L’associazione Più Democrazia in Trentino nei mesi scorsi si è rivolta alla Ministra per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione Marianna Madia per chiedere di esprimere un parere sulla normativa della Regione TAA e della Provincia Autonoma di Trento in materia di trasparenza.
Nella lettera del 23 giugno 2017 l’associazione chiedeva un parere del Governo rispetto alla conformità delle leggi locali al dettato costituzionale e alle disposizioni statali in materia di trasparenza. Chiedeva inoltre la disponibilità a partecipare a un Terzo Tempo a Trento al fine di sensibilizzare i rappresentanti istituzionali locali ad adeguare le leggi locali in materia di trasparenza e anticorruzione agli standard nazionali, invitando il presidente di ANAC Raffaele Cantone o un rappresentante da lui delegato.
Successivamente, nella lettera del 25 agosto 2017, oltre a sollecitare una risposta alla precedente comunicazione, l’associazione aggiornava la Ministra con ulteriori elementi conoscitivi e analisi prodotte nel corso dell’istruttoria aperta per trattare la petizione provinciale per un Trentino trasparente (19/XV).
Preso atto che a distanza di 4 mesi dalla prima comunicazione non è stato fornito alcun riscontro, abbiamo ritenuto opportuno rivolgerci al Commissario del Governo della provincia di Trento Pasquale Gioffré e al deputato Michele Nicoletti (PD) al fine di stimolare la Ministra per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione a rispondere alle puntuali richieste dell’associazione.
Nel frattempo la questione è stata portata anche all’attenzione della Commissione Europea con interrogazione dell’europarlamentare Eleonora Evi (M5S) (E-007059-17) presentata il 15 novembre scorso.
Seguono le immagini delle lettere inoltrate il 18 dicembre scorso al prefetto Gioffré (pdf) e al deputato Nicoletti (pdf):
Pingback: Trasparenza. Le richieste dell’associazione rimbalzano contro il muro di gomma dello Stato italiano | Più Democrazia in Trentino