Rigetto iniziativa popolare mobilità sostenibile: il comitato promotore esprime la propria delusione

Comunicato stampa del comitato promotore del disegno di legge di iniziativa popolare “Mobilità sostenibile in Trentino” del 22 giugno 2017:

Questa mattina il Consiglio Provinciale della Provincia Autonoma di Trento ha votato e approvato il DDL 177/XV di iniziativa giuntale: la votazione è avvenuta articolo per articolo con la trattazione di emendamenti modificativi, soppressivi e aggiuntivi proposti dai consiglieri di maggioranza e minoranza.

Il testo è stato emendato con qualche miglioramento.

Sono rimasti invariati i punti di distanza con il Comitato.

A fine mattina l’approvazione a larghissima maggioranza dell’ordine del giorno presentato dal consigliere Tonina, presidente della terza commissione, ha impedito la votazione del DDL di iniziativa popolare.

CONSIDERAZIONI SUL METODO

Il Comitato aveva espressamente richiesto che la votazione sul ddl popolare si facesse (appello del 20 giugno 2017).

La scelta di evitare la votazione dimostra mancanza di assunzione di responsabilità da parte dei rappresentanti istituzionali nei confronti dell’azione popolare.

La volontà politica di approvare la linea proposta dall’Assessore è stata nettamente condivisa. Bisognava quindi avere il coraggio di bocciare in modo esplicito e trasparente il disegno di legge di iniziativa popolare sottoscritto da circa 3.600 cittadine e cittadini che nel suo complesso intendeva non solo prefigurare uno scenario di mobilità sostenibile per il Trentino, ma renderlo effettivo.

CONSIDERAZIONI SUL CONTENUTO

Il DDL 177/XV è stato elaborato dalla Giunta prendendo a piene mani dal DDL 58/XV di iniziativa popolare, ma togliendo dal testo alcuni articoli ritenuti fondamentali dal Comitato.

In particolare il Comitato ha rimarcato che la mancanza di investimenti rende la legge approvata “una scatola vuota”. Non è credibile un testo di legge sulla mobilità sostenibile che prevede uno stanziamento di 30.000 euro a fronte di obiettivi ambiziosi di revisione del sistema del trasporto pubblico locale.

Sugli investimenti e sulla “tariffa zero” l’assessore ha voluto dapprima esprimere l’impossibilità di realizzarli a causa delle ristrettezze di bilancio.

Poi ha invece stigmatizzato lo strumento come inefficace per il raggiungimento dell’obiettivo di un maggiore uso dei mezzi di trasporto pubblico.

Ha infine detto che per raggiungere questo obiettivo la politica più efficace è il miglioramento del servizio di tpl, ad esempio cadenzando le corse.

Un discorso che appare discutibile poco logico.

Primo perché tutti i dati relativi alle città in cui la tariffa zero è stata introdotta indicano che l’aumento dell’utilizzo è certo in percentuali che variano dal 10% in su (e il comitato ha sottoposto alla terza commissione degli esempi dove ciò è accaduto anche in Trentino. Dati su cui non si è voluto ragionare)

Si dica che la tariffa zero non è condivisa dall’Assessore e dalla maggioranza (posizione politica legittima) ma non che è inutile o impossibile (perché entrambi sono false).

Secondo perché è evidente che per raggiungere gli obiettivi della legge bisogna fare delle scelte sul bilancio della Provincia. Per attuare il cadenzamento prospettato nella legge non servono forse maggiori investimenti? Perché Assessore la quota dedicata al trasporto pubblico in questi due anni in cui abbiamo discusso di mobilità sostenibile non si è alzata affatto? E sei è continuato a investire nell’infrastruttura viaria?

Come possiamo credere che con l’approvazione della legge che non impegna risorse economiche precise le cose cambieranno?

CONCLUSIONI

E’ evidente che il Comitato può dirsi soddisfatto di aver portato il Consiglio ad approvare una legge sulla mobilità sostenibile che propone obiettivi abbastanza ambiziosi e i principi avanzati della multimodalità e intermodalità. Molti sono gli aspetti innovativi (promozione della mobilità collettiva – car sharing e car pooling -, integrazione dei servizi, informazione efficiente, cadenzamento del tpl, iniziative per la mobilità casa-lavoro, pianificazione e coordinamento degli interventi, …) frutto della progettazione partecipata del Comitato che sono nella legge approvata.

Potrebbe essere l’inizio di un nuovo processo decisionale orientato verso la Mobilità Sostenibile per il Trentino.

Ma non è detto che accada. Perché serve la volontà politica che non abbiamo visto.

Non ci si aspettava che la proposta sarebbe stata accolta in toto. La politica è mediazione, lo sappiamo.

Tuttavia ci saremmo attesi una maggiore correttezza nel processo decisionale, trasparenza e coerenza nei confronti di un’iniziativa che ha portato l’approvazione di un testo che ha preso il “buono accettabile e che non vincola” del ddl popolare e ha cassato il “buono coraggioso che avrebbe richiesto passi concreti” dello stesso.

Ci saremmo attesi almeno la coerenza e la trasparenza di ammetterlo.

Noi amici del trasporto pubblico Trentino

Rassegna stampa:

22 giugno 2017 – Nota dell’ufficio stampa del Consiglio provinciale

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2 pensieri su “Rigetto iniziativa popolare mobilità sostenibile: il comitato promotore esprime la propria delusione

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