In vista della discussione consiliare sul ddl 1/XV che si svolgerà nella sessione del 15-16-17 luglio (presumibilmente a partire dal pomeriggio di mercoledì 16 luglio), in questo post si riportano alcuni interventi che hanno avuto come oggetto la riforma degli istituti di democrazia diretta e che sono stati pubblicati sugli organi di informazione locale. Il dibattito che si è sviluppato è stato indubbiamente di una certa rilevanza. In particolare ciò si è verificato sulle pagine del quotidiano Corriere del Trentino, dove, grazie al pluralismo degli interventi garantito dal direttore e agli approfondimenti dei giornalisti della redazione, è stato raggiunto un livello qualitativo rimarchevole.
14 aprile – Il primo intervento di questa serie si apre con una critica gratuita all’iniziativa popolare di Michele Nulli, allora dirigente del servizio università e ricerca scientifica della Provincia Autonoma di Trento. La lettera Democrazia diretta, i limiti della proposta messa in evidenza dal giornale L’Adige definisce il testo del ddl 1/XV una macedonia di istituti, mette indubbio la legittimità di proporre mozione di sfiducia dalla giurie popolari adite sui principi della demosortecrazia, ipotizza l’insensatezza dell’abolizione del quorum, sottolinea la mancanza di collegamenti della proposta legislativa con le Comunità di Valle e afferma che il ddl non prevede il rafforzamento della cultura della partecipazione.
16 luglio – Stefano Longano risponde alle numerose imprecisioni del dirigente della PAT con il pezzo La replica del comitato al dirigenti Nulli ma questa, nonostante sia stata inviata per due volte, non viene pubblicata dal giornale L’Adige esplicitando così la chiusura della linea editoriale nei confronti delle istanze dell’iniziativa popolare e una difesa anticipata di quella che sarà la posizione del presidente Ugo Rossi.
PS. Pochi giorni dopo Nulli verrà premiato dalla Giunta Rossi con un incarico speciale per la gestione delle funzioni della direzione generale in ambito societario.
26 aprile – Alberto Faustini, direttore del Trentino, risponde alla lettera di Alex Marini Democrazia diretta e libertà d’impresa, nella quale Marini, in qualità di primo firmatario del ddl 1/XV, commenta un’intervista di Giuliano Lott al presidente di Confindustria Paolo Mazzalai. Faustini liquida le considerazioni di Marini, le quali cercavano di tracciare un parallelo tra il modus operandi di EconomieSuisse e quello delle associazioni di categoria italiane in materia di democrazia diretta, affermando che non esistono standard internazionali di democrazia, che non esiste un unico modello di politica economica e che molti Stati che costruiscono il loro modello sulla democrazia diretta e/o partecipata sono delle dittature.
30 aprile – Daniela Filbier, membro del comitato Più Democrazia nonché componente dell’assemblea nazionale del Pd, manifesta il suo pensiero nell’intervento Dare voce ai cittadini sul Corriere del Trentino. Filbier apre una riflessione sul significato e sull’uso a volte distorto del termine partecipazione sottolineando come il ddl 1/XV sia una grande opportunità per favorire un dialogo continuo e su più livelli tra cittadini ed istituzioni.
3 maggio – Nel pezzo La scommessa democratica pubblicato sul Corriere del Trentino, Alex Marini cita l’esempio della riforma referendaria varata nelle settimane precedenti dal Parlamento olandese. Seppur con molti aspetti da migliorare e in particolare per quanto concerne gli effetti non-vincolanti dei referendum, i Paesi Bassi dimostrano che è possibile introdurre radicali innovazioni nell’impianto normativo istituzionale allo scopo di favorire concretamente la partecipazione.
31 maggio – La presidente del Partito Democratico del Trentino Lucia Fronza Crepaz trova eccezionalmente spazio sulle pagine del giornale L’Adige con Solo il popolo attivo fa buona classe dirigente. Fronza Crepaz, ricollegandosi al tema del festival dell’economia 2014, fa una disamina della gestione del potere mettendo sullo sfondo beni comuni ed usi civici. Mette in risalto inoltre la necessità di introdurre nuovi strumenti partecipativi e di perseguire con essi i principi della fraternità e della reciproca appartenenza alla comunità.
