Approvato il nuovo Statuto della Comunità Alto Garda e Ledro

Venerdì 9 giugno il Consiglio di Comunità Alto Garda e Ledro ha approvato, all’unanimità, il nuovo Statuto. Ezio Viglietti (nostro socio) e Angioletta Maino, rappresentanti del gruppo consiliare Onestà, Partecipazione Ambiente, hanno garantito, attraverso uno stoico lavoro, un contributo significativo ed essenziale per estendere i diritti di partecipazione originariamente previsti nello Statuto, rendendolo di gran lunga il migliore fra gli statuti delle altre comunità di valle del Trentino.

In una nota diramata alla stampa hanno dichiarato: «Sono stati introdotti nuovi strumenti di democrazia partecipata e diretta. I principali sono: il consiglio di Comunità aperto con, in prima sessione, il diritto di parola ai cittadini, il bilancio partecipativo al quale i cittadini possono proporre più progetti su temi di competenza della Comunità (es. ambiente e servizi sociali), la giornata della Democrazia che sarà organizzata ogni due anni.

Inoltre sono previsti i referendum propositivo, consultivo con quorum del 20% e numero di firme necessario per indirli del 4,5% degli aventi diritto al voto e il referendum confermativo statutario a quorum zero.

La stesura del nuovo statuto ha richiesto un anno di lavoro, confronto e condivisione da parte di tutti gruppi consiliari e la preziosa consulenza dell’Associazione provinciale “Più Democrazia in Trentino” che ha supportato l’operato della Commissione Statuto e Regolamenti.

Entro cinque mesi e dopo l’approvazione dello Statuto da parte dei sette Consigli Comunali dell’Alto Garda e Ledro verrà elaborato il Regolamento per la Partecipazione popolare che prevederà, tra l’altro, una riduzione del numero di firme per istanze e petizioni dei cittadini dagli attuali 500 e 1000 a 50/100 e 100/200.

Tali innovazioni statutarie pongono la nostra Comunità, insieme ad altri Comuni, al primo posto per la democrazia in Trentino.

Il gruppo Onestà Partecipazione Ambiente esprime la propria soddisfazione per i risultati fin qui raggiunti, sottolineando che tutto questo rappresenta un primo e significativo passo per dare voce ai cittadini e per ricucire lo strappo con le istituzioni.

Occorre tuttavia impegnarsi nel creare le condizioni per la diffusione della cultura della partecipazione che non può più essere concepita solo in modo formale ma dovrà essere reale».

Documenti:

RESOCONTO DEI LAVORI CONSILIARI

Le tappe:

  • Lunedì 6 giugno 2016 (elezione presidente della commissione consultiva Statuto e Regolamenti)
  • Lunedì 20 giugno 2016 (esame primi adempimenti per l’adeguamento dello Statuto della Comunità Alto Garda e Ledro alle normative vigenti, ospite l’associazione “Più democrazia in Trentino”)
  • Venerdì 28 ottobre (esame articoli 1-12)
  • Mercoledì 16 novembre (esame articoli 13-36)
  • Venerdì 25 novembre (esame articoli 37-59)
  • Mercoledì 7 dicembre (trasmissione della bozza preliminare di nuovo testo alle sette strutture comunali per prima analisi)
  • Lunedì 9 gennaio 2017 (confronto in conferenza dei sindaci)
  • Venerdì 27 gennaio 2017 (approvazione della prima bozza di nuovo Statuto da parte della Commissione)
  • Lunedì 30 gennaio 2017 (la conferenza dei sindaci si esprime favorevolmente)

La mediazione:

Venerdì 27 gennaio il rappresentante consiliare delle minoranze esce dall’aula di commissione e non vota la bozza;

Il Presidente della Commissione prova a ricucire lo strappo considerata l’importanza della condivisione dello Statuto con tutte le forze consiliari: lo Statuto è la “miniCostituzione” dell’Alto Garda e Ledro;

Giovedì 30 marzo il Presidente della Commissione organizza un incontro con i capigruppo e il vicepresidente della Comunità per trovare una sintesi unitaria, le minoranze propongono delle modifiche al testo e il Presidente della Commissione si incarica di formulare le correzioni;

Venerdì 5 maggio la Commissione Statuto e Regolamenti approva il nuovo testo proposto dal Presidente Gabriele Hamel all’unanimità: la mediazione è riuscita!

