Ordine del giorno 24 marzo 2016:
– Consulta per lo Statuto di autonomia. Che ruolo assumere?
– Iniziativa popolare provinciale. Come procedere?
– Valutazione statuti comunali: direttive per l’esame collettivo
– varie ed eventuali
Presenti:
Vincenzo Calì, Alessandro Conci, David Conotter, Marianna Demattè, Mauro Direno, Daniela Filbier, Luigi Gennara, Stefano Longano, Alex Marini, Andrea Pradi, Antonia Romano, Erminio Ressegotti, Mattia Tomasi, Jacopo Zannini,
Verbalizzante: Antonia Romano
Inizio seduta alle 20.30 circa
VARIE ED EVENTUALI:
Marini lancia l’idea di promuovere un bando per una borsa di studio per tesi di laurea sulla democrazia. Elaborerà una proposta chiedendo la collaborazione di Zanutto.
Demattè, al fine di promuovere la nostra associazione, propone penne con il nome dell’associazione
Direno propone di acquistare gadget da vendere ai gazebo. Il tesoriere Tava valuterà alcuni acquisti di gadget.
Marini comunica che tramite Alberto Zanutto è stato prenotato un posto in piazza Santa Maria per un banchetto al festival dell’economia
FESTA DELLA DEMOCRAZIA:
Marini propone una serie di luoghi: la scuola di preparazione sociale, la sede degli alpini, parco Santa Chiara (aperto), parco della Predara oppure lago Valcanover, rifugio Maranza, Mori sala?…, sala Kennedy all’Urban center, Aldeno…
Invitati possibili: Staderini (Radicali) promotore del ricorso all’ONU sulla burocrazia che grava sulla procedura di raccolta delle firme, i Plebei (gruppo musicale)
Format: musica, interventi sul tema della partecipazione, cibo, presentazione delle nostre attività
Filbier precisa che l’obiettivo della festa è farci conoscere, quindi il luogo dove svolgerla deve essere visibile. Punterebbe sulla città di Trento in un posto visibile, per esempio il parco San Marco
Longano propone di invitare persone che sono testimoni di buone pratiche
Demattè propone di valutare l’ipotesi di piazza Lodron per superare il problema della necessità di panche e sedie.
Direno ritiene importante dare da mangiare e da bere e propone di coinvolgere gli alpini che hanno panche
Zannini è incaricato di contattare Bookique per chiedere disponibilità
Marini propone 28 e/o 29 maggio
Restano proposte: piazza Lodron, Santa Maria, Bookique e si rimane in attesa del riscontro del gestore di Bookique a Jacopo
TRASPARENZA (D.lgs 33/2013):
Direno ha studiato la normativa sulla trasparenza e ritiene che esiste la possibilità di proporre petizioni per stimolare provincia e regione ad ottemperare alle norme previste.
Marini e Direno si impegnano a preparare delle bozze di petizione da sottoporre ai soci dell’associazione prima di lanciarle.
NB. si ritornerà sul tema trasparenza al termine della riunione
ANALISI COMPARATIVA DEGLI STATUTI COMUNALI DEL TRENTINO:
Longano fornirà una lista dei comuni con gli indicatori demografici e declina le evidenze da prendere in considerazione durante l’analisi degli statuti comunali
Statuto e regolamento attuativo sono sul sito
Per quanto riguarda la questione degli strumenti referendari, considerando che ci sono tre tipi di referendum, propositivo, consultivo, abrogativo. Poi c’è il referendum confermativo statutario. Si può verificare se ci sono altri referendum, altre forme, ma, soprattutto, verificare che propositivo e consultivo abbiano una normativa specifica, cioè verificare se c’è differenza di procedura.
