Lo Statuto comunale di Rovereto prevede che ai documenti approvati dall’assemblea dei cittadini della circoscrizione è data risposta da parte dell’organo competente con atto amministrativo o con comunicazione scritta, nei tempi e nei modi stabiliti dal regolamento.
Sebbene il concetto sia espresso in forma chiara e lineare e il regolamento sui consigli circoscrizionali disciplini la procedura nel dettaglio, alla domanda con cui si chiedeva se l’amministrazione comunale avesse attuato tale disposizione in ordine alle proposte approvate dall’assemblea della circoscrizione Rovereto Nord del 5 settembre scorso non è mai giunta alcuna risposta. Nemmeno dopo una serie di tre solleciti che sono stati notificati dal Difensore Civico l’11 novembre, il 19 gennaio e il 4 aprile (F.687/17).
Secondo l’autorevole organo di garanzia e tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini nei confronti della Pubblica amministrazione in provincia di Trento le alternativa sono due. La prima, considerata l’esegesi più plausibile rispetto al recepimento delle proposte dell’assemblea che miravano a salvare gli alberi di viale Trento, è che lo Statuto comunale sia stato eluso. La seconda è che l’amministrazione comunale continuerà a produrre perifrasi elusive pur di non ammettere di aver violato lo statuto.
Dalla lettura della nota a firma dell’avv. Longo parrebbe che l’amministrazione comunale abbia violato lo Statuto ma che ciò non si possa affermare con certezza in ragione del continuo tentativo di sottrarsi ai rilievi sollevati dall’associazione e dal Comitato salviamo gli alberi per favorire il rispetto dei principi di legalità, trasparenza, imparzialità e buona amministrazione. Si deve pertanto prendere atto che la speranza di esigere una risposta sia da considerarsi vana e che, di conseguenza, il destino dei 7 alberi superstiti sul lato est di viale Trento sia ineluttabile, a dispetto del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e dell’appello alle autorità statali. Gli alberi stanno infatti per essere tagliati in queste ore con un altro blitz predatorio ordinato dalla Giunta.