Come Associazione Più Democrazia in Trentino ci fa molto piacere che il Presidente della Giunta Provinciale, dopo aver esplicitamente rifiutato di sottoporre al parere della Commissione di Venezia il progetto di legge frutto degli emendamenti da lui proposti, oggi cerchi un confronto con la Commissione del Consiglio d’Europa (vedi articolo a piè di pagina e lettera di Rossi al Presidente Buquicchio del 10 aprile 2015).
Riteniamo però importante ribadire che la finalità del nostro disegno di legge non è mettere in discussione la democrazia rappresentativa o la governabilità, bensì rinforzarla e sostenerla. L’esperienza dei paesi dove questi strumenti esistono in forme più estese di quanto da noi proposto, come la Svizzera o la California, dimostra infatti che la rappresentanza funziona molto meglio rispetto a realtà, istituzionalmente simili, in cui questi strumenti non sono in uso.
Se quindi la sola preoccupazione di Rossi è quella di tutelare la democrazia rappresentativa e la governabilità può tranquillamente appoggiare il disegno di legge da noi proposto e risparmiare tempo e sforzi da dedicare all’azione di governo.
Ci pare oltretutto che nella nostra democrazia, che essendo rappresentativa ha tra i principi cardine la separazione dei poteri, l’anomalia stia nel fatto che l’esecutivo si preoccupi di fare le leggi, in particolare quelle che esulano dalle attività esecutive.
L’attività legislativa è prerogativa del Consiglio, così come il controllo sull’operato dell’Esecutivo stesso. All’esecutivo spetta l’applicazione delle leggi. Quanto più è debole la separazione dei poteri, tanto più è debole il sistema democratico rappresentativo. Forse questo dovrebbe maggiormente preoccupare Rossi.
Comunicato del 24 aprile 2014 – Direttivo associazione