Una nuova grande sala espositiva dedicata alle Carte di regola e al paesaggio del Trentino: questo il progetto che impegnerà il Museo di San Michele per il prossimo biennio, auspice il Direttore del Museo, Giovanni Kezich e il Presidente del Comitato Scientifico, professor Annibale Salsa, coadiuvati dall’interesse attivo della Soprintendenza ai beni culturali, diretta da Franco Marzatico.
Fondamento giuridico principale della sottile alchimia che, nei secoli, ha regolato nella regione tridentina l’equilibrio sottile del rapporto tra le comunità umane e il loro territorio, il patrimonio documentale delle Carte di Regola, già oggetto di autorevoli ricognizioni in sede storico-giuridica, non ha goduto finora di una adeguata valorizzazione museale: lacuna peraltro difficilmente perdonabile se si pensa all’importanza capitale di questi documenti per una adeguata messa a fuoco degli presupposti giuridici del governo del territorio.
La nuova sala, che per una fortunata coincidenza potrà andare a occupare uno splendido grande spazio ricavato dal sottotetto dell’antico monastero, vorrà mettere insieme alcuni documenti autentici del diritto regoliero – che verranno messi a disposizione a rotazione dalle comunità che li conservano, insieme a delle suggestioni circa gli aspetti specifici del paesaggio del Trentino che, nei secoli, sono stati maggiormente influenzati dal diritto comunitativo: ovvero le grandi estensioni indivise di malghe, boschi e pascoli, ma anche, a fondovalle, i provvedimenti sulla viabilità, le acque, gli spazi comuni, non senza qualche approfondimento sulla forma specifica dell’insediamento e della casa rurale.
Per questo tema, così cruciale per la consapevolezza del territorio e dei suoi valori, si è svolto un primo incontro di carattere seminariale, per promuovere la conoscenza delle Carte di Regola e della ricca quantità di documenti relativi, dando valore ad aspetti poco conosciuti relativi alla tradizione di gestione del territorio. Per raggiungere questo obiettivo il Museo si avvarrà del supporto di autorevoli studiosi, di una tecnologia espositiva di alto livello, e naturalmente, della disponibiltà degli Enti detentori.
fonte: Museo degli Usi e Costumi delle Gente Trentina
Interrogazione presentata in Consiglio provinciale di Trento 4928/XV del 28 agosto 2017 (tramite il consigliere Filippo Degasperi):
- quale è lo stato dell’arte del progetto per la realizzazione della sala espositiva dedicata alle Carte di Regola presso il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina;
2. se, al fine di potenziare e arricchire il progetto, sia sotto il profilo finanziario che culturale, la Giunta provinciale intenda mettere a disposizioni risorse specifiche e coinvolgere l’Associazione Provinciale ASUC del Trentino.
Risposta dell’assessore alla cultura (Tiziano Mellarini) del 9 novembre 2017:
Con riferimento all’interrogazione in oggetto, acquisiti i necessari elementi informativi, si segnala quanto segue.
In data 7 luglio 2015 il Consiglio di Amministrazione del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina ha deliberato di promuovere e realizzare il progetto denominato “Sala delle Carte di Regola e del Paesaggio”, sulla base del parere favorevole espresso dal Comitato scientifico in data 19 giugno 2015.
Il Comitato aveva considerato una iniziativa strategica la proposta per un verso di definite e descrivere i paesaggi culturali da un punto di vista idealtipico, che è quello stesso di un atlante, vale a dire la descrizione delle identità paesaggistiche archetipali del territorio, e per l’altro di illustrare i presupposti storico – giuridici della tradizione dell’autogoverno che sostanziano una fondamentale attestazione degli usi e costumi della comunità trentina. Nell’esercizio delle esperienze di autogoverno di beni e territori locali, le popolazioni infatti hanno espresso nella loro storia il senso della responsabilità comune, così come descritta e codificata nelle ” regole”, conosciute e condivise.
L’obiettivo fondamentale è dunque quello di far conoscere le caratteristiche delle tradizioni comunitarie di autogoverno significative della comunità trentina, promuovendone l’approfondimento sia a fini culturali che didattici.
Il Museo ha completato l’iter progettuale della sala già in corso dell’esercizio 2015, laddove peraltro restava pendente ai fini del completamento della realizzazione, il ripristino della parte di immobile destinata all’allestimento museale, vale a dire gli spazi del sottotetto dell’ala ovest del museo. Nel corso del corrente anno 2017 il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Provincia dava assicurazione circa l’avvio imminente della cantierizzazione per gli interventi strutturali del caso. L’opera è stata inserita infatti nel programma degli interventi del Dipartimento stesso.
Nell’ambito del lavoro di preparazione del progetto, che si è avvalso della collaborazione di esperti riconosciuti quali Annibale Salsa e Mauro Nequirito, il Museo ha previsto il più ampio coinvolgimento delle Comunità locali, ivi incluse le ASUC, che verranno a vario titolo associate al progetto, in qualità anche di prestatori di cimeli e documenti.
Distinti saluti.
– Tiziano Mellarini –