Due referendum a confronto. Trova le differenze

Trova-le-differenze.jpgPer la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana, si svolgeranno nello stesso anno, a distanza di sei mesi, due referendum.

Il primo è stato un referendum abrogativo e per essere valido doveva raggiungere il quorum del 50% più uno degli elettori. 

Il secondo sarà un referendum per confermare o meno le modifiche alla Carta Costituzionale e sarà valido con qualsiasi numero di votanti.

Una domanda semplice semplice nasce spontanea: perché per abrogare una piccola parte di una legge ordinaria serve una maggioranza qualificata mentre per modificare le fondamenta della Nostra Democrazia va benissimo quanti si recheranno ai seggi senza alcuna soglia minima di partecipanti?

Il primo per dire che NO, che non si voleva il rinnovo automatico delle concessioni, si doveva votare SI.

Il secondo semplicemente se si approvano le modifiche si dice SI, se non si approvano si dice NO.

Il primo è stato chiesto, per la prima volta nella storia repubblicana del nostro Paese, da almeno 5 Consigli Regionali. Furono 10 per l’esattezza.

Il secondo è stato chiesto da 166 deputati. Erano sufficiente 126. Invero ci sono comitati per il SÌ e per il NO che stanno raccogliendo le 500.000,00 firme. Che sia per aggiudicarsi la golosa fetta dei rimborsi elettorali?

Per il primo sia il Presidente del Consiglio che il Presidente emerito della Repubblica, unico ad essere stato eletto due volte, si sono schierati per l’astensione.

Per il secondo referendum nessuno nemmeno accenna alla possibilità di astenersi. Perché secondo voi?

Una cosa in comune però c’è l’hanno i due referenda ed è la mancanza di un opuscolo illustrativo. Dove le consultazioni a suffragio universale sono praticate con regolarità e valide con qualsiasi numero di votanti il Governo predispone un libretto che viene spedito ad ogni elettore e ad ogni elettrice. Il pamphlet contiene una descrizione del problema oggetto della votazione, unitamente agli argomenti del Governo e a quelli del comitato referendario. Questo è uno strumento essenziale e potente. Essenziale perché avvisa tutti che ci sarà l’evento. Potente perché ogni schieramento avrà lo spazio per informare tutti e utilizzerà al meglio quelle pagine cercando di spiegare in maniera semplice e sintetica. Chi leggerà lo potrà fare a casa propria con la possibilità di riflettere con calma senza le ripetute mirabolanti istrioniche interpretazioni dei personaggi della TV.

Aggiungete i vostri commenti e le vostre riflessioni.

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Un pensiero su “Due referendum a confronto. Trova le differenze

  1. In Italia la democrazia rappresentativa si guarda bene dal permettere alla democrazia diretta di funzionare al meglio. A tutti i livelli: nazionale, provinciale, comunale. Così potranno sempre denunciarne i limiti ed evitare di affrontarne le (tanto necessarie) conseguenze.
    Grazie per il bel post.

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