Beni comuni: tra buone pratiche locali e ritardi istituzionali

Con la riforma costituzionale del 2001, l’articolo 118 della Costituzione ha introdotto il principio di sussidiarietà orizzontale, riconoscendo e promuovendo l’autonoma iniziativa dei cittadini – singoli o associati – per lo svolgimento di attività di interesse generale. Non più un rapporto verticale di potere tra istituzioni e cittadini, ma una logica di fiducia e collaborazione.

Su questo terreno si è innestata anche la riflessione di Stefano Rodotà, che nei lavori della Commissione sui beni pubblici ha contribuito a ridefinire la categoria dei beni comuni come quei beni funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali e al libero sviluppo della persona.

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“Democrazia senza partiti” di Adriano Olivetti

« […] Oggi la democrazia impegna gli uomini in una lotta necessaria ma sterile, incapace di raggiungere un vero equilibrio creativo poiché l’intelligenza non è al servizio del cuore e il cuore non è al servizio dell’intelligenza. Guardiamo dunque nel desolato quadro della vita politica sei partiti ci possono dare la speranza di una società veramente libera, in cui l’uomo possa correre in pace e in letizia della sua missione. Continua a leggere