Lunedì 5 giugno i gruppi consiliari concordano un Odg comune per agevolare il futuro lavoro di elaborazione del Regolamento per la Partecipazione popolare e la Trasparenza, è la premessa per un’approvazione unanime del nuovo Statuto della Comunità Alto Garda e Ledro!

Procedura modifica dello Statuto:

La Commissione consuntiva Statuto e Regolamenti ha il compito di riscrivere lo Statuto della Comunità adeguandolo alle nuove normative (l.p. 3/2006 e ss.mm., l.r. 11/2014, l.p. 15/2015)

Il Consiglio della Comunità di Valle deve approvare la proposta di Statuto con il quorum deliberativo dei 2/3 dei membri

Il testo passa alla discussione dei sette consigli comunali ed entra in vigore con pubblicazione nel BUR e nel sito della Comunità quando almeno i 2/3 dei consigli comunali i quali rappresentino almeno i 2/3 degli abitanti della popolazione comprensoriale approvano il testo (NB: approvazione dei consigli comunali di Riva del Garda e di Arco è condizione necessaria ma non sufficiente)

Lunedì 6 giugno 2016

La prima commissione viene, come prassi, presieduta dal Presidente della Comunità Mauro Malfer che avvia le votazioni.

Elezione del presidente della commissione

La maggioranza propone il consigliere Gabriele Hamel;

la minoranza propone il consigliere Ezio Viglietti.

Viene eletto presidente della commissione il consigliere di maggioranza Gabriele Hamel

Lunedì 20 giugno 2016

Su richiesta delle minoranze vengono invitati dal Presidente della commissione gli esperti dell’associazione “Più Democrazia in Trentino” Daniela Filbier ed Alex Marini

I due esperti spiegano la genesi degli istituti di partecipazione nell’ordinamento italiano e portano alla discussione esempi positivi (Emilia-Romagna e Toscana)

I due esperti riconoscono, comunque, che sulle Comunità di Valle il lavoro da fare è differente rispetto a quello più semplice dei comuni considerata la peculiarità della natura di ente di secondo livello

In particolare i due esperti suggeriscono alla commissione di conformare il numero di firme e il quorum referendario alla normativa regionale in materia di ordinamento dei comuni (max 5% di firme di cittadini iscritti alle liste elettorali dei sette comuni e quorum referendario al massimo al 25%) proponendo quorum zero e numero di firme simbolicamente molto basso

Venerdì 28 ottobre 2016

Dopo aver analizzato nella stagione estiva i suggerimenti di “Più Democrazia in Trentino” ripartono i lavori della commissione

Vengono esaminati gli artt. 1-12

In particolare la commissione su suggerimento dei tecnici della Comunità elimina le deliberazioni soggette ad approvazione dei consigli comunali:

1. le deliberazioni di approvazione del bilancio annuale e pluriennale e della relazione programmatica nonché del rendiconto della gestione

MOTIVAZIONE: si rende più efficiente la macchina amministrativa della Comunità di Valle e si liberano i consigli comunali da ulteriori gravosi impegni

NB: eravamo unica Comunità di Valle ad avere questo articolo.

2. le deliberazioni di approvazione degli strumenti urbanistici e di pianificazione del territorio

MOTIVAZIONE: la nuova legge urbanistica provinciale (l.p.15/2015) prevede un iter diverso rispetto al passato

es: in riguardo al piano territoriale di comunità, ai suoi piani stralcio o ad eventuali varianti al Ptc vi è l’obbligo del processo partecipativo locale al quale i Comuni hanno OBBLIGO DI PARTECIPARE.

NB: il vecchio documento preliminare al piano territoriale di Comunità andava assoggettato ad approvazione dei consigli comunali, ora siamo in un’altra fase e le novità legislative provinciali hanno comportato un adattamento dello Statuto.

