a cura di Luca Borsi – Servizio Studi Senato
Il referendum popolare nelle vedute del Costituente
Il presidente della Commissione dei Settantacinque Meuccio RUINI (Misto), nel raffigurare la forma di governo parlamentare come “un edificio a due piloni”, rilevava come la forma dualistica ottocentesca, imperniata su Parlamento e monarchia, dovesse mutare ed evolversi, una volta crollato il “pilone” regio. “Che cosa bisogna fare? Ristabilire in altra forma, democraticamente, il pilone crollato ed allargare le fondamenta della casa, rinsaldandole ed affondandole sempre più nella sovranità popolare. Far capo al Parlamento, che è l’espressione preminente, ma non la sola, della sovranità popolare. Il sovrano non è il Parlamento; è il popolo che ha due emanazioni essenziali della sua sovranità: l’elezione dell’organo parlamentare e il referendum. Nella nuova Costituzione bisogna far posto, così, anche al referendum” (Assemblea Costituente, seduta pomeridiana del 19 settembre 1947). Continua a leggere