Un diritto per tutti: portare la firma digitale nella democrazia trentina

* l’intervento è stato inviato in versione ridotta a Il T
Pubblicato l’11 ottobre 2025 (lettera a piè di pagina)

Prima commissione del Consiglio provinciale di Trento – 1° ottobre 2025

Come primo firmatario della petizione popolare provinciale n. 6/XVII, ho voluto portare all’attenzione della Prima Commissione consiliare una richiesta che considero un passo fondamentale per la nostra Autonomia: l’adeguamento della normativa per consentire l’uso della firma digitale nelle procedure di partecipazione democratica.

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Consegnata la petizione “Basta barriere: firma digitale per la democrazia inclusiva” al Consiglio provinciale di Trento

Questa mattina abbiamo consegnato al Presidente del Consiglio provinciale di Trento Claudio Soini e alla Vicepresidente Maria Chiara Franzoia la documentazione relativa alla petizione “Basta barriere: firma digitale per la democrazia inclusiva”, promossa da Più Democrazia in Trentino lo scorso febbraio.

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Firma digitale: una questione di civiltà per il Trentino che vuole includere

* intervento pubblicato su Questo Trentino il 1° marzo 2025

La democrazia non è un meccanismo statico, ma un organismo vivo che richiede costante cura. La recente sentenza n. 3/2025 della Corte Costituzionale lo ha ribadito con forza: le persone con disabilità hanno il diritto di utilizzare la firma digitale per sottoscrivere liste elettorali, referendum e iniziative legislative. Una decisione storica, che chiude un decennio di battaglie portate avanti da associazioni come la Luca Coscioni, ma che in Trentino-Alto Adige rischia di restare lettera morta.

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Basta barriere: Più Democrazia in Trentino lancia una petizione per la firma digitale

L’associazione Più Democrazia in Trentino ha deciso di non rimanere con le mani in mano di fronte a un sistema elettorale obsoleto ed escludente. Per questo, lanciamo una petizione per chiedere l’immediato adeguamento normativo e permettere l’uso della firma digitale nelle procedure di partecipazione democratica (Die deutsche Fassung der Petition folgt).

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La Corte Costituzionale abbatte le barriere: sì alla firma digitale per i cittadini con disabilità

La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza storica che rimuove gli ostacoli alla partecipazione democratica per le persone con disabilità. Con la sentenza numero 3/2025, la Corte ha dichiarato illegittimi gli articoli che impedivano l’uso della firma digitale per sottoscrivere liste di candidati alle elezioni.

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Il potere dei referendum: la voce degli elettori oltre le linee dei partiti

Le recenti elezioni statunitensi del 2024 hanno dimostrato, ancora una volta, l’importanza dei referendum come strumento per esprimere la volontà popolare, anche in netta contrapposizione con le scelte presidenziali o le linee politiche dominanti dei partiti di maggioranza. Come evidenziato nell’articolo di The Intercept Voters Overwhelmingly Chose to Protect Abortion — Even When They Didn’t Choose Harris, in molti stati americani gli elettori hanno approvato misure per proteggere i diritti riproduttivi, aumentare il salario minimo o legalizzare le droghe leggere, sfidando le posizioni ufficiali del Partito Repubblicano o Democratico.

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Lettera al Presidente Conte per modificare le procedure di raccolta firme per promuovere referendum

Staderini (ex segretario Radicali Italiani) e Gentili (co-presidente Ass.Coscioni) scrivono al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: referendum vietati ai cittadini senza modificare le procedure. Videolettera e Duran Adam davanti Palazzo Chigi Continua a leggere

A Milano il meglio è arrivato dall’iniziativa popolare

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testo di Marco Cappato – gliSTATIGENERALI

Il gioco senza fine del rinfacciare le colpe ed attribuirsi i meriti è parte integrante del mestiere del politico, e Milano non fa eccezione: da Expo all’Area C, la continuità dell’agire amministrativo è fin grande (fin troppo), anche se in pochi lo ammettono. Ma quello su cui destra e sinistra si trovano in grande accordo, più ancora che negare meriti all’altra parte, è negare meriti alle iniziative popolari. Nessuno degli aspiranti candidati Sindaco e dei vari Capi locali sembra essersi accorto del fatto che Milano, negli ultimi 5 anni, è stata teatro della più intensa azione di iniziativa popolare che si sia registrata in una grande città. Eppure, è ciò che è accaduto. E la gran parte dei meriti (per alcuni) o delle colpe (per altri), delle conquiste per una  Milano laica, sostenibile e partecipativa, vanno attribuiti a comitati promotori di iniziative popolari e a chi ha fatto loro fiducia. Continua a leggere