Mercoledì 16 novembre 2016

Vengono esaminati gli artt. 13-36

Sparisce la sfiducia costruttiva, entra in statuto la mozione di sfiducia
MOTIVAZIONE: la riforma istituzionale ha reso più forte il legame tra comuni e Comunità, i consiglieri sono rappresentanti istituzionali scelti con elezioni di secondo livello.

Vengono riformulati meglio gli articoli al fine di renderli più chiari alla cittadinanza

Vengono meglio disciplinate le competenze del Presidente e del suo vice e la situazione di “assenza o impedimento temporaneo” per entrambi

Sparisce il tetto per un numero massimo di assessori esterni coerentemente alle normative (art.17-bis l.p.3/2006 e l.p. 15/2009)

Il Presidente della Commissione, su richiesta della minoranza, si fa carico di proporre alla maggioranza consiliare e alle maggioranze comunali la trasformazione delle sedute delle commissioni consiliari da segrete a pubbliche; la ottiene, le sedute delle commissioni diventano pubbliche e potranno essere, inoltre, invitati gli stakeholders

Venerdì 25 novembre 2016

Si conclude la prima fase dei lavori della commissione Statuto e Regolamenti con la riformulazione degli ultimi articoli.

Viene completamente riformato, su richiesta della minoranza, il titolo V sulla “partecipazione”; nasce il nuovo titolo V dello Statuto della Comunità Alto Garda e Ledro denominato “partecipazione e trasparenza” suddiviso in tre capi:

  1. Principi generali
  2. Democrazia deliberativa
  3. Democrazia diretta

Vengono introdotti nuovi articoli in materia di cittadinanza attiva e partecipazione al procedimento!

Viene reso più preciso e coerente l’articolo sul diritto di accesso agli atti e ai documenti amministrativi.

Si introducono nuovi istituti di partecipazione: la Giornata della Democrazia e il processo partecipativo locale.

Il Presidente della Commissione si fa carico di portare nella maggioranza consiliare e nelle maggioranze comunali la proposta di dimezzare il numero di firme per la richiesta di istanza e per la richiesta di petizione, la proposta di introduzione del bilancio partecipato in materia di bilancio di previsione, le disposizioni saranno dettagliate nel nuovo Regolamento sulla Partecipazione popolare e la Trasparenza della Comunità.

La Giornata della Democrazia viene riformulata in Giornata della Speciale Autonomia al fine di:

a) sensibilizzare e istruire le nuove generazioni sulla genesi e sullo sviluppo dell’Autonomia;

b) far conoscere alla gioventù l’importanza istituzionale ed il complesso funzionamento delle Comunità di cui alla legge provinciale 16 giugno 2006 n. 3 e ss.mm.;

c) avvicinare i nuovi cittadini all’arte dell’Amministrare.

Mercoledì 7 dicembre 2016

Viene trasmessa la bozza preliminare di nuovo testo di statuto alle sette strutture comunali per i primi controlli e le prime verifiche.

Il Presidente della Commissione Statuto e Regolamenti della Comunità invia contestualmente la bozza preliminare ai capigruppo:

per la maggioranza il consigliere Flavio Tamburini;

per la minoranza la consigliera Emanuela Lorenzi.

Lunedì 9 gennaio 2017

La Conferenza dei sindaci esprime la propria soddisfazione per l’egregio lavoro svolto dalla Commissione.

I sette sindaci ricordano unanimemente che la Comunità di Valle è diventata a tutti gli effetti ente di secondo livello e, quindi, tutti gli articoli del nuovo Statuto dovranno essere coerenti con la nuova impostazione derivata dalla riforma istituzionale la quale ha apportato significativi cambiamenti alla legge provinciale 3 giugno 2006 n.3.

I sindaci, inoltre, suggeriscono di eliminare l’ipotesi di nomina di un avvocato di fiducia a difensore civico evidenziando che la convenzione col difensore civico provinciale sarebbe opportuno fosse unica possibilità statutaria e sottolineano, infatti, che la stessa Comunità Alto Garda e Ledro ha aderito alla convenzione col difensore civico provinciale preferendo questa opzione.

