Presenti:
Alex Marini, Marianna Demattè, Daniela Filbier, Tommaso Cramerotti, Walter Pellegrini, Stefano Longano, Angelina Pisoni, Cinzia Boniatti, Enrico Bramerini, Ezio Viglietti, Erminio Ressegotti, Bruno Lazzari, Vincenzo Calì, David Conotter, Matteo Nicolodi, Giovanni Galluccio, Maria Saja, Alberto Zanutto, Stefano Tava, Katia Sementilli, Hernan Vago e Luigi Gennara
L’assemblea ha inizio alle 20.45 del 7 febbraio 2017, presso la Scuola di Preparazione Sociale in via della Saluga 3/B a Trento
La Segretaria Marianna Demattè verbalizza.
Il Presidente Alex Marini procede alla disamina dell’ordine del giorno.
1) Rendiconto annuale
Illustrazione del bilancio dell’associazione (disponibile qui a piè di pagina)
2) Relazione attività 2016
Illustrazione dell’attività svolta nel corso del 2016 (disponibile qui)
3) Votazione sul bilancio
Il bilancio è approvato all’unanimità per alzata di mano
4) Dibattito e votazione sulla relazione
Resoconto verbale sintetico degli interventi:
Ezio Viglietti
Lamenta che si parla molto di democrazia diretta e poco di democrazia deliberativa.
Giudica negativamente la sua esperienza in Comunità di Alto Garda e Ledro poiché ogni sua proposta, sia di tipo deliberativo che di democrazia diretta, è stata respinta.
Afferma che sul disegno di legge di iniziativa popolare sulla mobilità sostenibile la situazione analoga al ddl su democrazia (qui osservazioni presentate da Più Democrazia in Trentino). Gilmozzi ha predisposto un disegno di legge di iniziativa giuntale di segno opposto all’iniziativa popolare non assegnando nemmeno un euro alla realizzazione all’attuazione del ddl.
Il ddl popolare sulla mobilità sostenibile andrà in aula ma sarà bocciato.
Propone di avviare un’iniziativa congiunta fra i promotori di iniziative popolari.
Vincenzo Calì
Esprime alcune considerazioni sullo scenario politico provinciale. Ritiene che lo scenario sia sempre più condizionato e difficile per tutte le iniziative dell’associazione. Si sapeva che molto poteva cambiare mettendo mano allo Statuto ma è noto a tutti come è andata a finire. Venendo a mancare la legge fondamentale – nessuno potrà più toccare lo statuto per lungo tempo – tutte le nostre battaglie saranno condizionate negativamente dai limiti imposti dallo statuto di autonomia.
Maria Saja
Lancia un invito a tutti i soci a fornire contributi scritti e sintetici da veicolare sul sito internet dell’associazione. In particolare crede si debbano raccogliere e divulgare le voci e le esperienze dai territori.
Angelina Pisoni
Data l’immobilità dell’establishment ritiene che si debba ricorrere con maggiore frequenza allo strumento della conferenza stampa. Sostiene l’invito di Maria Saja a dare voce alle esperienze dei territori. Propone e sostiene l’idea già proposta da Daniela di fare formazione interna.
Cinzia Boniatti
Articola una riflessione sulla comunicazione dei messaggi proposti dall’associazione.
Se dal lato delle istituzioni la comunicazione trova “muri” insormontabili, dal lato cittadini si deve tener conto della complessità della materia. Ritiene inoltre cruciale lavorare e rivolgersi ai giovani, nella fattispecie alle scuole. Sottolinea inoltre l’importanza dei mezzi comunicativi. Ad esempio si potrebbe produrre un piccolo video dove si narra con parole semplici un messaggio che invece è complesso e articolato.
Infine, considerato il carico di lavoro che grava sulla Presidenza, propone una co-presidenza.
Stefano Tava
Quest’anno è stato prodotto un lavoro di grande quantità ma, nonostante ciò, il numero dei Soci è basso.
Ricordando che l’obiettivo prefissato era di 100 iscritto, ritiene che i soci iscritti debbano fare maggior ricorso al passaparola.
Stefano Longano
Innanzitutto, rispondendo alle affermazioni di Ezio sottolinea che la democrazia deliberativa è importante ma che l’associazione si interessa di democrazia diretta perché è l’unico strumento che mette in discussione il potere. Gli strumenti di democrazia diretta consentono di mettere il potere sul tavolo e obbliga i rappresentanti eletti ad ascoltare e discutere con i cittadini.
Crede si debba alzare lo sguardo verso i cugini altoatesini: la bozza di legge che sta per entrare in consiglio provinciale di Bolzano è il frutto di 20 anni di iniziative ad ogni livello, ciò non va dimenticato.
Daniela Filbier
Ribadisce come già fatto in passato la necessità di avviare una formazione interna. La formazione all’esterno potrebbe invece rappresentare l’occasione di raccogliere delle risorse finanziarie oltre che per divulgare l’attività promossa fino ad oggi. Questo tema va messo nel calendario della prossima riunione per definire un piano operativo.
Giovanni Galluccio
Ritiene che sia necessario lavorare per trovare nuovi iscritti e propone di suddividere l’attività in aree geografiche/territoriali presidiate da soci responsabili.
Richiama l’attenzione sul fatto che l’Associazione viene percepita sostanzialmente “pentastellata” e su questo crede che sia opportuno ragionarci con un occhio anche all’organizzazione interna.
Esprime parere favorevole alla formazione interna e sottolineando la possibilità di coinvolgere altre scuole di formazione politica. Crede che si debba valorizzare la relazione con ANAC.
