La sovranitá appartiene al popolo, cosi recita l’Art 1 della Costituzione. La democrazia. Sabato 17 settembre presso il bar circolino di Trento, si è svolta la prima “Festa della Democrazia” organizzata dall’Associazione Più Democrazia in Trentino.
Tanti gli ospiti venuti da tutta Italia. Tutti insieme uniti con un unico obiettivo, “la parola ai cittadini” utilizzando gli strumenti della democrazia partecipata, ormai ultimo strumento per sanare la politica e salvare il nostro paese. (immagini evento – videoregistrazione su Radio Radicale)
Sono in aumento i comuni che si avviano su questo percorso, introducendo nel loro Statuto il Consiglio comunale aperto con la parola ai cittadini, le Consulte sul bilancio e investimenti, la massima trasparenza e informazione sul sito del Comune e Assessorato dedicato alla Democrazia e Partecipazione.
Il cambiamento è in atto.
Per questo l’Associazione Più Democrazia in Trentino ha promosso due petizioni con l’intento di chiedere a Regione e Provincia più trasparenza e informazione negli enti locali e società pubbliche della Provincia. Più trasparenza e informazione per fermare la corruzione, la mal amministrazione e controllare il lavoro dei nostri politici.
Angelina Pisoni
Associazione Più Democrazia in Trentino
Lettera pubblicata sul giornale Trentino domenica 25 settembre 2016
Il commento del direttore del Trentino Alberto Faustini: “Sforzo interessante e da seguire con attenzione, il vostro. Il problema non è tanto la democrazia, quanto – e uso volutamente una parola strana – la “distribuzione” della democrazia. Qualcosa – grazie anche ad iniziative come quelle che state organizzando – si sta muovendo. Io non mi stanco di ripetere che la sovranità si esprime prima di tutto con il voto, che non è una delega in bianco, ma un atto di responsabilità. Se l’Italia non fosse democratica, comunque, non ci sarebbero stati tutti i cambiamenti (chiamiamoli pure rovesciamenti) che abbiamo visto negli ultimi anni. Resta la grande questione della partecipazione. E su questo si deve cercare di fare di più. Serve però anche la collaborazione di quei tanti cittadini che per diverse ragioni hanno deciso di non partecipare. esprimo un auspicio”