Vogliamo smettere di votare e restare a guardare! 

Vogliamo vivere meglio con più democrazia!
Adattamento di alcuni brani tratti dal libro “Vivere meglio con più democrazia.Guida sulla democrazia diretta per cittadini attivi e consapevoli“, autori: di: Bruno Aprile, Thomas Benedikter, Roberto Brambilla, Paolo Michelotto, Dario Rinco, Pino Strano

Il nostro sogno? 
Far partecipare attivamente i cittadini alle discussioni e decisioni delle proprie comunità; superando il puro ascolto e diventando protagonisti consapevoli, non solo con il voto ogni 5 anni.
Gli strumenti della democrazia diretta (regole scritte di partecipazione, integrate dentro il sistema rappresentativo) possono costituire un potente mezzo per migliorare, dal basso, il nostro Comune e il nostro Paese.

La disaffezione dei cittadini alla politica nasce dal fatto, che i nostri rappresentanti, sovente, prendono le decisioni a favore di pochi, invece che dell’intera collettività. E i cittadini non hanno strumenti incisivi per imporre le proprie scelte in favore degli interessi di tutta la comunità.

Un insieme di strumenti/regole per dialogare con l’amministrazione pubblica. Strumenti da prevedere negli statuti comunali (e non solo) atti a dissipare lo stato di sudditanza e rassegnazione dei cittadini. Strumenti/regole di partecipazione secondo le migliore pratiche internazionali.

Parliamo di fantascienza?
No, nel mondo ci sono democrazie che hanno strumenti di partecipazione diretta che funzionano bene, permettendo una reale, seria e trasparente, non interpretabile ed efficace democrazia diretta.

Un buon politico non deve temere gli strumenti di democrazia diretta, ma vedere con favore la partecipazione diretta, affinche i cittadini possano esercitare realmente la sovranita, come sancita dalla Costituzione.

Cosa sono gli “strumenti di democrazia diretta”
Sono regole di partecipazione dei cittadini, secondo le migliori pratiche internazionali. Regole inserite dentro gli statuti dei consigli di amministrazione (Comune, Regione, Parlamento) che prevedono diritti, doveri, modi e tempi certi, a cittadini e amministratori/rappresentanti.

di Hernan Vago e Angelina Pisoni

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3 pensieri su “Vogliamo smettere di votare e restare a guardare! 

  1. il titolo corretto per me doveva essere: Vogliamo smettere di eleggere e restare a guardare.
    Elezioni e votazioni che per noi sono sinonimi sono in realtà strumenti complementari e profondamente diversi tra loro.
    Si eleggono persone, si vota sul merito delle questioni.
    L’elezione è tipica della democrazia rappresentativa.
    La votazione e tipica della democrazia diretta.

    Piace a 1 persona

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