Infine, per evitare di mettere mano allo Statuto (per prevedere ad esempio la co-presidenza come proposta da Cinzia) si potrebbe provare a dividere meglio i compiti individuando mansioni precise e assegnando responsabilità.
Luigi Gennara
A parte il rinnovo delle cariche previsto dallo statuto e l’assegnazione di nuove cariche e ruoli, ritiene che sia importante il contributo di tutti per perseguire gli scopi sociali.
Erminio Ressegotti
Si mette a disposizione per seguire alcuni temi particolari sul territorio, esistenti come ad esempio il vallo tomo di Mori, e futuri, come ad esempio il vallo tomo del monte Brione sul Garda. Afferma di essere disponibile ad assumere responsabilità ma non posizioni ufficiali nel direttivo.
Insiste sull’urgenza di riuscire a intervenire per riuscire a cambiare le regole democratiche.
Alex Marini chiude il dibattito esprimendo apprezzamento per il taglio propositivo di tutti gli interventi e li commenta rapidamente:
– Ezio: importante avviare un lavoro congiunto con gli altri proponenti di leggi di iniziativa popolare.
– Vincenzo: vero che lo Statuto per certi aspetti ingessa il mutamento ma in materia di democrazia diretta non ci sono limiti. Manca invece la volontà politica di sperimentare nuovi strumenti di partecipazione.
– Angelina: lo strumento della conferenza stampa è essenziale ma va tenuto conto che è difficile da utilizzare per un’associazione come la nostra perchè mediamente i soci sono disponibili solo nei weekend. L’avvio di iniziative di formazione interna è quanto mai necessario.
– Cinzia: i video sono sicuramente uno strumento importante, qualcosa abbiamo fatto ma per migliorare l’efficacia serve l’aiuto di soggetti esperti. Per la proposta di istituire la carica di co-presidente esprime parere sfavorevole perchè è giusto praticare la rotazione delle cariche. Sono sempre stati riconosciuti riconosciuto pubblicamente gli sforzi di tutti coloro che hanno collaborato. E’ auspicabile che continui ad essere così.
– Stefano L.: la democrazia diretta serve per mettere il potere sul tavolo poi la partecipazione è una conseguenza automatica perché i cittadini sanno di avere degli strumenti che possono utilizzare nel caso in cui non vengano ascoltati.
– Daniela: formazione interna anche per testare le nostre abilità poi possiamo aprirci all’esterno anche per finanziare la nostra attività.
– Giovanni: concorda che non serve modificare lo statuto per prevedere nuove cariche e che eventualmente si possono prevedere dei ruoli per svolgere funzioni o task specifiche o dei responsabili d’area.
Aggiunge infine che si deve realmente pensare di trovare una sede dove potersi incontrare con regolarità e dare maggiore continuità all’azione sociale.
Votazione sulla relazione annuale illustrata dal presidente
L’assemblea vota per alzata di mano approvando all’unanimità la relazione
5) Raccolta candidature e votazioni cariche del direttivo
Si discute brevemente sulla modalità per rinnovare le cariche del direttivo che per l’anno 2016 sono state ricoperte da Alex Marini (presidente), Marianna Demattè (segretario) e Stefano Tava (tesoriere).
Si candidano Stefano Tava, alla carica di tesoriere, Angelina Pisoni, alla carica di segretario e Daniela Filbier, alla carica di presidente.
Dopo due appelli non vengono avanzate ulteriori candidature.
Hanno luogo tre votazioni separate per alzata di mano dei soci presenti:
Stefano Tava -> Tesoriere – eletto all’unanimità
Angelina Pisoni -> Segretario – eletta all’unanimità
Daniela Filbier -> Presidente – eletta all’unanimità
L’ex presidente Alex Marini vuole sottolineare le qualità dei componenti del nuovo direttivo e augurare loro buon lavoro.
Stefano Tava si è distinto nell’anno 2016 nel ruolo di tesoriere per impegno ed entusiasmo. Per l’anno 2017 può garantire continuità e maggiore incisività anche grazie all’esperienza maturata.
Angelina Pisoni è uno dei soci più longevi. Ha partecipato attivamente alla riuscita di tutte le iniziative promosse dal 2012 ad oggi. Nel 2012 ha contribuito al successo della campagna raccolta firme a sostegno del disegno di legge promosso dal comitato assicurando poi una presenza costante. Non è mai mancata agli appuntamenti dell’associazione.
Daniela Filbier: non poteva che essere lei il presidente per l’anno 2017. Fra i membri fondatori del comitato Più Democrazia costituito nel gennaio 2012 e dell’associazione nel 2015. E’ stata una presenza insostituibile e infaticabile. Ha sempre assicurato una presenza fattiva e di supporto all’attività del direttivo.
6) Raccolta delle candidature e nomina per estrazione a sorte della commissione dei garanti:
La commissione dei garanti per l’anno 2016 era composta da: Erminio Ressegotti, Vincenzo Calì e Angelina Pisoni.
I candidati per l’anno sono:
Vincenzo Calì
Ezio Viglietti
Alex Marini *
Erminio Ressegotti *
Giovanni Galluccio *
Bruno Lazzari
Vengono preparati dei biglietti con i nomi dei candidati ed inseriti in una scatola. Cinzia Boniatti estrae i nominativi che costituiranno la Commissione dei Garanti per l’anno 2017: Alex Marini, Giovanni Galluccio e Erminio Ressegotti.
La definizione degli obiettivi per l’anno 2017 è rinviata alla prossima riunione.
La seduta si chiude alle 23.30
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