Scopo del referendum: il consorzio dei comuni usa una formulazione impropria ” il referendum serve a orientare le scelte dell’amministrazione” . Bisogna quindi verificare se è stata intrapresa la strada dello statuto standard oppure se si sono imboccate strade diverse
Numero di firme: percentuale o numero fisso? Questa verifica è impegnativa dal punto di vista della ricerca. Bisogna poi calcolare la % di firme corrispondente e confrontarla con quanto prevede la legge provinciale
Commissione di garanzia e meccanismo di voto o nomina: verificare se è specificato nel regolamento e verificare se sono specificate le qualifiche/competenze che devono avere le persone della commissione
Esclusioni dal referendum
Quorum di validità e confrontare con la legge regionale
Effetti del referendum. Bisogna scrivere la formulazione usata per attuare gli effetti della scelta referendaria.
Fare un’analisi di quanti referendum sono stati fatti a partire dagli anni ’90 forse consultando il sito della regione
Calì: il dato politico importante è che la raccolta delle evidenze può mettere in risalto la scarsa autonomia dei comuni rispetto a un potere sempre più centralizzato
Longano: il referendum propositivo è uno strumento molto limitato soprattutto nei comuni dove il risultato referendario è utilizzato per la discussione, ma non comporta il vincolo a costruire delibere corrispondenti alla attuazione del risultato
INIZIATIVA POPOLARE PROVINCIALE:
Marini: Oggi c’è stata la quinta riunione del gruppo di lavoro informale coordinato da Borgonovo Re. I funzionari della giunta sono sempre stati in numero superiore rispetto ai consiglieri. Per la prima volta ha partecipato Detomas (UAL) e ancora una volta la discussione si è fossilizzata sui soliti punti. Man mano che gli incontri procedono trapela la rigidità di Gilmozzi e dei funzionari che rappresentano la Giunta. Neutro invece il ruolo dei funzionari del Consiglio. Passamani non ha fatto interventi. Gilmozzi ha fatto una sintesi degli incontri precedenti i cui appunti però non sono stati condivisi con i proponenti e i membri del Consiglio ma solo con i funzionari della Giunta.
Calì l’atteggiamento dei politici verso questa legge di iniziativa popolare si spiega con l’assunzione che essi sono esecutori di un potere centralizzato che sta raggiungendo l’apice a livello nazionale con il tentativo parlamentare di rinnegare l’esito del referendum sull’acqua pubblica.
Longano: Borgonovo Re ha apportato alcune lievi modifiche alla proposta di legge. Gilmozzi le ha rifiutate assumendo posizioni difensive.
- David Conotter esce alle 21:27 –
Filbier: è una situazione di stallo. Ci sono due alternative: provare a proporre a Gilmozzi di avviare un dibattito pubblico promosso dalla Giunta per andare nelle varie valli. Potrebbe essere un modo per andare tra la gente e far conoscere le nostre proposte, incontrando nuovi sostenitori. L’alternativa è lasciar perdere e dedicarci ad altro.
Pradi: bisogna portare in aula la discussione della legge. Se si arriva a una delibera peggiorativa, si ritira. Se invece è leggermente migliorativa allora si approva il minimo
Marini: Gilmozzi crede nella partecipazione ma non nei referendum. Vanno bene i dibattiti ma la sintesi e le decisioni le prendono i politici
Pradi il miglior modo per farsi conoscere è la raccolta delle firme, dopo, quando la proposta si arena in aula, non se ne parla più
Marini: se va bene tra tre settimane ci sarà l’ultimo incontro del gruppo di lavoro. Nella migliore delle ipotesi si arriverà in aula a settembre 2016.
Pradi: con le elezioni politiche prima e provinciali dopo il disegno di legge andrà per il camino
Zannini propone di portare in giro in incontri sui territori la proposta di legge di iniziativa popolare
Gennara propone di iniziare a far lavorare i comuni che hanno quorum zero o basso per far vedere che è possibile cambiare le cose
Direno: i rappresentanti della provincia vanno nei territori per promuovere le innovazioni in sanità, scuola, ecc. Ci si presenta all’incontro con cartelli che fanno conoscere la nostra associazione e, nello stesso tempo, si esercita un pressing
Marini: propone di accogliere l’idea di Direno perché è utile fare piccoli passi
Pradi afferma che occorre stabilire la soglia minima accettabile per la proposte di legge di iniziativa popolare. Quello che c’è adesso diventi effettivo. Sarebbe già un minimo accettabile. Bisogna veicolare il msg piuttosto che i contenuti della legge. I politici presenti agli incontri del gruppo di lavoro hanno dimostrato di non essere efficienti
Tomasi propone di concentrare le nostre energie nell’organizzare di qualcosa che ci ponga in evidenza e in collegamento con altre associazioni.
