L’11 gennaio abbiamo ufficialmente inviato a Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, rispettivamente presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, la petizione lanciata il 19 dicembre scorso per chiedere l’introduzione di un opuscolo informativo sui referendum. Nonostante il periodo festivo, in pochi giorni abbiamo raccolto più di 240 firme, tra sottoscrizioni cartacee e online, a sostegno della nostra iniziativa.
I cittadini italiani che hanno sottoscritto la petizione provengono da diverse regioni italiane e perfino da altri Stati esteri, dimostrando una sensibilità diffusa verso il tema della trasparenza e della partecipazione democratica che caratterizza sia i residenti che gli emigrati.
Nei commenti lasciati dai sostenitori emergono affermazioni incisive e appassionate. Un firmatario ha sottolineato: “La trasparenza è il pilastro della democrazia. Senza accesso chiaro alle informazioni, i cittadini sono privati della possibilità di partecipare attivamente alle decisioni che li riguardano”. Un altro ha commentato: “È ora di pretendere responsabilità e chiarezza da chi governa. Solo così possiamo ristabilire la fiducia nelle istituzioni”.
Per approfondire il tema e comprendere meglio le implicazioni della petizione, vi invitiamo a leggere il post dedicato sul nostro sito, che analizza il contesto normativo e l’importanza di un impegno concreto per una democrazia più accessibile e partecipativa.
Nelle premesse della petizione abbiamo richiamato le migliori pratiche internazionali e le raccomandazioni della Commissione di Venezia, citando anche il voto approvato dal Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol nel luglio 2020, che già sollecitava il Parlamento a intervenire in questa direzione.
La petizione in Parlamento
Siamo lieti di annunciare che la petizione presentata al Senato della Repubblica è stata ufficialmente registrata e annunciata all’Assemblea nella seduta n. 269 del 4 febbraio 2025. Ha ricevuto il numero 1175 ed è stata assegnata alla 1a Commissione permanente (Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell’Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione, editoria, digitalizzazione). Sarà questa Commissione a curare i seguiti dell’iniziativa, in base all’articolo 141 del Regolamento del Senato.
Alla Camera dei Deputati, la petizione è stata annunciata il 10 febbraio 2025 con il numero 908 e assegnata alla I Commissione (Affari costituzionali). Ci auguriamo che entrambe le Commissioni diano seguito alla nostra richiesta con la dovuta attenzione.
Perché un opuscolo informativo per i referendum?
Il Codice di buona condotta sui referendum, adottato dalla Commissione di Venezia, stabilisce che gli elettori debbano ricevere con sufficiente anticipo il testo sottoposto a referendum accompagnato da un rapporto esplicativo o da materiale imparziale che presenti in modo equilibrato sia le posizioni dei sostenitori che quelle degli oppositori della proposta.
Questo principio è già applicato in numerosi paesi. Ad esempio, in Svizzera, da oltre 40 anni gli elettori ricevono insieme al materiale di voto un opuscolo informativo con le spiegazioni ufficiali sugli oggetti in votazione. L’opuscolo svizzero fornisce un’informazione chiara ed equilibrata, offrendo spazio sia alle argomentazioni del governo sia a quelle dei comitati promotori e oppositori.
Anche in Trentino, il disegno di legge di iniziativa popolare n. 1/XV, presentato anni fa, prevedeva la predisposizione di un opuscolo informativo in occasione delle consultazioni referendarie provinciali. La Commissione di Venezia aveva valutato positivamente questa disposizione, considerandola coerente con le migliori pratiche internazionali.
Il nostro obiettivo
L’obiettivo della nostra petizione è garantire ai cittadini italiani un’informazione chiara, completa e imparziale in occasione dei referendum. Riteniamo che un opuscolo informativo, disponibile almeno in formato digitale, sia uno strumento essenziale per migliorare la qualità del dibattito pubblico e rafforzare la partecipazione democratica.
Ora che la petizione è stata ufficialmente registrata e assegnata alle Commissioni parlamentari competenti, continueremo a seguirne da vicino l’iter e a sollecitare il Parlamento affinché questa proposta venga presa seriamente in considerazione.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi!

IMPORTANTE INIZIATIVA CH SPERIAMO VADA A BUON FINE
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