Venerdì 27 gennaio 2017

La Commissione completa il testo del nuovo Statuto della Comunità con le seguenti modifiche rispetto alla bozza preliminare di fine anno 2016:

le sedute delle commissioni consiliari restano non pubbliche ma la novità statutaria consente agli stakeholders (associazioni, comitati, portatori di interessi) di partecipare;

la “Giornata della Democrazia” (modello Regione Toscana) viene riformulata in “Giornata della Speciale Autonomia” adattandola così al contesto di ente di secondo livello il quale ha importanti competenze sulle politiche giovanili;

l’istituto del bilancio partecipato viene meno perché il bilancio della Comunità è in larghissima parte vincolato e origina da finanza derivata;

il numero di firme per richiedere istanze e petizioni resta uguale al vecchio statuto per evitare che l’istituto venga abusato e affinché venga usato con cognizione di causa;

unico possibile difensore civico sarà il difensore civico della Provincia a cui si aderirà con formale convenzione votata dal Consiglio di Comunità all’inizio di ogni mandato.

MOTIVAZIONE: si sottrae in questo modo alla maggioranza la possibilità di nominare un proprio avvocato di fiducia (cosa mai avvenuta, ma possibile sulla base del vecchio statuto).

Lunedì 30 gennaio 2017

La Conferenza dei sindaci si esprime favorevolmente;

particolare apprezzamento viene manifestato nei confronti dell’istituzione della Giornata della speciale Autonomia perché la sfida è far conoscere alle nuove generazioni la genesi e lo sviluppo dell’Autonomia di Trento e Bolzano e il funzionamento dell’ente Comunità di Valle, cercando allo stesso tempo di avvicinare i giovani cittadini all’arte, alla passione, alla capacità dell’amministrare.

Giovedì 30 marzo 2017

Il Presidente della Commissione riunisce i capigruppo e il vicepresidente della Comunità

Il gruppo di minoranza O.P.A. presenta numerose richieste aggiuntive in materia di democrazia deliberativa e di democrazia diretta;

La maggioranza si dimostra aperta e possibilista verso molte richieste;

Il Presidente della Commissione si incarica di adeguare gli articoli del titolo V in materia di “Partecipazione e Trasparenza” per trovare la sintesi unitaria tra maggioranza e minoranze consiliari.

Venerdì 5 maggio 2017

Il Presidente della Commissione convoca la Commissione Statuto e Regolamenti;

La Commissione approva ALL’UNANIMITÀ’ il nuovo testo di Statuto e lo trasmette agli uffici al fine di calendarizzare a cavallo tra la fine del mese di maggio e l’inizio del mese di giugno un Consiglio della Comunità con all’ordine del giorno l’esame e l’approvazione consiliare del nuovo Statuto della Comunità Alto Garda e Ledro.

Le richieste accolte delle minoranze

  • Coinvolgere associazione “Più democrazia in Trentino” nella stesura del testo.
  • Doppia terminologia di genere (es: consigliere ovvero consigliera, assessore ovvero assessora).
  • Quorum referendari più che dimezzati (da 50% a 20%) in linea con le norme regionali per i Comuni.
  • Abbassamento del numero di firme richieste per il referendum (nel nuovo testo è il 4.5% degli iscritti alle liste elettorali in linea con le norme regionali per i Comuni).
  • Aumentare gli istituti di partecipazione.
  • Difensore civico non potrà più essere un avvocato di fiducia della maggioranza, unica possibilità sarà la convenzione col difensore civico della PAT.
  • Le sedute del Consiglio di Comunità diventano obbligatoriamente almeno 6 all’anno (nel vecchio testo erano soltanto 2).
  • Nasce il Consiglio di Comunità aperto.
  • Nasce il bilancio partecipativo.
  • Viene reintrodotta la Giornata della Democrazia.
  • Il numero di firme per richiedere istanze e petizioni sarà disciplinato nel nuovo Regolamento sulla Partecipazione popolare e la Trasparenza della Comunità (tra 50 e 100 per le istanze, tra 100 e 200 per le petizioni).
  • Le commissioni consiliari diventano pubbliche.
  • Nasce l’Assemblea cittadina di Comunità.
  • Nasce il referendum confermativo statutario.
  • Uno dei tre garanti che, di volta in volta, dichiareranno l’ammissibilità o meno della proposta referendaria, sarà indicato dai gruppi di minoranza.

