Audizioni. Blokker: ottima la possibilità di garantire diversi canali per la partecipazione civica

Marini Blokker LonganoPaul Blokker, coordinatore del progetto Co-polis e docente presso le Università di Trento e di Firenze, è stato uno gli esperti invitati dal comitato Più Democrazia in Trentina alle audizioni del 26 febbraio. Lo studioso olandese ha analizzato il contesto politico attuale per motivare l’introduzione di nuovi e diversi strumenti di partecipazione popolare. Ha anche accennato alla diffusione delle riforme in diverse democrazia europee ed in particolare ai processi di rinnovamento istituzionale in atto in Islanda e Irlanda.

Nel corso della sua esposizione ha elencato efficacemente le difficoltà e la crisi della democrazia rappresentativa in Europa per poi passare ai potenziali antidoti in forma di democrazia diretta:

  • Crescente astensionismo
  • Depoliticizzazione dei cittadini
  • Delegittimazione delle istituzioni
  • E conseguentemente crisi sociale e difficoltà della rappresentanza politica a trovare una via d’uscita

Le motivazioni individuate da Blokker per un’innovazione democratica:

  • Legittimità tramite la democrazia della prossimità, la quale implica empatia, ascolto e interazione con i cittadini
  • Re-vitalizzare la democrazia istituzionalizzata
  • Sperimentazione democratica per includere le voci diverse e normalmente inascoltate
  • Aumentare l’uguaglianza politica
  • Garantire il pluralismo dei canali democratici
  • Introdurre un rapporto di complementarietà tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta

Parlando delle riforme costituzionali in Irlanda Blokker ha ricordato che queste sono state avviate per dare una risposta alla crisi economica e che le stesse sono state indirizzate da un’assemblea costituente composta per due terzi da cittadini estratti a sorte e da un terzo da politici. Con questo processo è stata garantita una rappresentanza variegata che ha tenuto in considerazione le aree geografiche di provenienza, il genere, l’età e lo status sociale. Nel corso dei weekend deliberativi l’interazione tra cittadini e politici è stata intensa e la qualità delle deliberazioni ha raggiunto un livello qualitativo talmente elevato tanto che alcuni riconosciuti costituzionalisti statunitensi hanno espresso un giudizio molto positivo sulla qualità delle proposte dell’assemblea costituente. Ora le stesse saranno sottoposte a votazione popolare.

Al termine dell’intervento Blokker ha espresso alcune considerazioni sulla fattibilità del disegno di legge di iniziativa popolare promosso dal comitato:

  • Salutare bilanciare la democrazia rappresentativa con la democrazia diretta
  • Da apprezzare l’enfasi sull’uguaglianza politica, la giustizia e la trasparenza
  • Corretta l’eliminazione degli ostacoli alla partecipazione come ad esempio il quorum
  • Ottima la possibilità di garantire diversi canali per la partecipazione civica
  • I meccanismi deliberativi potrebbero essere articolati maggiormente (es. l’istituto dei pritani) per favorire l’apprendimento democratico
  • Rilevante il processo co-decisionale
  • Interessante l’educazione civico-politica (la stessa Università potrebbe fare di più)

A conclusione dell’intervento, Blokker ha risposto ad una serie di domande del presidente della commissione Luca Zeni, il quale ha finora garantito una trattazione rigorosa del ddl di iniziativa popolare ed ascoltato con attenzione le istanze del comitato nel corso dell’iter in Prima commissione:

  1. Negli Stati Uniti l’affluenza al voto è scarsa nonostante ci siano strumenti di democrazia diretta. Perché?
  2. Come garantire la qualità delle iniziative e il consenso? Come selezionarle?
  3. Le lobby hanno capacità di influenzare l’opinione pubblica. Come questo può incidere sulla democrazia diretta?

Le risposte di Blokker a Zeni:

  1. L’astensionismo negli Stati Uniti deriva da altri fattori. La democrazia diretta per funzionare ha bisogno di un’interazione con la democrazia rappresentativa. Non ci sono altre alternative.
  2. Non è solo una questione di consenso. E’ facile strumentalizzare la democrazia diretta e per questo è fondamentale lavorare sul design per abbassare il rischio.
  3. Non si può negare la presenza delle lobby ma queste agiscono ugualmente. E’ necessario garantire informazione.

Al termine della seduta Zeni, il sottoscritto, Blokker e il consigliere Borga sono stati intervistati da Monica Casata dell’ufficio stampa del Consiglio provinciale.

L’articolo scritto da Antonio Girardi “La democrazia pura non esiste. Oggi servono più modelli”

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