“E’ allora necessario elaborare una nuova alternativa che non sia parlamentare nè esclusivamente marginale e controculturale. L’azione diretta dovrebbe fondersi con una nuova politica, in una sorta di autogestione municipale fondata su una democrazia pienamente partecipativa, che di fatto è la forma più elevata di azione diretta: quella che assegna al popolo la piena facoltà di determinare il destino della società”
(di Murray Bookchin – Estratto da “Democrazia diretta”, elèuthera editore, 1993)
In questo lungo crepuscolo della democrazia rappresentativa, l’idea stessa di politica – un tempo partecipazione attiva di un’intera comunità alla vita sociale – rischia di perdere ogni rilevanza proprio perché è stata ridotta a mera tecnica dell’organizzazione statuale, oltretutto affidata a gruppi di “professionisti” – politici, certo, ma anche burocrati, magistrati, militari, ecc. – che praticano una forma di manipolazione istituzionale detta “governo”. Ma così si rischia di perdere anche il senso di ciò che significa essere cittadini, uno status ormai confuso con l’essere semplici elettori e contribuenti, ovvero ricettori passivi di beni e servizi forniti da uno Stato onnipotente e pervasivo. Tuttavia questa deriva non è affatto irresistibile, ci dice Bookchin, che mostra come siano esistite ed esistano concrete alternative alla statualità, in grado di opporsi alla dissoluzione della comunità e allo smarrimento del senso di cittadinanza che questa ha prodotto. Ne esce un piccolo manuale di democrazia diretta, decentramento amministrativo e federalismo, rivisitati alla luce degli ultimi cento anni di storia sociale.
Chi è Murray Bookchin?
(1921-2006) Ha fatto l’operaio, il sindacalista, lo scrittore, il docente universitario… Pioniere del movimento ecologista (il suo primo libro sull’argomento risale al 1963), è stata una delle voci più influenti della controcultura americana. Autore di numerosi libri, con elèuthera ha inoltre pubblicato Per una società ecologica (1989) e L’ecologia della libertà (2010)
Indice
Prefazione
Communalism e la terza rivoluzione – di Salvo Vaccaro
Capitolo primo
Il senso della politica
Capitolo secondo
La comunità municipale
Capitolo terzo
Politica e cittadinanza
Capitolo quarto
Economia municipale e confederalismo