di Jacopo Zannini – Si susseguono sulla stampa interventi e articoli riguardanti il percorso di Riforma dello Statuto di Autonomia in atto nella nostra Provincia, si sono dette e scritte tante cose ma ciò che a mio avviso salta agli occhi è il contesto difficile in cui si sta iniziando questo passaggio tanto importante per la nostra terra.Questa mia riflessione si va ad accodare ad altre che sono state fatte da personaggi più illustri e competenti di me. Non sono un professore, né un tecnico, né un giurista ma politicamente non posso fare a meno di notare la fretta e la pericolosa autoreferenzialità con cui si sta procedendo, sembra di assistere a “un compito a casa, fatto nell’ultimo giorno disponibile”. C’è un rischio enorme: mettere in campo strumenti in cui la nostra autonomia speciale non sia pensata come consapevolezza diffusa che vive dentro l’ esperienza di ogni singolo cittadino, ma come un marchio da gestire e ripensare dentro ai ragionamenti fra i soliti noti. Se si compie questa scelta si cancellano le dissonanze, non si affrontano i nodi che vivono fuori dal palazzo e si mettono sotto il tappeto. Ma per ripensare l’Autonomia si dovrebbe prevedere il coraggio di rischiare, di perdere almeno in parte il “controllo”, di fare laboratorio per pensare il futuro e vivere con interrogativi il presente. Oggi questo spirito sembra non albergare molto all’interno di chi si occupa di seguire il percorso della riscrizione del terzo statuto. Ma forse c è ancora uno piccolo spazio per fare cose giuste in mezzo a questa difficile corsa contro il tempo, forse pensare di coinvolgere anche cittadini comuni nel dibattito di quella che è stata definita come “Consulta”, potrebbe portare a incrociare gli sguardi dei nostri amministratori con quelli di altri che raccontano la concreta autonomia rasoterra di ogni giorno, quella dei cittadini comuni. Sappiamo che la Consulta è stata votata e definita, ma perché non si pensa a destinare dei fondi per poter far partire una consulta “parallela”, volontaria e aperta alla società civile che possa portare un risultato più partecipato e innovativo da consegnare poi alla Consulta ufficiale??
Jacopo Zannini
Altri interventi su Consulta per lo Statuto di Autonomia:
- di Filippo Degasperi – Autonomia e Consulta, uno spettacolo indegno – L’Adige – Giovedì, 11 febbraio 2016
- di Riccardo Fraccaro – Statuto, esasperante miopia del centrosinistra autonomista – Corriere del Trentino – Venerdì, 12 febbraio 2016