Le iniziative intraprese nell’estate del 2017 dalla nostra associazione per assicurare la piena attuazione del diritto di petizione del Comune di Rovereto hanno determinato un primo transitorio risultato. Nella lettera del Difensore Civico del 24 agosto scorso si è appreso che il sindaco Valduga, in risposta alle nostre osservazioni, intende rimettere in discussione lo svolgimento delle procedure previste per la trattazione delle petizioni presentate all’amministrazione comunale.
Nello specifico, nella nota al Difensore Civico del 9 agosto, il sindaco Francesco Valduga ha affermato:“Nella scelta delle modalità di approccio con l’amministrazione comunale, gli istituti previsti dallo Statuto in tema di partecipazione saranno prossimamente rivisti nell’ambito della riforma del regolamento già prevista tra gli obiettivi dell’Amministrazione e che troveranno dibattito nel corso dell’autunno. In tale sede potranno essere soppesati e maggiormente semplificati istituti che si sono negli anni evoluti anche grazie alle nuove forme di comunicazione che hanno modificato, non sempre semplificandoli, i rapporti tra cittadini e Amministratori” (documento integrale pdf).
Nella risposta al Difensore Civico, il sindaco ha fatto riferimento anche all’interrogazione n.33/2017 presentata dal consigliere comunale Paolo Vergnano in ordine all’inadeguata trattazione della petizione sulla ciclabile di San Giorgio e rispetto alla quale i proponenti sono tornati alla carica nei giorni scorsi (San Giorgio al sindaco: «La ciclabile serve subito» – Trentino, 19 ott ’17).
Infine, il sindaco non ha ritenuto fornire alcuna risposta all‘istanza presentata nel marzo 2017, con la quale si chiedeva una relazione sull’utilizzo degli strumenti di democrazia diretta a livello comunale (istanze, petizioni, proposte e iniziative popolari, richieste di referendum) dall’anno della loro introduzione ad oggi. A tal riguardo, rimane pertanto ancora priva di un riscontro la nota del Difensore Civico del 16 maggio 2017.
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