8 giugno – Stefano Longano, relatore del ddl 1/XV, pone l’accento sulla crisi della democrazia puramente rapresentativa nella riflessione La voce dei cittadini pubblicata sul Corriere del Trentino. Longano, prendendo ad esempio le tradizioni elvetiche, dimostra come gli strumenti del referendum confermativo e dell’iniziativa popolare a voto popolare con possibilità da parte del Consiglio di proporre un contro-progetto possano rinnovare la democrazia nostrana.
20 giugno – Riccardo Fraccaro, deputato della Repubblica per il Movimento 5 Stelle e membro del comitato Più Democrazia in Trentino, enfatizza le opportunità contenute nella proposta di legge 1/XV. Nell’appello Democrazia diretta, una riforma epocale pubblicato sempre sul Corriere del Trentino, Fraccaro richiama l’attenzione sui pericoli che corre una democrazia nel momento in cui non trova le forze per rinnovarsi e sul potenziale offerto dall’iniziativa popolare per proiettare una nuova immagine nel futuro del Trentino.
22 giugno – La lettera di Alex Marini Democrazia diretta: un dibattito che si preannuncia avvincente inviata al direttore Alberto Faustini del giornale Trentino non viene pubblicata. Nella lettera si sollevavano alcuni quesiti riguardanti il metodo che il Consiglio potrebbe adottare per discutere il ddl sulla democrazia diretta e la posizione che il Partito Democratico potrebbe assumere nella sessione consiliare di metà luglio.
25 giugno – Marco Brunazzo, professore aggregato di scienze politiche e sociali presso l’Università di Trento nonchè editorialista per il Corriere del Trentino, lancia un monito nell’articolo Non siamo la Svizzera. Democrazia diretta tre dilemmi. A suo avviso la democrazia deliberativa non è la panacea a tutti i mali per tre ragioni: la partecipazione non è mai assoluta, la responsabilità delle scelte prese con processi inclusivi rimane incerta e l’incidenza delle scelte con processi partecipativi è limitata.
26 giugno – Nell’intervento Democrazia diretta, da problema a opportunità per trasformare il conflitto sulle pagine del Corriere del Trentino, il dirgente del servizio tributi del Comune di Trento Giorgio Antoniacomi partendo da una citazione di John Dewey «la cura dei malanni della democrazia è più democrazia» individua due nemici della democrazia partecipativa. Il primo è l’opinione prevalente che sia sufficiente esercitare il potere della delega in bianco per risolvere i problemi mentre il secondo è una concezione ingenua e approssimativa della partecipazione. Antoniacomi evidenzia come sia fondamentale fissare una cornice giuridica generale per soddisfare il bisogno di un confronto costante e maturo con i cittadini. A tal fine auspica che il Consiglio proceda con una discussione laica per produrre risultati concreti.
1 luglio – Lucia Fronza Crepaz (Pd) interviene nuovamente su L’Adige con Più partecipazione per più democrazia. Fronza Crepaz invoca azioni di mutamento radicale per stimolare un processo di cittadinanza attiva. Nel giorno della conferenza sulla democrazia diretta ribadisce come questa sia un’occasione per crescere in democrazia per porre le premesse allo scopo di ri-socializzare la politica.
1 luglio – sul sito di informazione online TrentoToday viene pubblicata Più voce per i cittadini nella democrazia trentina, una cronaca rigorosa e puntuale di tutti gli interventi della conferenza di informazione. Mattia Frizzera riporta con accuratezza la sintesi di tutti coloro che hanno preso la parola includendo citazioni che hanno caratterizzato i momenti più salienti e significativi. Oltre alle esposizioni dei relatori vengono riportati anche i commenti e le prese di posizione di Riccardo Fraccaro (M5S), Simonetta Fedrizzi (Commissione per le pari opportunità), Stefano Longano (relatore ddl 1/XV), Lucia Fronza Crepaz (Presidente del PD Trentino), Alex Marini (primo firmatario 1/XV), Thomas Benedikter (Politis) e Armando Stefani (Presidente circoscrizione Argentario).
