Lettera inviata al direttore del giornale L’Adige, Sig. Pierangelo Giovanetti, in risposta all’editoriale pubblicato domenica 15 aprile 2012
“Il suicidio dei partiti politici” – Versione integrale
Egr. direttore
I partiti politici non danno un buon esempio in un momento di crisi preoccupante, tuttavia credo che la stampa abbia una certa responsabilità e in taluni casi un certo interesse nel mantenere la situazione invariata. I cittadini hanno perso la fiducia nel sistema politico monopolizzato dai partiti ma questi continuano ad occupare le prime pagine dei giornali ed i titoli principali delle news televisive. Non crede che i media stiano alimentando la sopravvivenza e la perversità di un simile sistema?
Anche a livello provinciale, la tendenza dei rappresentanti politici è di essere più attenti alla loro posizione personale che a lavorare nell’interesse comune. Partecipare ad eventi, apparire sul giornale o alla televisione non fa differenza. La loro preoccupazione principale è di difendere e proiettare la propria immagine all’esterno dei palazzi. In simili circostanze, gli uffici stampa dei partiti si interfacciano direttamente con i giornalisti, i quali esaudiscono puntualmente i loro desideri.
Le tifoserie, come noto, parteggiano per una squadra a prescindere dai giocatori che la compongono e dalla coralità del gioco espresso dalla squadra stessa. In questo senso, i partiti, e spesso i media, trattano i cittadini come se fossero dei tifosi di una squadra di calcio, e non come persone capaci e competenti in grado di giudicare e decidere su questioni specifiche o sugli indirizzi generali da dare alle politiche pubbliche.
I cittadini sono stanchi di essere trattati in questo modo e sono sempre più numerosi coloro che si ritirano a vita privata per far fronte alle difficoltà ed alle emergenze quotidiane. Si conformano alla rassegnazione generale aumentando il livello di anomia in un assordante e sterile lamento. Gli effetti di questa fenomeno nella società italiana e nella comunità trentina sono imprevedibili e potenzialmente devastanti. Di qui, l’esigenza di ideare nuove forme di rappresentanza e di partecipazione risulta evidente.
E’ arrivata l’ora di riscrivere le regole della politica e del vivere civile coinvolgendo la cittadinanza nelle decisioni che la riguardano. I media hanno due alternative a disposizione. La prima è di contribuire al conservatorismo ed alla staticità delle tecnostrutture delle assemblee elettive, continuando a dare un’attenzione eccessiva ai partiti ed a coloro che li rappresentano. La seconda è di quella di promuovere una trasformazione in positivo dando voce e stimolando la società civile nella sua pluralità espressiva al fine di estrarre quelle critiche e quelle proposte di cui abbiamo tanto bisogno.
L’attuale sistema politico ed i partiti che lo infestano sono un freno al recupero dei valori tipici della convivenza civile e della convivialità. La scelta è se continuare a puntare su un modello obsoleto non più funzionale o se varare un nuovo modello su misura della società in cui viviamo. Credo fermamente che tale modello debba puntare sull’interazione fra e per i cittadini nella definizione degli indirizzi politici, sulla co-produzione delle possibili soluzioni e sulla com-partecipazione alle scelte. In questo senso credo che i media – e nella fattispecie il giornale da Lei diretto – possano giocare un ruolo essenziale nell’accompagnare tale transizione.
Lettera firmata A.M. – Portavoce del comitato Più Democrazia in Trentino
Bravo Alex! Vediamo se la pubblicano.
"Mi piace""Mi piace"
Serve uno scossone che venga dal popolo con idee come queste , per mettere in riga questi politici !!!!
"Mi piace""Mi piace"
Lettera pubblicata ma chiaramente senza nessun riferimento al comitato. Ai lettori non resta che leggere dei congressi dei partiti per la nomina dei loro nuovi segretari. Una bella campagna elettorale per i vari rappresentanti dei diversi partiti.
"Mi piace""Mi piace"
bravo alex! direi che sei stato molto “politico” …nel senso migliore del termine
"Mi piace""Mi piace"