Vent’anni di Iniziativa per Più Democrazia a Bolzano

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(Comunicato di www.dirdemdi.org) Esprimiamo profonda soddisfazione per l’esito delle votazioni referendarie locali in quanto hanno dimostrato che una maggioranza della popolazione ha deciso non facendosi intimorire né distogliere da quelle forze che addirittura mettono in dubbio la sua capacità di giudizio e che vorrebbero negarle il potere decisionale. Le forze avversarie al potere referendario dei cittadini con l’esito del voto si vedono confermate nella loro posizione in quanto sono stati respinti progetti che esse perseguono. Dovranno imparare prima di tutto di essere democratici ed accettare il fatto che sovrana è la popolazione. Nessuno in una democrazia puo avere ragione a priori.

L’alta partecipazione mette ancora una volta in evidenza la volontà della poplazione di contare sulle scelte politiche importanti.

Questa volontà ora deve essere finalmente considerata anche a livello provinciale. Per la ben quarta volta in vent’anni il Consiglio in questi mesi ha da trattare il disegno di legge dell’Iniziativa per più democrazia.

Oggi è stato presentato in una conferenza stampa il giornale-info che descrive quanto abbiamo raggiunto in un ventennio di attività e a quale punto ci troviamo ora.
il giornale viene distribuito in tutta la provincia. Chi ci può aiutare ci fa un gran piacere (0471 324987)
Con un clik sull’imagine lo potete scaricare in formato PDF.

Abbiamo raggiunto molto:

  • Qui in provincia, come solo in Val D’Aosta, dal 2005 i cittadini sono diventati legislatori.
  • Una netta maggioranza in Consiglio a differenza di quanto previsto dall’attuale legge, ora è per l’abbattimento del quorum di partecipazione e
  • per l’introduzione del referendum amministrativo, cioè quello riguardante le competenze della Giunta provinciale.

Con il referendum nel febbraio scorso contro la legge sulla partecipazione voluta dalla SVP una grande maggioranza dei votanti ha detto di no a un numero eccessivamente alto di firme da raccogliere, a doppie raccolte firme, a tutte le trappole e agli impedimenti e alle possibilità di manipolazione durante il procedimento nonché soprattutto all’impossibilità di poter concorrere nel determinare le regole della democrazia. Avevamo criticato questa legge anche per il fatto che fece mancare uno dei due strumenti basilari della democrazia diretta, il referendum confermativo sulle leggi ordinarie e gli atti amministrativi. La completezza degli strumenti referendari è così una rivendicazione di fondo per la riforma della materia.

Tutto ciò l’abbiamo esplicato in una edizione del nostro giornale che festeggia un po’ in anticipo l’anniversario del ventennio di impegno per più democrazia nella nostra provincia. Teniamo a cittadini informati e così in queste settimane diffondiamo questo giornale con un’alta tiratura in versione tedesca e italiana.

Nei prossimi mesi e in ogni modo entro febbraio 2015 si svolgerà un ampio dibattito su una nuova legge per la democrazia diretta. Sembra essere volontà del Consiglio di aprirsi al dialogo diretto con i cittadini. Questo è certo una novità da apprezzare.

Ovviamente riteniamo fundamentale il coinvolgimento dei cittadini soprattutto quando si tratta di stabilire le regole della democrazia. Nuovo è anche che saranno coinvolti tutti i partiti presenti nel Consiglio nel lavoro di riforma degli strumenti di partecipazione. Ci sono così buone ragioni per pensare e sperare che potrebbe essere la volta buona per avere finalmente una legge sulla democrazia diretta soddisfacente, cioè ben applicabile ed efficace.

(Versione italiana pagine 12/34 – Deutsch Version 12/34)

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