1 luglio – In occasione della conferenza di informazione sulla democrazia diretta Bruno Zorzi e Antonio Girardi dell’ufficio stampa del Consiglio provinciale producono il resoconto Daldoss: nel ddl sulle comunità di valle anche la partecipazione dei cittadini che sintetizza gli interventi di RobertoToniatti, Roberto Louvin, Antonio Floridia, Leonello Zaquini e Luca De Biase e il dibattito finale.
2 luglio – Il giorno successivo la conferenza di informazione il Corriere del Trentino presenta un ampio approfondimento a firma di Marika Damaggio, la quale ha partecipato anche al confronto degli esperti con i cittadini nella serata del 30 maggio. Damaggio nel pezzo intitolato«Democrazia diretta, ascoltateci» fa un’attenta e dettagliata cronaca della conferenza di informazione riportando gli estremi dell’iter legislativo seguito dal ddl in Prima commissione, riassumendo i contenuti della proposta di legge e riportando le dichiarazioni degli attori principali coinvolti nella discussione Zeni (Pd), Daldoss (assessore enti locali) e Longano e Marini del comitato promotore. Nel pezzo Toniatti: «Bisogna evitare distorsioni» Damaggio sintetizza le tesi presentate dagli esperti Toniatti, Louvin e Floridia nelle loro relazioni.
2 luglio – nella lettera L’obiettivo democrazia diretta. Dellai passi dalle parole ai fatti, Riccardo Fraccaro rilancia le dichiarazioni di Lorenzo Dellai pubblicate dal Trentino nell’intervista del 29 giugno Dellai: due parole-chiave per l’Autonomia. Fraccaro chiede all’ex governatore di dimostrare la sua autorevolezza esprimendosi ufficialmente a favore degli strumenti di democrazia diretta proposti nell’iniziativa popolare.
2 luglio – Anche L’Adige affronta la questione della democrazia diretta con due brevi note. Giuseppe Fin cita in un virgolettato l’intervento finale dell’assessore agli enti locali Daldoss «Nelle nuove norme un capitolo sulla partecipazione» e le prese di posizioni di Luca Zeni «No al referendum confermativo» con un accenno minimale agli interventi dei relatori.
4 luglio – Massimo Ruzzenenti trova uno spiraglio nella sezione Lettere & Commenti del giornale L’Adige. Nella lettera Politica poco credibile, serve la democrazia diretta Ruzzenenti constata che, dopo la vicenda sui vitalizi d’oro, la credibilità della politica locale è ai minimi storici. Afferma inoltre che il Consiglio possa riscattarsi solo introducendo strumenti di democrazia diretta e quindi con l’approvazione del ddl 1/XV.
5 luglio – Jacopo Zannini, esponente di SEL del Trentino e sostenitore del comitato, in La riforma mal partita sulle pagine di Questo Trentino ripercorre la storia referendaria recente a livello locale. Ricordando le scorrettezze commesse dal governo provinciale della scorsa legislatura nell’uso dello strumento referendario per l’abolizione delle Comunità di Valle e l’inettitudine della Giunta dimostrata finora, Zannini sostiene che il ddl 1/XV va approvato per alimentare il senso civico e per favorire un processo bottom-up finalizzato all’accorpamento dei Comuni.
8 luglio – Prendendo spunto dall’editoriale di RobertoToniatti La sobrietà dimenticata pubblicato sull’edizione del Corriere del Trentino il 6 luglio, Alex Marini scrive La democrazia diretta e l’esempio californiano. Marini ricorda come nel 1990, grazie agli strumenti di democrazia in loro possesso e attraverso la cosiddetta Proposition 140, i cittadini della California poterono inserire nella loro Costituzione una norma per limitare gli abusi di potere e le malversazioni degli eletti locali. All’intervento segue il commento del direttore del Corriere del Trentino, Enrico Franco.
