Due anni e mezzo dopo le modifiche statutarie del 2013 il vento della democrazia soffia nuovamente sul comune di Storo. Il comune più popoloso delle Giudicarie, 4700 abitanti con le frazioni di Darzo, Lodrone e Riccomassimo, si conferma nuovamente all’avanguardia per quanto riguarda la disciplina degli strumenti referendari attuando modifiche che vanno oltre il minimo previsto dalla legge regionale 11/2014 e che si sostanziano nell’abolizione del quorum e nell’estensione delle materie referendabili.
L’approvazione della delibera n.7 del 29 febbraio 2016 è stata preceduta da un acceso dibattito: da segnalare un’interrogazione comunale a firma dei consiglieri di Fare e Crescere Insieme (1 feb ’16) e la risposta del sindaco Turinelli (15 feb ’16) nonchè l’intervento della Giunta provinciale su istanza del Difensore Civico (22 feb ’16), al quale si erano rivolti i consiglieri di minoranza. I risultati hanno tuttavia giustificato l’attesa e soddisfatto buona parte degli impegni presi nella recente campagna elettorale.
Le modifiche statutarie, oltre alla modifica della parte relativa ai referendum, hanno visto l’introduzione della Consulta giovanile. Le stesse sono state illustrate dalla consigliera con delega alla partecipazione Lara Gelmini mentre nel dibattito sono invece intervenuti i consiglieri Ugo Bonomini, Riccardo Giovanelli, Giuseppina Tonini e Matteo Zanetti, il presidente del consiglio Angelo Rasi e il sindaco Luca Turinelli.
Le minoranze di Fare e Crescere Insieme hanno presentato un emendamento a prima firma di Riccardo Giovanelli con il quale si proponeva la costituzione di un comitato di garanti per garantire la regolarità delle procedure referendarie. L’emendamento è stato valutato con favore ma il proponente, d’intesa con la maggioranza, ha accettato di ritirarlo per consentire i necessari approfondimenti tecnici sui diversi punti della proposta. La commissione competente si occuperà quindi di questo aspetto specifico e di ulteriori interventi sulla disciplina referendaria nei mesi a venire. In tale senso, consiglieri e gli esperti nominati dai gruppi consigliari sarebbero già al lavoro per trovare le soluzioni migliori.
I documenti ufficiali della seduta del 29 febbraio 2016:
- dichiarazione di voto di Crescere Insieme e Fare
- dichiarazione di voto di Impegno Comune e Futuro per l’Autonomia
- dichiarazione di voto di Patto Democratico
- deliberazione 7/2016
Di seguito le modifiche apportate agli articoli 48, 48bis, 48ter e l’introduzione del 48quater e del 14bis e già entrate in vigore (Statuto 2016):
Art. 47
Strumenti di partecipazione
omissis
4.Il Comune favorisce le forme di collaborazione dei cittadini con l’amministrazione per la cura e rigenerazione dei beni comuni, dando in particolare attuazione agli artt.li 118, 114 comma 2 e 117 comma 6 della Costituzione e disciplinando tali forme attraverso apposito regolamento.
Art 48
Consultazioni popolari e referendum
omissis
6. Il Comune assicura l’invio a tutti gli elettori di materiale informativo, prodotto da una commissione neutra che dia conto delle diverse posizioni in ordine al referendum. Il Regolamento comunale per la partecipazione e consultazione dei cittadini disciplina le modalità di informazione dei cittadini.
Art. 48 bis
Referendum abrogativo
omissis
4.Le proposte soggette a referendum abrogativo si intendono approvate se è raggiunta la maggioranza dei voti favorevoli validamente espressi, a prescindere dal numero dei partecipanti alla consultazione. a condizione che abbia partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al voto. In tale caso, le disposizioni oggetto del quesito referendario si intendono abrogate con effetto dalla proclamazione dell’esito favorevole all’abrogazione stessa.
omissis
Art. 48 ter
Referendum consultivo e propositivo
omissis
2.Il referendum consultivo o propositivo può riguardare solo questioni o provvedimenti di interesse generale e non è ammesso con riferimento:
a)a materie che siano già state oggetto di consultazione referendaria nel mandato amministrativo in corso;
b)al sistema contabile e tributario e tariffario del Comune;
c)agli atti relativi ad elezioni, nomine, designazioni;
d)al personale del Comune;
e) al regolamento interno del Consiglio comunale;
f) alle materie nelle quali il Comune condivide la competenza con altri enti;
g) ai piani territoriali e urbanistici, i piani per la loro attuazione e le relative variazioni;
h)e)sugli atti inerenti la tutela dei diritti delle minoranze o quelle che incidono sulle posizioni soggettive dei singoli.
3. Possono richiedere il referendum:
a)il 10 % degli elettori per il Consiglio comunale. Tale numero non può comunque essere inferiore a 40. Il numero degli elettori tale numero non può essere inferiore al dieci per cento degli elettori residenti in una frazione nel caso di consultazioni che riguardino la frazione stessa.
b)il Consiglio comunale a maggioranza dei consiglieri assegnati, anche in assenza di richieste.
omissis
Art. 48 quater
Referendum confermativo delle modifiche statutarie
1.Nel periodo di affissione all’albo telematico può essere richiesto referendum confermativo delle modifiche apportate allo statuto comunale, purchè queste non derivino da adeguamenti imposti dalla legge. La richiesta di referendum confermativo sospende l’entrata in vigore delle modifiche statutarie.
2. Per indire il referendum confermativo la richiesta deve essere sottoscritta da almeno il 10% degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune in possesso del diritto di elettorato attivo per l’elezione del Consiglio comunale. Le sottoscrizioni devono essere raccolte entro novanta giorni dalla notifica della decisione di ammissione del referendum.
3.Ai fini della validità del referendum confermativo non è necessaria la partecipazione di un numero minimo di aventi diritto al voto.
4.Le modifiche statutarie sottoposte a referendum confermativo non entrano in vigore se non approvate dalla maggioranza dei voti validi.
14 bis
Consulta giovanile
Il Comune riconosce ai giovani residenti la funzione consultiva in materia di politiche giovanili mediante una consulta, il cui funzionamento e le competenze sono disciplinate dalla delibera istitutiva.
RASSEGNA STAMPA:
- 26 gen ’16 – «Troppi comuni sono inadempienti», Trentino
- 05 feb ’16 – Le minoranze di Storo: «Ignorata la legge», Trentino
- 19 feb ’16 – Storo, referendum senza quorum, Trentino
- 2 mar ’16 – Storo. Passa anche lo Statuto, L’Adige
- 2 mar ’16 – Storo apre alla democrazia diretta, Trentino
- 3 mar ’16 – «A Storo abbattuto un tabù», Trentino
Pingback: Relazione attività sociale – anno 2016 | Più Democrazia in Trentino