Una presidenza laica per la consulta per lo Statuto di autonomia

tom arnoldCon la presente, l’associazione Più Democrazia in Trentino desidera ribadire che, nella fase di avvio dei lavori della Consulta per lo Statuto di autonomia, la priorità dovrebbe essere quella di individuare una presidenza della Consulta, la quale sia terza e possa operare libera dagli orientamenti degli organi di governo della Provincia. A partire da questo assunto si ritiene che la scelta debba cadere obbligatoriamente su un soggetto laico affinchè sia garantita autonomia gestionale delle risorse assegnate nonchè indipendenza e rigore metodologico nel coordinamento dei lavori. Ciò, in primo luogo, per evitare che la Consulta nasca dalle pagine del manuale Cencelli. In secondo luogo, per favorire un processo aperto ma rigoroso sotto il profilo procedurale, come peraltro da noi già proposto nella lettera presentata a Dorigatti congiuntamente con ACLI e SPS il 2 marzo scorso e non del tutto compresa (qui la risposta).

Il suggerimento di individuare un presidente laico dovrebbe essere seriamente tenuto in considerazione poichè imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla legge istitutiva della Consulta. Il caso della Convention per la modifica della costituzione irlandese dovrebbe essere preso d’esempio viste le proposte di rilievo che ne sono scaturite. Anche il professore Rodolfo Lewanski, che in passato ha ricoperto il ruolo di Autorità Regionale per la Partecipazione della Toscana, nel recente volume “La prossima democrazia” ha sottolineato l’importanza di una presidenza neutra per una proficua gestione dei processi deliberativi. In tal senso, tra le altre peculiarità che hanno determinato il successo dell’esperienza della Convention irlandese, il professore ricorda come il presidente, Tom Arnold, fosse il leader di un’organizzazione di volontariato e non un politico. Inoltre, Arnold poteva disporre di una piccola segreteria organizzativa per l’espletamento delle proprie funzioni in autonomia.

Forse anche in Trentino, nonostante le evidenti debolezze e le criticità oggettive che caratterizzano la Consulta, una presidenza non soggetta alle partigianerie e alle tristi dinamiche partitiche ma attenta ai veri dilemmi umani delle persone affette dalle nostre leggi potrebbe portare benefici inattesi.

Alex Marini – Più Democrazia in Trentino

(lettera inviata al giornale Trentino, domenica 3 aprile – Non pubblicata)
(lettera inviata al giornale L’Adige, martedì 5 aprile – Non pubblicata)la prossima democrazia

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