
L’associazione Più Democrazia in Trentino ha organizzato un convegno pubblico per approfondire la riforma dello Statuto speciale del Trentino-Alto Adige/Südtirol, attualmente in discussione in Parlamento.
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L’associazione Più Democrazia in Trentino ha organizzato un convegno pubblico per approfondire la riforma dello Statuto speciale del Trentino-Alto Adige/Südtirol, attualmente in discussione in Parlamento.
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L’associazione Più Democrazia in Trentino organizza un convegno pubblico dedicato alla riforma dello Statuto speciale del Trentino-Alto Adige/Südtirol, attualmente in discussione in Parlamento.
L’iniziativa nasce dalla necessità di promuovere un confronto pluralista e informato su un provvedimento che inciderà profondamente sull’assetto istituzionale e democratico della nostra autonomia.

“[…] Nessuno, a parte qualche caso isolato, oggi si informa realmente su ciò che accade nelle aule parlamentari e nelle commissioni, o conosce le centinaia e migliaia di emendamenti presentati. Questo qualunquismo imperante è una delle cause della delegittimazione della politica, dei partiti e del Parlamento” — ha scritto recentemente Rosy Bindi su La Via Libera, affermando una scomoda verità che, calata nella quotidianità, vale anche per il Trentino-Alto Adige/Südtirol e per il dibattito parlamentare sullo Statuto di autonomia, svoltosi martedì 7 ottobre alla Camera dei Deputati.
Continua a leggereIl percorso della riforma dello Statuto di autonomia del Trentino-Alto Adige/Südtirol prosegue senza un vero dibattito pubblico e con un confronto parlamentare ridotto al minimo. Mercoledì 10 settembre, in Commissione Affari Costituzionali alla Camera, il relatore Alessandro Urzì (FdI) ha dichiarato sin dall’inizio la propria opposizione preconcetta all’intero pacchetto di emendamenti presentati dalle opposizioni: «parere contrario su tutti», senza sviluppare alcuna argomentazione dialettica nel merito delle proposte. Un “no” a priori, avallato dall’unico intervento del Ministro Calderoli, che si è limitato a ribadire la posizione del relatore senza fornire ulteriori motivazioni, chiudendo così qualsiasi spazio di mediazione.
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Sul percorso parlamentare di modifica dello Statuto speciale del Trentino-Alto Adige/Südtirol (relatore Alessandro Urzì) è calato un silenzio surreale. Nonostante il prossimo 10 settembre, nella Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati, si svolgerà la prima votazione sull’iniziativa legislativa del Governo Meloni, il dibattito pubblico rimane scarno. Si registrano poche informazioni e una scarsa consapevolezza collettiva su una riforma che, al di là dei tecnicismi, tocca direttamente la qualità della nostra autonomia e delle istituzioni che la governano.
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