In data 25 agosto 2017 l’associazione di promozione sociale Più Democrazia in Trentino si è rivolta nuovamente a Marianna Madia, titolare del dicastero per la semplificazione e la pubblica amministrazione, per chiedere un intervento chiarificatore in ordine all’attuazione e all’interpretazione delle disposizione in materia di trasparenza contenute nella L.190/2012 e nel D.Lgs 33/2013 nella Provincia autonoma di Trento.
LETTERA (versione pdf)
dott.ssa Marianna Madia
Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione
Corso Vittorio Emanuele II, 116 – Roma
Trasmissione @ – protocollo_dfp@mailbox.governo.it
E per conoscenza
dott. Mattia Civico
Presidente 1.a Commissione permanente – Consiglio provinciale di Trento
Trasmissione @ – organi.collegiali@pec.consiglio.provincia.tn.it / civicom@consiglio.provincia.tn.it
dott. Raffaele Cantone
Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione
Trasmissione @ protocollo@pec.anticorruzione.it
(Rif. prot. 25965/2017- Regolazione Anticorruzione)
avv. Daniela Longo
Difensore Civico della Provincia autonoma di Trento
Trasmissione @ difensore.civico@pec.consiglio.provincia.tn.it
Trento, 25 agosto 2017
OGGETTO: petizioni popolari in materia di trasparenza presentate al Consiglio della Regione Trentino-Alto Adige e al Consiglio della Provincia Autonoma di Trento
Gentile dott.ssa Madia,
con riferimento alla nota inviata alla Sua attenzione lo scorso 23 giugno via posta elettronica certificata (all. 1), torniamo a rivolgerci a Lei per un aggiornamento sull’iter di trattazione della petizione provinciale 19/XV “Per un Trentino trasparente” e per sollecitare un intervento chiarificatore da parte del Ministero da Lei presieduto in ordine alla problematiche sollevate dall’Associazione Più Democrazia in Trentino.
Questa nota raggiunge in conto conoscenza gli attori che giocano un ruolo di rilievo in questa vicenda. Scegliamo di condividere in modo largo le nostre considerazioni confidando che questa forma di trasparenza contribuisca a chiarire in tempi più rapidi ruoli, compiti e responsabilità.
L’audizione dei proponenti della suddetta petizione ha avuto luogo il 24 luglio scorso presso la Prima commissione legislativa del Consiglio provinciale di Trento (all.2 e all.3) e ha avuto risalto anche sulla stampa locale (All.4, all.5 e All.6).
Benché all’audizione, durata complessivamente 30 minuti, non fosse presente alcun esponente della Giunta provinciale, il 3 agosto 2017 il Presidente della Giunta provinciale di Trento dott. Ugo Rossi ha inoltrato una nota al Presidente della Prima Commissione nella quale giustifica e motiva la mancata applicazione del D.lgs.33/2013 nel territorio provinciale (all.7).
Relativamente alla nota del Presidente Rossi riteniamo opportuno portare alla Sua attenzione alcuni passaggi critici, nella speranza che il Ministero da Lei presieduto possa adottare le iniziative necessarie per porre rimedio o per chiarire le incomprensioni applicative informando opportunamente gli organi elettivi della Provincia Autonoma di Trento:
- Le Comunità di Valle non sono da ritenersi enti ad ordinamento regionale essendo state istituite con legge provinciale 36 “Norme in materia di governo dell’autonomia del Trentino/2000”. Pare pertanto illogico riferirsi alla legge regionale 10/2014 per quanto riguarda gli obblighi di trasparenza derivanti dalla L.190/2012 e dal D.lgs 33/2013
- Spetta alla Giunta provinciale ai sensi dell’art.54, punto 5, dello Statuto di autonomia, la vigilanza e la tutela sulle amministrazioni comunali, sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, sui consorzi e sugli altri enti o istituti locali, compresa la facoltà di sospensione e scioglimento dei loro organi in base alla legge. Si ritiene quindi una funzione essenziale in carico alla PAT quella di vigilare sia sugli enti ad ordinamento regionale che sulle altre PPAA operanti sul territorio provinciale e facenti capo alla PAT
- Il D.lgs 33/2013 e le norme sulla giustizia contabile prevedono l’obbligo di tutti i soggetti pubblici di segnalare inadempienze della legge che possano portare a sanzioni pecuniarie. Il comportamento della Giunta di rimettere le funzioni di vigilanza e di controllo in capo al Consorzio dei Comuni, società cooperativa Iscritta al Registro delle Imprese 143476, non sembra quindi compatibile con lo spirito delle norme in materia di trasparenza, che prevedono un controllo diffuso con la compartecipazione di più soggetti
- Il presidente Rossi afferma che la PAT, per il fatto di avere ridotto il numero degli obblighi di pubblicazione, non si trova in una posizione avvantaggiata rispetto al resto del Paese ma poi giudica come non adeguato lo strumento della Bussola della Trasparenza per monitorare in modo chiaro e distinto la situazione provinciale. Ciò conferma che si tratta di una situazione anomala rispetto alle altre Regioni poiché non consente un controllo uniforme come le PPAA del resto del Paese
- Le norme statali in materia di trasparenza, il riferimento specifico è all’art.5 co.8 D.lgs. 33/2013, prevedono il coinvolgimento del Difensore Civico al fine di perseguire i fini definiti dal Legislatore. Annualmente, pur non facendo esplicito e sistematico riferimento al D.lgs. 33/2013, il Difensore Civico rileva le criticità nell’accesso agli atti e nell’applicazione delle norme della trasparenza. A tale riguardo, è difficile comprendere la considerazione del presidente Rossi sulla presunta mancata connessione del ruolo del Difensore Civico nell’attuazione delle norme sulla trasparenza.
Ringraziamo sin d’ora per l’attenzione che vorrà dare a questa nostra nota e restiamo in attesa di riscontro.
Daniela FILBIER – Presidente APS Più Democrazia in Trentino
Mauro DIRENO – Primo firmatario delle Petizioni sulla Trasparenza
Alex MARINI – Primo firmatario DDL iniziativa popolare nr. 328/XIV (Disciplina partecipazione popolare)
Allegati
- Nota al Ministro Marianna Madia del 23/06/2017
- Resoconto sintetico della seduta a cura dell’ufficio stampa del Consiglio provinciale di Trento del 24/07/2017
- Memoria presentata nella Prima commissione del Consiglio provinciale di Trento Mattia Civico del 24/07/2017
- Articolo del giornale Trentino “Trasparenza Trentino rimandato” del 25/07/2017
- Articolo del giornale online Il Dolomiti “La petizione ‘Per un Trentino più trasparente’ ancora al palo in Provincia” del 26/07/2017
- Articolo del giornale Trentino “Siamo carenti in trasparenza, la Sicilia meglio del Trentino” del 28/07/2017
- Nota del Presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi al Consiglio provinciale del 03/08/201726
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