In Svizzera a lezione di Democrazia Diretta

Si può confermare senza ombra di dubbio che esiste un altro mondo a pochi chilometri da noi, dove il popolo è veramente sovrano. Parlo della Svizzera e precisamente in Val Monastero, dove sabato 13 aprile ci siamo recati con l’Associazione Più Democrazia in Trentino, per farci raccontare dalla vicesindaca Gabriella Binkert Becchetti come funziona la democrazia diretta nel loro comune.

È stata una lezione culturale, perché è proprio di una diversa cultura che si tratta, di un modo diverso di concepire il cittadino come individuo avente diritto. Il diritto di  esercitare il controllo e la condivisione delle decisione degli eletti.
Nel 90% dei 2250 comuni svizzeri non esiste il consiglio comunale, ma l’assemblea dei cittadini, dove vengono votati per alzata di mano i provvedimenti della giunta (7 membri su 1500 abitanti), e i provvedimenti che i cittadini ritengono di introdurre nell’ordine del giorno con una semplice raccolta di 50 firme. Prima della convocazione dell’assemblea cittadina, ai residenti viene recapitata la documentazione dell’incontro, in modo che ognuno possa informarsi sui temi messi in discussione. Come affermato dalla vicesindaca, la corruzione in questa forma di democrazia è ostacolata, perché il popolo intero è impossibile da corrompere mentre è più facile, che avvenga con il singolo politico.
Un confronto avvilente con i nostri consigli comunali, dove viene vietata la partecipazione attiva. C’è veramente da rimanere meravigliati e affascinati dal senso civico sia delle istituzioni che dei cittadini svizzeri, educati alla partecipazione e alla responsabilità del bene pubblico. Un esempio su tutti: in genere la percentuale di voto per i referendum in Svizzera è bassa. Il motivo? Perché chi non si è sufficientemente informato decide di non votare e lascia decidere a chi si è documentato, mentre a noi italiani ci preoccupa il quorum zero. Per le istituzioni elvetiche il quorum è già superato con la raccolta delle firme per richiedere il referendum.
Quasi troppo semplice per la nostra burocrazia.
A maggio sarà discussa in consiglio provinciale la proposta di legge di iniziativa popolare sulla Democrazia Diretta e Partecipata, presentata dall’Associazione Più Democrazia in Trentino. Un’occasione per cambiare il Trentino, coinvolgere e favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica del territorio.
Angelina Pisoni
Socia Più Democrazia in Trentino
Testo proposto ai media locali. Ripreso da Trentino il 23 aprile e da L’Adige il 30 aprile.
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