Le richieste della minoranza respinte

  • Alzare maggioranza da 2/3 a 4/5 per nomine strategiche (eventuali società partecipate, consorzi ecc.)
    MOTIVAZIONE: lo Statuto resterà in vigore anche nei prossimi anni quando potrebbero materializzarsi opposizioni estremiste, demagogiche a cui sarebbe consegnato il diritto di veto e la Comunità scivolerebbe nell’immobilismo
  • Introduzione del referendum confermativo
    MOTIVAZIONE: l’istituto inficerebbe il principio fondamentale della certezza del diritto. È comunque previsto sullo Statuto, se richiesto.
  • Introduzione del referendum abrogativo
    MOTIVAZIONE: l’istituto inficerebbe il principio fondamentale della certezza del diritto ed esporrebbe l’ente a richieste di risarcimento danni;
    es: si pensi al vincitore di una gara d’appalto indetta dalla Comunità
  • Comitato esecutivo per metà interno e per metà esterno al Consiglio
    MOTIVAZIONE: la normativa non lo prevede per le Comunità di Valle e quindi il nuovo testo di Statuto è stato di conseguenza adeguato.
    NB: la norma statutaria è ben scritta e risulta coerente a qualsiasi differente interpretazione de iure condendo.
  • Alzare maggioranza da 2/3 a 4/5 per l’attivazione del difensore civico
    MOTIVAZIONE: l’unico difensore civico possibile diventa quello del Consiglio provinciale, quindi viene sottratta alla maggioranza la possibilità di nominarsi l’avvocato di fiducia; non vi è ragione quindi di consegnare il diritto di veto alle minoranze sull’attivazione dell’unico difensore civico possibile.
  • Le sedute del Comitato esecutivo pubbliche
    MOTIVAZIONE: nemmeno le sedute delle giunte comunali sono pubbliche, la pubblicità è ammessa per gli organi regolamentari e/o legislativi, non per quelli esecutivi.
  • La modifica dello Statuto con la maggioranza dei 4/5 del Consiglio
    MOTIVAZIONE: lo Statuto resterà in vigore anche nei prossimi anni quando potrebbero materializzarsi opposizioni estremiste, demagogiche a cui sarebbe consegnato il diritto di veto su magari necessari ritocchi allo Statuto. Il referendum confermativo statutario senza quorum eviterà, comunque, eventuali “blitz” della maggioranza.
  • Autoconvocazione del Consiglio su richiesta di 5 consiglieri.
    MOTIVAZIONE: una seduta di Consiglio della Comunità costa più di mille euro, con una disposizione statutaria di questo tipo le minoranze avrebbero potuto convocare consigli ad infinitum. Il nuovo Statuto, in ogni caso, alza da 2 a 6 il numero di sedute consiliari minime annue.

