La vicenda della petizione della ciclabile per collegare il centro città di Rovereto con la circoscrizione di San Giorgio lungo via Manzoni e via Balista pare destinata a durare all’infinito. Tutto a causa dell’ostinazione del Sindaco Valduga nell’esimersi dal trattare le richieste popolari secondo le disposizioni dello statuto e dei regolamenti sulla partecipazione e sui consigli circoscrizionali (fascicolo Difensore Civico di Trento 377/17).
In una prima fase, il Sindaco Valduga aveva cercato di eludere la questione. Senza fare alcun riferimento alle vigenti prescrizioni in materia di trattazione delle petizioni, aveva prospettato di mettere mano al regolamento sulla partecipazione entro l’autunno 2017. Peraltro, dopo essersi preso un impegno che non gli era stato richiesto, ha mancato di tenere fede alla promessa visto che, oltre all’autunno, è passato l’inverno e, ad oggi, non si registra nessuna traccia degli adeguamenti per semplificare gli istituti di partecipazione. Al contrario, le iniziative intraprese dall’amministrazione in spregio allo statuto e alle leggi sulla trasparenza si sono moltiplicate come fossero funghi (f.291/17 istituti di democrazia diretta; f.687/17 mancata attuazione statuto: progetto alberi viale Trento; f.162/18 accesso civico generalizzato; f.165/18 opposizione delibera giunta: Centro Tennis Rovereto).
Nella fase successiva, invece, il Sindaco ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere alle comunicazioni del Difensore Civico (prot.461 del 6 febbraio 2018 e prot.961 del 16 marzo 2018) con le quali si chiedeva di replicare ai rilievi dell’associazione Più Democrazia in Trentino con riferimento a:
- la mancata notifica (e la conseguente mancata trattazione della petizione) a:
a) Consiglio comunale (ai sensi dell’art.17 co.2 del Regolamento sulla partecipazione)1;
b) commissioni consiliari competenti (Urbanistica e territorio; Ambiente e salute ai sensi del Regolamento sulla partecipazione);
c) Consiglio circoscrizionale di Borgo Sacco-San Giorgio (ai sensi dell’art.29 del Regolamento sui consigli circoscrizionali)2 - mancato rispetto dei termini della risposta. A tal riguardo non pare peraltro siano state adottate misure per evitare il ripetersi di tali mancanze e quindi per un più attento rispetto del procedimento.
Arrivati a questo punto viene da chiedersi quale sia l’interpretazione autentica da dare al messaggio elettorale di Francesco Valduga pronunciato nella prima seduta di Consiglio nel giugno 2015 «Veniamo dal popolo, siamo qui per il popolo ed esercitiamo il nostro mandato nel popolo, siamo qui per servire e non per essere serviti», alla citazione al poeta Umberto Saba «se questa folla mi fosse remota, sarei un’eco vana che si perde» e alla spiegazione su come il politico non possa restare distante dalla gente «in un’epoca di degenerazione della politica, dobbiamo recuperare l’idea di politica come servizio».
Consapevoli che senza la fattiva collaborazione del Sindaco Valduga sia estremamente arduo interpretare il discorso di insediamento della consiliatura, non ci resta che prendere atto dello stallo del processo democratico locale. Per avere un’idea sulla misura del criticità della situazione è sufficiente riprendere testualmente l’introduzione agli indirizzi generali di governo adottati all’inizio del mandato del Sindaco: “La perdita di sovranità delle comunità ha inciso drammaticamente sulla capacità delle amministrazioni (nazionali, provinciali e locali) di dare risposte alla domanda di partecipazione e di democrazia che ancora è viva nella società”. Su questo, almeno, siamo tutti d’accordo.
Note a piè di pagina:
1 – Art. 17 – Petizioni (Regolamento sulla partecipazione – Comune di Rovereto).
1.La petizione consiste in una formale domanda rivolta al sindaco, sottoscritta da almeno cinquanta cittadini o da almeno cinque associazioni iscritte all’albo, per esporre comuni necessità e chiedere adeguati provvedimenti amministrativi.
2.Il sindaco sottopone la questione al competente organo o ufficio dell’amministrazione, che procede al suo esame e predispone le modalità di intervento.
3.L’istruttoria deve essere conclusa entro trenta giorni e dell’esito deve essere tempestivamente informato il soggetto primo firmatario della petizione.
4.Ove l’esame istruttorio si concluda con esito favorevole, e l’accoglimento della petizione comporti l’adozione di atti deliberativi degli organi elettivi ovvero di determinazioni dei dirigenti, la decisione sulla petizione deve essere assunta entro i trenta giorni successivi.
5.Qualora l’esame si concluda con esito negativo, il relativo provvedimento di diniego deve essere motivato.
2 – Art. 29 – Petizioni e proposte di deliberazioni (Regolamento sui consiglio circoscrizionali – Comune di Rovereto)
1. I residenti nella circoscrizione, in quanto titolari dei diritti di partecipazione, e compresi i residenti minorenni che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età possono rivolgere petizioni al consiglio circoscrizionale al fine di segnalare necessità rilevanti per la collettività circoscrizionale, e proposte di deliberazioni al rispettivo Consiglio per quanto riguarda gli ambiti di sua competenza.
2. Le petizioni e le proposte di deliberazione dovranno essere sottoscritte in forma leggibile da almeno ottanta cittadini residenti nella Circoscrizione se la popolazione stessa, alla data dell’ultimo censimento, è superiore a seimila residenti, da almeno sessanta cittadini residenti nella Circoscrizione se la popolazione, alla data dell’ultimo censimento, è compresa fra i tremila e i seimila residenti e da almeno trenta cittadini residenti nella Circoscrizione se la popolazione, alla data dell’ultimo censimento, è inferiore a tremila residenti.
3. Il Consiglio di Circoscrizione, entro trenta giorni, deve esprimere le proprie determinazioni in ordine al contenuto della petizione; entro il medesimo termine dovrà essere portata in trattazione la proposta di deliberazione.