Pradi propone di dire che va bene la sintesi della Borgonovo Re come minimo accettabile
Ressegotti propone un’aggregazione di liste civiche di minoranza che hanno a cuore la democrazia partecipata. Non importa il colore politico, perché è un argomento trasversale. Le minoranze sono più propense a lavorare in nome di valori e non di conservazione di posizione
Zannini sostiene che un percorso partecipato richiede molte forze che non abbiamo
Pradi ritiene che occorre responsabilizzare Borgonovo Re
Proposta da mettere ai voti:
si accetta la proposta di Borgonovo Re dichiarando che per i promotori è la soglia minima. Parallelamente si può proporre di aprire un tavolo di confronto con la cittadinanza come è stato fatto a Bolzano nel 2014/15.
La proposta è stata approvata da 9 voti favorevoli e 3 astenuti
- 21:42 arriva Stefano Tava –
CONSULTA PER LO STATUTO
Marini riferisce del colloquio con Dorigatti insieme ad Acli e Sps e riferisce che l’intenzione era di proporre un metodo. I posti in consulta erano già assegnati.
Daniela: sembra che Dorigatti abbia trovato molto interessante quanto da noi proposto, ma non sapeva come conciliare le cose perché i posti, pochissimi, probabilmente erano già assegnati. Però ha manifestato molto interesse verso le argomentazioni usate per proporre un metodo. L’impressione è che non vuole perdere il contatto con noi, ma non sa come accoglierci e proporci
In Alto Adige hanno messo a disposizione 350 mila euro. Dorigatti ha detto che sono disposti a investire molto
Calì ritiene che sulla consulta bisogna prendere una posizione precisa. Ci vuole una costituente dal basso. Non si tocchi lo statuto se non attraverso la consultazione. Il percorso proposto e in corso è una bufala pericolosa.
Filbier domanda cosa facciamo ora, visto che avevamo ben chiaro questo contesto.
Calì ritiene che stiano facendo di tutto per eliminare la sinistra. La Svp non vuole sentir parlare di trentini. Non bisogna dare credito a questa cosa, ma prendere atto e denunciare la mancanza di strumenti decisionali.
Filbier afferma che resta valida la possibilità di entrare nella consulta per rovesciare il tavolo
Marini propone di aspettare la risposta di Dorigatti
Pradi ritiene che finché non ci sarà il congresso del PD , Dorigatti non risponderà e aggiunge che si apre una stagione di iniziative popolari importanti sia nazionali che locali. Le Iniziative popolari hanno importanza perché nascono dal basso. Uno dei motivi per cui la portata riformatrice del referendum sull’acqua è fallito perché il forum ha seguito una strada autoreferenziale. Tenere in conto la possibilità di riuscire a mettere sotto lo stesso cappello politico
Filbier: nello statuto dell’associazione c’è di favorire l’informazione sui referendum e la partecipazione al voto
Longano propone di costruire una delibera di iniziativa popolare per la riappropriazione dell’acquedotto
Pradi si impegna a preparare un’interrogazione per il comune di Trento da far presentare a Romano
IL PUNTO SULLA TRASPARENZA:
Sulla Legge 33/2013 Direno ha verificato che la maggior parte dei comuni sono inadempienti e propone di lanciare una petizione e di incardinare le petizioni sul sito più democrazia
26 articoli si 53 non sono stati applicati o sono stati modificati in senso restrittivo
Piano sulla trasparenza deliberato dalle giunte comunali e dai sindaci poi però non c’è nulla sul sito
L’assemblea si scioglie alle ore 23:05