Ultimi miglioramenti condivisi al testo statutario

  • Viene modificata la lettera i) del nuovo articolo 9 in materia di attribuzioni del Consiglio: al Consiglio di Comunità spetterà adottare gli atti comportanti impegni contabili di spesa di entità superiore a 1.000.000 euro al netto degli oneri fiscali
    MOTIVAZIONE: il Consiglio non sarà chiamato ad esprimersi solamente su atti comportanti impegni di spesa superiori a 2.500.000 euro, ma avrà un ruolo più incisivo.
  • Su suggerimento della Segreteria comunale di Riva del Garda la disciplina delle commissioni consiliari pubbliche al comma 8 dell’articolo 17 riprende la formulazione in materia di funzionamento del Consiglio di Comunità: “le sedute delle commissioni sono pubbliche SALVO I CASI NEI QUALI, SECONDO LA LEGGE, LO STATUTO O IL REGOLAMENTO, ESSE DEBBANO ESSERE DICHIARATE SEGRETE”
    MOTIVAZIONE: le commissioni consiliari di regola, con la novella statutaria, diventano pubbliche ma possono sussistere necessità di convocazione in forma segreta ove previsto da fonti normative primarie o secondarie.
  • Su richiesta del gruppo consiliare OPA sono modificati gli articoli 42 e 43 del nuovo Statuto. Per richiedere referendum propositivo o consultivo servirà il consenso del 4.5% della cittadinanza regolarmente iscritta alle liste elettorali e il quorum referendario sarà fissato al 20%.
    MOTIVAZIONE: in questo modo la Comunità Alto Garda e Ledro è una delle poche Comunità che rispetta alla lettera le statuizioni dell’articolo 77 (così come modificato dall’art.18 della legge regionale 9 dicembre 2014 n.11) della Legge sull’ordinamento regionale dei Comuni in materia di referendum popolare la quale disciplina analogicamente gli istituti referendari anche per le Comunità di Valle ed i Bezirksgemeinschaften
  • – comma 2 dell’art.77: “[…] Il numero di sottoscrizioni richiesto a sostegno del referendum popolare non può superare […] nei comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti il 5% degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune in possesso del diritto di elettorato attivo per l’elezione del consiglio comunale […]”
    – comma 2-ter dell’art.77: “Per la validità dei referendum è necessaria la partecipazione di […] non più del 25% degli aventi diritto al voto nei Comuni con più di 5.000 abitanti”
    MOTIVAZIONE: La Comunità Alto Garda e Ledro è evidentemente configurabile in analogia come Comune con popolazione rispettivamente superiore sia a 20.000 abitanti che a 5.000 abitanti!
  • Viene modificato l’articolo 46 del nuovo Statuto in tema di norme procedurali referendarie: si dimezzano i termini che devono correre tra il deposito della proposta referendaria presso la segreteria della Comunità e l’iscrizione all’OdG del Consiglio di Comunità della nomina del comitato dei garanti per la decisione sull’ammissibilità dei quesiti referendari
    MOTIVAZIONE: si velocizzano i tempi, il sistema di ammissione diventa più efficiente

I dodici istituti di partecipazione della Comunità

  • Istanza;
  • Petizione;
  • Consiglio di Comunità aperto;
  • Assemblea cittadina di Comunità;
  • Istruttoria pubblica;
  • Bilancio partecipativo;
  • Giornata della Democrazia;
  • Processo partecipativo locale;
  • Referendum propositivo;
  • Referendum consultivo;
  • Referendum confermativo statutario;
  • Giornata della speciale Autonomia.

Nessuna comunità come noi!

Abbiamo dodici differenti istituti di partecipazione!

Al 22 febbraio 2017 Fiemme, Primiero, Cembra, Non, Giudicarie, Vallagarina, Altipiani cimbri ne hanno 6, Rotaliana e Paganella 5, Valle dei laghi, Valsugana ed Alta Valsugana ne hanno 4, Val di Sole e Comun general de Fascia 3.

Abbiamo le sottoscrizioni per indire referendum più basse del Trentino (4.5% di cittadini iscritti alle liste elettorali) e rispettiamo la normativa regionale!

Abbiamo il quorum referendario più basso in Trentino (il 20% di cittadini iscritti alle liste elettorali) e anche su questo siamo una delle poche Comunità che rispetta la legge regionale!

CONCLUSIONI

La Provincia chiedeva di introdurre i processi partecipativi locali… Noi abbiamo fatto molto di più!!!

  • Uno Statuto più chiaro
  • Uno Statuto con più partecipazione
  • Uno Statuto che nasce da un lavoro condiviso!
  • Uno Statuto con più efficienza
  • Uno Statuto con più trasparenza
  • Uno Statuto attento nei confronti delle donne
  • Uno Statuto che guarda alle nuove generazioni
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