Il cammino della petizione “Per un Trentino trasparente”

Il 20 gennaio scorso, con la consegna del testo e delle sottoscrizioni al presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento Bruno Dorigatti è iniziato l’iter istituzionale della petizione lanciata nel luglio del 2016 Per un Trentino Trasparente.

In occasione dell’incontro avvenuto presso Palazzo Trentini abbiamo depositato 423 firme su supporto cartaceo nonchè l’elenco delle 158 firme digitali e dei commenti raccolti sulla piattaforma Change.org (immagine dei commenti sotto). A rappresentare l’associazione e i 570 firmatari: David Conotter, Ezio Viglietti, Angelina Pisoni, Stefano Tava, Alex Marini e Mauro Direno.

L’ufficio stampa del Consiglio provinciale ha divulgato una nota ai media poche ore dopo la consegna (immagine a piè di pagina) assicurando, come da prassi, rilevanza pubblica e piena dignità alle richieste sottoposte dai proponenti al legislatore provinciale.

La regolarità formale dei requisiti e della procedura di presentazione è stata prontamente vagliata dal responsabile del servizio legislativo dott. Camillo Lutteri mentre il testo della petizione è stato caricato nel database degli atti politici del Consiglio in data 23 gennaio con numerazione 19/XV.

Una volta classificata, la petizione è stata oggetto della deliberazione n.4 dell’Ufficio di presidenza il 27 gennaio, atto con cui è stata dichiarata ammissibile ai sensi dell’art. 165 del regolamento interno.

Il 1° febbraio il presidente Dorigatti ha quindi inviato comunicazione dell’avvenuta deliberazione dell’Ufficio di Presidenza al primo firmatario, sig. Mauro Direno (nell’immagine illustra il contenuto del testo al presidente Dorigatti), alla Giunta e ai consiglieri provinciali ed è stata definitivamente assegnata alla Prima commissione permanente. Il termine per l’esame in commissione è stato fissato il 1° agosto 2017.

Il 3 febbraio la petizione è stata oggetto dell’interrogazione parlamentare 5/10485 a firma del deputato Fraccaro. Con la presentazione di un atto di sindacato ispettivo, il socio della nostra associazione ha ritenuto doveroso citare anche la nostra iniziativa al fine di portare all’attenzione del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione diverse criticità locali in ordine agli obblighi di pubblicità e trasparenza previsti dal D.lgs 33/2013.

Infine, come avvenuto per la petizione regionale per la trasparenza dei comuni del Trentino-Alto Adige / Südtirol, abbiamo provveduto a inviare una richiesta di parere all’ANAC, la cui elaborazione ci risulta sia stata incaricata all’Ufficio regolazione in materia di anticorruzione, trasparenza e Piano Nazionale Anticorruzione (PNA).

Rassegna stampa:

L’Adige online

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