del regolamento interno del Parlamento Europeo https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/RULES-9-2023-11-01-RULE-222_IT.html
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