Milena Gabanelli nella puntata di Report di domenica 20 dicembre 2015 si chiedeva come fosse andata a finire tra le molte indagini svolte nel corso degli anni, la storia del “ponte sullo stretto di Messina”. Scopriamo così che sono stati spesi 312 milioni di euro per non avere nemmeno un progetto esecutivo e che esiste il rischio di dover pagare penali per 800 milioni. L’ingente investimento viene accostato alle infrastrutture esistenti in Sicilia per sottolineare come opere fondamentali quali gli acquedotti o le ferrovie siano fragili e obsoleti. La domanda viene da sola. Cosa sarebbe più opportuno portare a compimento? Il servizio dura meno di 14 minuti. Report spesso mette a confronto le modalità operative esperite in Italia con quelle virtuose di altri Paesi. Il nobile intento è quello di suggerire pratiche positive ma sulla vicenda del Ponte sullo Stretto alla redazione non viene in mente alcun paragone.
Diamo noi soccorso a Gabanelli & Co confrontando il processo decisionale che un Paese a noi limitrofo garantisce per decidere se attuare il progetto di una grande opera. L’oggetto è il risanamento della galleria autostradale del San Gottardo con la costruzione di una seconda canna. Il Governo svizzero elabora un progetto e fornisce i dettagli. I cittadini però possono esercitare il referendum facoltativo e così accade che siano state raccolte le firme (50 mila corrispondenti a circa l’1% dell’elettorato) per richiedere il voto popolare.
Tutti gli elettori riceveranno a casa il pamphlet informativo in ordine ai quesiti che saranno sottoposti a votazione popolare il 28.02.2016 con le spiegazioni del che cosa si vota, unite agli argomenti del Consiglio federale con quelli del comitato referendario. La documentazione informativa è stata messa a disposizione degli elettori in versione digitale già a partire dal 21 dicembre. Il 28 febbraio del prossimo anno l’ultima parola sarà ai cittadini.
Noi italiani, grazie a trasmissioni come Report possiamo indignarci per come vengono mal spesi i soldi della comunità, possiamo anche protestare per fare pressione sui governanti ma grazie a siti come Più Democrazia in Trentino possiamo immaginare di poterci comportare diversamente da come abbiamo sempre fatto. “Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose.” (Albert Einstein.) Con queste parole ha aperto la puntata Report e la nostra risposta è: basta con la delega in bianco e si dia compimento alla nostra richiesta di strumenti per condividere le scelte importanti del Paese.
Riferimenti:
- Versione integrale dell’opuscolo informativo (56 pagine)
- Versione ridotta – estratto quesito su tunnel stradale San Gottardo (18 pagine)
- Sito comitato referendario: http://www.noalraddoppio.ch/it (vedi immagine a piè di pagina)
- Sito comitato referendario: http://www.no-borghese-al-raddoppio.ch/
Il quesito referendario a quorum zero genera una discussione di qualità. Ecco un esempio concreto di un analisi che offre un notevole valore aggiunto alla dibattito pubblico e che non può essere contrastata semplicemente con un invito all’estensione come avverrebbe in Italia http://www.ticinonews.ch/ospiti-blog/262947/sinue-bernasconi-col-raddoppio-del-gottardo-su-i-premi-di-cassa-malati
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