Ieri, lunedì 20 agosto, Carlo Daldoss ha rilasciato un’intervista a Trentino TV (trasmessa il giorno stesso all’interno del Telegiornale). Intervista poi rilanciata sulla pagina pubblica dell’ex-Assessore / Candidato
In questa intervista Daldoss racconta il Trentino civico del futuro alla cui costruzione intende contribuire. Parla della necessità di uno sguardo nuovo e diverso, sino a giungere, immaginiamo allo scopo di esemplificare, a dichiarare di voler trasformare il Trentino in una “piccola Svizzera”.
Ci fa piacere apprendere che un Candidato alla presidenza della Provincia di Trento abbia questa visione, perché anche noi vorremmo che il Trentino prendesse esempio dalla Svizzera, una nazione in cui la Democrazia Diretta è componente fondante, irrinunciabile e organica del sistema politico.
Ci auguriamo perciò che sia Daldoss che tutti gli eventuali eletti provenienti dallo schieramento che guida, una volta presenti nell’Assemblea legislativa provinciale si batteranno affinché questi strumenti, indispensabili pietre angolari per qualunque comunità che prenda ad esempio gli elvetici, siano integralmente applicati anche nella nostra Provincia.
Purtroppo temiamo che quelle di Daldoss siano solo dichiarazioni di facciata: guardando ai suoi compagni di avventura constatiamo che molti di loro non solo hanno avversato persino gli ancora imperfetti strumenti di democrazia diretta già presenti nell’ordinamento (Oss Emer, Sindaco di Pergine Valsugana), ma addirittura (Valduga, Sindaco di Rovereto) neppure rispettano le previsioni dello statuto comunale che l’Amministrazione stessa si è date in materia di diritto di partecipazione dei Cittadini. Cosa inconcepibile per qualunque Svizzero.
Al momento perciò registriamo queste riflessioni del Candidato Daldoss, poi andremo a vedere le carte.
Una volta completate le liste elettorali e individuati i candidati Presidente sarà nostra cura chiedere a chi si mette in gioco per entrare in Consiglio provinciale cosa pensi delle nostre proposte sulla democrazia diretta e deliberativa e che impegno sia disposto ad assumersi in tal senso. E vigileremo. Come sempre.
Rassegna stampa:
21 agosto 2018 – Agenzia giornalistica Opinione
Tutte chiacchiere e distintivo. I professionisti della politica a qualsiasi livello non possono concepire la democrazia integrale. Essi la percepiscono come fumo negli occhi. Nella loro storia ci sono innumerevoli episodi e fatti che lo testimoniano. Personaggi assolutamente inaffidabi, essi stanno nell’agone democratico come un vegano sta in macelleria. Non “ciazzeccano proprio nulla”.
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