Iniziativa popolare sulla democrazia diretta: avviata la procedura consultiva presso il Consiglio d’Europa

PalazzoTrentini_Farnesina_StrasburgoDopo una lunga serie di audizioni, una conferenza di informazione e il subdolo tentativo di affondamento da parte dei partiti di maggioranza, le aspettative di riuscita dell’iniziativa popolare sulla democrazia diretta restano vive.

Il Presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento ha mantenuto fede agli impegni presi nei confronti del comitato Più Democrazia in Trentino.

In data 16 dicembre 2014, con l’invio della proposta di legge 1/XV al Ministero degli Affari Esteri, Bruno Dorigatti ha richiesto con un atto formale l’attivazione della procedura consultiva presso la Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto del Consiglio d’Europa, nota come Commissione di Venezia.

Il testo della proposta popolare, dopo essere stato tradotto in lingua inglese dal ricercatore del Centre for Law, Society and Popular Culture della University of Westminster Andrea Pavoni è quindi in attesa di essere trasmesso dalla Farnesina a Strasburgo per il parere del massimo consesso di esperti di diritto costituzionale al mondo.

Ricordiamo infatti che la Commissione di Venezia è un organo specializzato e indipendente che lavora articolando la propria azione su tre principi chiave del patrimonio costituzionale europeo: la democrazia, i diritti umani e il primato del diritto, i quali sono alla base di tutte le attività del Consiglio d’Europa. In particolare, tra le diverse attività, la Commissione di Venezia esprime pareri e raccomandazioni anche in materia elettorale e referendaria.

Il comitato ha voluto fortemente rivolgersi a tale organo dichiarando fin da subito di sentirsi vincolato a recepire ogni suggerimento che intenderà fornire. Meno conciliante invece la posizione del Presidente Rossi, il quale, in più di un’occasione, ha snobbato le raccomandazioni del Consiglio d’Europa parte delle quali sono peraltro già esplicitate nel Codice di buona condotta sui referendum.

Dopo tre anni di duro e appassionato lavoro (qui l’iter in pillole), non ci resta che attendere l’autorevole parere della Commissione di Venezia per poi riprendere l’iter legislativo dell’iniziativa popolare per più democrazia.

Allegati:

PS. Il 4 febbraio sono stati trasmessi al primo firmatario dell’iniziativa popolare i processi verbali delle sedute della Prima Commissione consiliare del 4 e del 17 giugno 2014: