Resoconto assemblea associazione – 8 febbraio 2016

assemblea 8 feb 2016All’ordine del giorno:

  1. approvazione rendiconto e comunicazione del direttivo su attività sociale 2015
  2. rinnovo direttivo
  3. festa della democrazia
  4. referendum costituzionale
  5. monitoraggio statuti comunali
  6. Consulta per lo Statuto di autonomia

Assemblea si costituisce alle ore 20:45 di lunedì 8 febbraio 2016

Partecipanti: Alberto Zanutto, Erminio Ressegotti, Antonia Romano, Daniela Filbier, Marianna Demattè, Cristiano Zanella, Stefano Tava, Manuel Sosi, Alessandro Ugolini, Mattia Tomasi, Vincenzo Calì, Lucia Fronza Crepaz, Cinzia Boniatti, Enrico Bramerini, Ruggero Pozzer, Giovanni Galluccio, Alex Marini, David Conotter e Stefano Longano (19 partecipanti)

Verbalizzante: Antonia Romano

2015_prospetto annuale1. Rendiconto 2015 e attività sociale:
Soci: 57 adesioni nel 2015
Obiettivo minimo 2016: superare quota 100 soci
Entrate: 609 euro (quote associative e donazioni)
Uscite: 51 Eur (spese per stampe e vivande per evento di presentazione della proposta di modifica dello Statuto comunale di Trento)
Uscite: 100 Eur unatantum per affitto sale 2015
Saldo: 457 euro da utilizzare nel 2016

Iscrizione albo Associazioni di Promozione Sociale:
Longano ricorda che bisogna innanzitutto verificare la compatibilità dello statuto dell’associazione con la legge provinciale. Eventuali modifiche saranno sottoposte all’attenzione dell’assemblea.
Il direttivo è comunque autorizzato ad apportare eventuali modifiche tecniche allo Statuto per adeguarlo alle disposizioni di legge.

Campagna per modifiche statutarie nei Comuni:
Marini fa riferimento al manifesto programmatico per le elezioni comunali di maggio 2015 nel quale ci si impegnava a partecipare ad un percorso per le modifiche allo statuto. Bisognerebbe contattare chi ha sottoscritto il documento in campagna elettorale.
Marini fa una brevissima sintesi al percorso partecipato per la proposta di modifica dello Statuto comunale di Trento che ha impegnato l’associazione dal giugno 2015 al dicembre 2015 (qui la cronostoria).
Longano ricorda che attualmente l’associazione ha contatti con la giunta comunale di Aldeno, il cui sindaco non aveva sottoscritto il manifesto ma aveva dimostrato successivamente interesse per promuovere una riforma dello statuto comunale, in attesa che portino avanti le modifiche allo statuto previste dalla legge regionale. Il loro attuale statuto prevede che prima di ogni modifica statutaria bisogna convocare un’assemblea cittadina.
Si stanno effettuando incontri e sollecitando la giunta e le commissioni statuto di vari comuni (Predaia, Riva del Garda, Aldeno, Trento, Ala, Storo, etc.).
Il consorzio dei comuni, tramite il presidente Gianmoena, il quale è stato incontrato da Marini e Fronza Crepaz nei mesi scorsi, ha inviato all’associazione, per conoscenza, la bozza di statuto sottoposta ai comuni che hanno intrapreso un percorso di fusione.
Si organizzerà un incontro per un’analisi critica del documento.
Per l’attuazione della legge dei referendum comunali il M5S ha presentato alcuni atti di sindacato ispettivo. Degasperi ha presentato un’interrogazione a livello provinciale mentre Fraccaro ha chiesto il commissariamento dei comuni superiore ai 20000 abitanti che non attuano la legge regionale

Iniziativa popolare provinciale:
Marini ripercorre brevemente e sinteticamente l’iter seguito per la proposta di legge di iniziativa popolare, che ha visto il coinvolgimento della Commissione di Venezia nel primo semestre 2015. Nel maggio 2015 una delegazione della Commissione era in Trentino per formulare un parere che poi è stato approvato nella sessione plenario del giugno 2015. Il parere è stato tradotto in lingua italiana su iniziativa del presidente del Consiglio Dorigatti.
Nel novembre 2015 è stato costituito un gruppo di lavoro che si è già riunito tre volte per confrontare la nostra proposta di legge con il parere della commissione di Venezia.
Nel gruppo c’è una rappresentanza della giunta, che è Gilmozzi.
Longano aggiunge che la giunta avrebbe chiesto un parere ad Onida che è un giurista vicino alla linea della giunta. Tuttavia, tale parere non è stato prodotto nel corso dell’istruttoria.
Il consiglio è sovrano, ma non si dovrebbero nascondere dietro un parere tecnico per mascherare quella che non è un problema tecnico ma una vera scelta politica.
C’è una chiara subalternità del consiglio alla giunta.
Marini aggiunge che nel gruppo di lavoro nel gruppo di lavoro sono presenti anche dirigenti/funzionari tecnici. Ciò vuol dire che il confronto è non solo con politici scettici, ma anche con funzionari poco disponibili ad accogliere idee che provengono dall’esterno.
Nel 2016 dovrebbe concludersi il gruppo di lavoro e poi l’iniziativa popolare torna in consiglio.
Dal Consiglio d’Europa hanno chiesto se il parere è stato recepito o non recepito.

Aggiornamenti vari su iniziative nazionali e internazionali:
Marini informa che è stata approvata risoluzione di Fraccaro per impegnare migliorare lo strumento dell’Iniziativa dei Cittadini Europei per garantire maggiore partecipazione.
Sulla legge nazionale Staderini ha presentato un ricorso al Comitato per i Diritti Umani dell’ONU per la violanzione del patto sui diritti civili e politici dell’Onu. Il CEDU è una commissione che vigila sui diritti civili e politici. Il patto è un protocollo addizionale firmato dall’Italia che permette ai cittadini di denunciare lo stato firmatario in caso di inadempienze.
Il CEDU ha accettato di discutere il caso della legge sui referendum e ha chiesto allo stato italiano di rendere ragione.
Staderini ha dato la disponibilità a venire a Trento per parlare di questo ricorso.
Potremmo collegarci al loro esposto.
Nel dicembre 2015 è stata inoltrata al Senato la petizione lanciata su Change.org per la sottoscrizione del
 Protocollo addizionale alla Carta europea dell’autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali.

Approvazione del bilancio:
Si passa all’approvazione del bilancio, che viene approvato all’unanimità.
Si discute della quota sociale per il 2016 e si concorda che sarà ancora 10 euro + offerta libera.
Filbier propone l’attivazione di un conto pagamento online per semplificare la rendicontazione e per incentivare l’adesione di nuovi soci. Sottolinea che un tesoriere deve favorire il tesseramento, anche attraverso telefonate alle persone. L’obiettivo di cento soci è più che raggiungibile.
Galluccio raccomanda di prestare molta allo strumento che si utilizza per l’adesione individuale con quote associative prestare attenzione.
2015_mensile

Al termine della discussione, dopo aver fatto circolare fra i presenti la documentazione relativa la rendiconto e l’elenco dei soci, l’assemblea approva il rendiconto e l’attività sociale 2015 all’unanimità.

2. Rinnovo del comitato direttivo:
Si procede al rinnovamento del comitato direttivo che nel 2015 è stato rappresentato da: Stefano Longano, Matteo Rigotti e Alex Marini.
Stefano Tava si propone come tesoriere.
Marini si ricandida.
Ressegotti si propone come membro del direttivo.
Lucia Fronza Crepaz propone la candidatura di Marianna Demattè come componente del direttivo.
Marini propone Filbier, ma lei dice che lei è sempre presente e reperibile. Quindi preferisce rimanere come socia. Però propone il sorteggio per far sì che ogni socio possa ricoprire a rotazione una carica in direttivo.
Zanutto sottolinea che nel direttivo vi sia diversità di genere e concorda pertanto con la proposta di Fronza Crepaz e Marini per le candidature di Demattè e Filbier.
Galluccio riferisce che i direttivi di diverse associazioni si stanno allargando.
Zanutto propone di non variare il numero di tre persone nel direttivo.
Demattè accetta la candidatura volentieri.
Ressegotti visto che è stato raggiunto il numero di tre membri ritira la propria candidatura.
Lo statuto prevede che si votino i tre componenti del direttivo e poi all’interno del direttivo si decideranno le cariche.
Al termine della discussione si vota il nuovo direttivo all’unanimità. Nel 2016 sarà costituto da: Stefano Tava, Marianna Demattè e Alex Marini

3. Festa della democrazia:
Si parla della Festa della democrazia.
Tomasi dichiara la propria disponibilità ad organizzare l’evento.
Zanutto riferisce dell’evento su resistenze contemporanee che si svolge a Bolzano dal 25 aprile all’1 maggio.
Si ipotizza di organizzare la festa in concomitanza del Festival dell’Economia.
Si concorda poi che Festival dell’Economia e Oltreconomia festival sono occasioni per porre in evidenza la nostra esistenza e far conoscere la nostra associazione mentre la festa andrebbe organizzata intorno alla metà di maggio.
Calì propone di aderire all’iniziativa del Comitato 2 giugno di Lidia Menapace, che prevede l’organizzazione di una festa giocosa della Repubblica in tutte le città in cui ci sono rappresentanti del comitato.
Si conclude che il direttivo elaborerà una proposta da sottoporre all’assemblea.

4. Posizione dell’Associazione in riferimento al referendum confermativo sulle modifiche costituzionali
Si parla della posizione dell’associazione in riferimento al referendum confermativo sulle modifiche costituzionali.
Filbier ritiene che si tratti di un percorso molto delicato. Ognuno ha il proprio pensiero sulla posizione politica. Già per come è stato costruito pone alcune questioni importanti sulla non uniformità di forma e di materia, trattandosi di un contenitore in cui c’è tutto. Viene chiesto si a tutto o no a tutto. I radicali italiani hanno sollevato il problema della forma, che è un problema tecnico. C’è anche una valutazione sulle conseguenze: se questa riforma costituzionale venisse confermata, come si concilierebbe con la nostra visione di democrazia? Come associazione dovremmo fare del nostro meglio per far partecipare le persone al voto. Indurre le persone, a prescindere da come la pensano, ad andare a votare. Sottolineare la poca correttezza formale. C’è il pericolo che si vada a votare sull’onda di altre passionalità. Obiettivo è fare rete insieme. C’è sempre il pericolo che qualcuno voglia mettere il cappello più grande dell’altro. Un’associazione come la nostra potrebbe avere interesse a svolgere il ruolo di garante democratico per il coordinamento.
Romano sottolinea che è necessario sfatare il mito che questa riforma tutela le autonomie e che il referendum è qualcosa di più rispetto a un: sì Renzi o no Renzi.
Romano segnala l’evento dell’11 marzo organizzato dalla FIOM con Lorenza Carlassare.
Filbier propone di invitare Michele Ainis a Trento.
Ressegotti propone di costruire un luogo dove inserire tutto il materiale di tutte le parti. L’associazione potrebbe fornire anche il servizio di registrare i vari interventi agli eventi.
Sintesi di Marini sui diversi interventi: 1) fare informazione per indurre i cittadini ad andare a votare; 2) segnalare le scorrettezze procedurali e di contenuto della modifica costituzionale; 3) coordinare l’informazione e assumere un ruolo di “garante”; 4) segnalare e organizzare eventi; 5) archiviare il materiale prodotto sui canali dell’associazione.
Si concorda senza votazione sui punti riassunti da Marini.

5. Monitoraggio sull’attuazione legge sui referendum nei comuni:
Si parla dell’Attuazione della legge sui referendum nei comuni e, su suggerimento di Pozzer, si conviene che è importante essere “morbidi” nella richiesta di modifiche sui vincoli per raggiungere obiettivi buoni.
Longano chiede aiuto per l’analisi degli statuti comunali (170).
Si concorda che gli statuti da analizzare saranno distribuiti tra le persone dell’associazione che hanno dato disponibilità e che per l’analisi si utilizzerà una griglia comune. Bisogna leggere statuto e regolamento. L’obiettivo iniziale è una raccolta critica di dati.
Una decina di persone danno la loro disponibilità per partecipare al lavoro di analisi. Marini raccoglie i nominativi.
La discussione si conclude con l’impegno di Longano a sottoporre ai volontari una griglia di valutazione degli statuti comunali assegnando a ciascuno di essi una lista di comuni (presumibilmente per aree geografiche).

6. Consulta per il Terzo Statuto
Si parla della consulta per il terzo statuto (qui alcuni articoli-post prodotti da soggetti legati all’associazione nel corso del 2015).
Marini riferisce che è stata inviata una lettera al presidente del consiglio provinciale e a tutti i capigruppo chiedendo un rappresentante di una “coalizione” di associazioni SPS, Acli, Più Democrazia in Trentino.
Calì propone di scrivere una nuova lettera al presidente del Consiglio per richiamare al metodo corretto.
Filbier chiede che nella lettera venga chiarito che i documenti su cui lavorano siano a disposizione della cittadinanza.
Filbier propone di costruire una consulta parallela che ragioni sullo statuto, un laboratorio di contenuti.
Si decide di non proporre nella lettera a Dorigatti un nome in rappresentanza di SPS, Acli, Più Democrazia in Trentino. Una lettera con una rosa di nomi verrà sottoposta dopo aver contribuito a definire un metodo di lavoro.
La discussione si conclude con l’impegno di chiedere un incontro con Dorigatti in occasione del quale consegnare una lettera con una proposta di metodo da seguire. Il direttivo si impegna a sviluppare una bozza di lettera da concordare con SPS e Acli. Senza una votazione i partecipanti concordano con quanto proposto.

L’assemblea si scioglie alle ore 23:00

Qui la Rassegna stampa per l’anno 2015

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5 pensieri su “Resoconto assemblea associazione – 8 febbraio 2016

  1. Fare informazione per indurre i cittadini ad andare a votare è a mio avviso un punto fondamentale. È il punto 1 nella sintesi di Alex Marini.
    Credo sarebbe interessante riuscissimo a produrre un pamphlet sul fac simile di quelli Svizzeri. Ricordiamoci che questo è un referendum senza quorum.
    Andrebbe descritto l’oggetto, riportato il testo integrale in votazione, poi le tesi favorevoli e quelle contrarie.
    Potrebbe essere messo a disposizione dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani affinché potesse essere divulgato anche tramite i singoli portali. Sarebbe un bel servizio alla Nazione. Un gesto di informazione civica di grande valore.
    Io ne ho abbozzato uno che naturalmente necessiterebbe di contributi.

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  2. Condivido l’obiettivo dell’iniziativa. nel resoconto dell’assemblea, il mio intervento aveva la stessa finalità. La proposta di un sito che raccolga documenti e contributi di tutte le posizioni a confronto, è la premessa per un referendum con cittadini che possano decidere “informati” e non pilotati esclusivamente da mass media che sono sostanzialmente schierati a priori e non serve spiegarlo. Da quel materiale si potrà successivamente valutare la possibilità di redigere un opuscolo informativo alla “svizzera”. Credo che per intanto si possa fare un azzardo ed iniziare a mandare nei siti dei vari comuni, un link di accesso ad un nostro data base di raccolta, cercando dare un sito che seleziona la ricerca sia sulle posizioni che sulle differenti tematiche presenti nei due o tre ( favorevoli, contrari, astensioni, ecc.). Ci sarà spazio per cercare di sostenere con una petizione on line anche per chiedere un referendum strutturato e non omni comprensivo, Ho la vaga impressione che questa opzione non sarà particolarmente gradita dalla maggioranza blindata italiana. Sarebbe comunque un messaggio che potrebbe portare a dubbi le strumentali certezze di tranquilla vittoria di Renzi e avvierebbe nel paese una attenzione significativa dei cittadini sul tema della democrazioa diretta e partecipata.

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  3. Ciao Alex, solo per segnalarti che nell’elenco dei presenti all’assemblea c’ero anch’io ma non mi chiamo Cinzia Lucin bensì Boniatti. Grazie per l’eventuale retifica. Buona settimana. Cinzia

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  4. Pingback: Relazione attività sociale – anno 2016 | Più Democrazia in Trentino

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