* Intervento pubblicato sul quotidiano Il T il 5 aprile 2025
Il dibattito sulla qualità della democrazia, recentemente aperto dal “Quotidiano Il T”, merita un contributo che vada oltre le dichiarazioni di circostanza. Troppo spesso, i politici si limitano a denunciare il regresso democratico senza riconoscere il proprio ruolo nel determinare questa deriva. Più Democrazia in Trentino, al contrario, non si limita alla critica, ma stimola riflessioni e propone strumenti concreti per migliorare la qualità della nostra democrazia.
Un esempio recente è l’iniziativa promossa da Più Democrazia in Trentino attraverso le petizioni indirizzate a Camera e Senato, con cui si chiede di introdurre un opuscolo informativo per le consultazioni referendarie. Questo strumento, raccomandato dalla Commissione di Venezia e adottato nelle democrazie più avanzate, garantisce ai cittadini un’informazione imparziale e completa sui quesiti referendari, facilitando un voto consapevole.
Più Democrazia Italia, con uno sforzo complementare, ha dimostrato che produrre un libretto informativo chiaro, sintetico e rispettoso delle diverse posizioni è non solo possibile, ma doveroso. Un modello di riferimento esiste già nel nostro ordinamento regionale: da dieci anni, in Trentino-Alto Adige, i comuni sono tenuti a predisporre un opuscolo informativo per i referendum locali. Se questa buona pratica è applicata con successo a livello locale, perché non estenderla a livello nazionale?
L’opportunità per farlo è concreta. Il disegno di legge di conversione del Decreto-Legge 19 marzo 2025, n. 27 sulle consultazioni elettorali e referendarie potrebbe essere l’occasione per colmare questa lacuna. Spetta ai parlamentari della nostra regione farsi carico di questa istanza e portare a Roma una buona pratica democratica già radicata nei nostri territori proponendo di estenderla anche ai referendum nazionali, a partire dalle consultazioni abrogative dell’8 e 9 giugno. È necessario uno sforzo controcorrente: contaminare i palazzi romani con le esperienze virtuose maturate nelle frontiere istituzionali del Paese affinché ogni cittadino possa votare con piena consapevolezza..
Se vogliamo davvero invertire il declino democratico, dobbiamo partire da azioni concrete e misurabili, non da generiche dichiarazioni di preoccupazione. Il diritto dei cittadini a un’informazione istituzionale chiara e imparziale non può più essere ignorato.
Alex Marini – presidente di Più Democrazia in Trentino

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