9 luglio – Tristano Scarpetta, giornalista del Corriere del Trentino, tiene alta l’attenzione con uno speciale a pagina 2. Nell’articolo Referendum e omofobia, proposte in aula fa il punto sulla discussione delle iniziative popolari su democrazia diretta e omofobia riassumendone l’iter, i contenuti e i passaggi critici che dovranno essere affrontati dai consiglieri. Nel pezzo Democrazia diretta, il Pd fa il pontiere, Scarpetta individua il Pd quale forza politica responsabile di trovare un punto comune dove proposte del comitato e posizioni delle forze politiche di maggioranza e di minoranza possano convergere.
9 luglio – Sempre sulle pagine del Corriere del Trentino, Paul Blokker, coordinatore del progetto di ricerca interdisciplinare CoPolis presso l’Università di Trento, nel pezzo La democrazia è vitale se adotta più modelli esprime apprezzamento al dibattito pubblico avviato sulle forme di democrazia diretta e partecipativa. In primo luogo, ricorda quanto sia necessario permettere delle forme di contro-democrazia per vigilare e controllare le istituzioni e per offrire delle opportunità per co-decidere. In secondo luogo, suggerisce di garantire un pluralismo di modelli democratici all’interno delle istituzioni per colmare la distanza tra cittadini ed istituzioni determinata dal monopolio della democrazia rappresentativa. Per questa ragione sono benvenuti gli strumenti di iniziativa popolare e di partecipazione attiva per riavvicinare i cittadini alla politica e per contribuire a un processo di educazione civica.
12 luglio – Il professore Roberto Toniatti prende nuovamente la parola nell’editoriale Democrazia diretta. Correttezza del confronto dell’edizione del sabato del Corriere della Sera. Toniatti ammonisce i legislatori locali sottolineando il bisogno di agire per assicurare la correttezza del confronto democratico e per differenziarsi, nell’uso degli strumenti referendari, dal pessimo esempio nazionale. Il professore vede questa strada come possibile soluzione per qualificare l’autonomia speciale e per rafforzare la cittadinanza attiva quale suo primo difensore.
13 luglio – Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino, pubblica e risponde all’intervento La democrazia diretta e i diritti referendari di Thomas Benedikter, direttore della cooperativa Politis che si occupa di formazione civica e politica. Benedikter nel suo intervento fa il punto sullo stato dell’arte in materia di diritti referendari nelle province di Trento e di Bolzano e risponde in breve ai dilemmi posti da Marco Brunazzo nell’editoriale del 25 giugno. Franco replica riprendendo la posizione di Blokker, il quale propone un mix di modelli di democrazia, che è poi anche quello proposto da Più Democrazia in Trentino.
In attesa di pubblicazione – La risposta del comitato ai tre dilemmi di Marco Brunazzo. Il comitato concorda con Brunazzo sul fatto che gli strumenti devono essere vincolanti. Per quanto riguarda la responsabilità delle scelte sottolinea che decisioni prese attraverso un referendum sono essenziali per far maturare la cittadinanza. Infine, si sottolinea come il ddl sia condizione essenziale per favorire la partecipazione perchè prevede una serie completa di strumenti.
Ottima sintesi, Alex!
Segnalo anche la mia lettera sul sistema della ricerca e dell’innovazione pubblicata oggi sul Corriere del Trentino, che propone tra l’altro l’ultilizzo di strumenti di democrazia partecipativa per una consulta della ricerca e dell’innovazione allargata a tutti gli attori del sistema, “in sintonia con lo spirito della proposta di legge 1/XV oggi in discussione”.
http://rassegna.fbk.eu/RassegnaStampa/LetturaNL.aspx?dest=lupi@fbk.eu&cod=152014SIU213207003
Nicola Guarino
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