Il 1° ottobre scorso sono intervenuto in Prima Commissione, a nome dell’associazione Più Democrazia in Trentino, per inquadrare la petizione petizione popolare provinciale n. 6/XVII “Previsione di sottoscrizioni digitali in materia elettorale e referendaria” presentata dal primo firmatario e segretario dell’associazione Paolo Minotto in una prospettiva più ampia: quella di una democrazia moderna, digitale e realmente partecipata.
La questione non riguarda solo un aspetto tecnico, ma il modo in cui intendiamo garantire l’effettività dei diritti politici e la qualità democratica della nostra Autonomia.
Archivio dell'autore: Alex Marini
Statuto di autonomia del Trentino-Alto Adige/Südtirol. Manutenzione straordinaria o riforma mancata?

“[…] Nessuno, a parte qualche caso isolato, oggi si informa realmente su ciò che accade nelle aule parlamentari e nelle commissioni, o conosce le centinaia e migliaia di emendamenti presentati. Questo qualunquismo imperante è una delle cause della delegittimazione della politica, dei partiti e del Parlamento” — ha scritto recentemente Rosy Bindi su La Via Libera, affermando una scomoda verità che, calata nella quotidianità, vale anche per il Trentino-Alto Adige/Südtirol e per il dibattito parlamentare sullo Statuto di autonomia, svoltosi martedì 7 ottobre alla Camera dei Deputati.
Continua a leggereBeni comuni: tra buone pratiche locali e ritardi istituzionali

Con la riforma costituzionale del 2001, l’articolo 118 della Costituzione ha introdotto il principio di sussidiarietà orizzontale, riconoscendo e promuovendo l’autonoma iniziativa dei cittadini – singoli o associati – per lo svolgimento di attività di interesse generale. Non più un rapporto verticale di potere tra istituzioni e cittadini, ma una logica di fiducia e collaborazione.
Su questo terreno si è innestata anche la riflessione di Stefano Rodotà, che nei lavori della Commissione sui beni pubblici ha contribuito a ridefinire la categoria dei beni comuni come quei beni funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali e al libero sviluppo della persona.
Continua a leggereStatuto speciale, più competenze ma meno garanzie: il pericolo di istituzionalizzare il deficit democratico

* versione ridotta inoltrata a L’Adige il 29 settembre e non pubblicata
Negli ultimi mesi il dibattito accademico sulla riforma dello Statuto speciale del Trentino-Alto Adige/Südtirol ha visto emergere due letture opposte. Da un lato Francesco Palermo, costituzionalista ed ex senatore, mette in guardia contro il rischio di un’“esautorazione strutturale” della Corte costituzionale: secondo lui il progetto di riforma, soprattutto con la modifica dell’articolo 107, mira a sostituire il controllo giurisdizionale con negoziati politici, creando una zona franca dal sindacato di legittimità. Dall’altro lato Esther Happacher, docente di diritto pubblico comparato, legge nella stessa riforma un’operazione legittima di “ripristino delle competenze” erose negli ultimi decenni, compatibile con lo Stato di diritto europeo e rispettosa del ruolo della Corte.
Continua a leggerePiù autonomia o meno controlli? Due visioni a confronto sulla riforma dello Statuto
Le posizioni di Francesco Palermo (Professore ordinario di Diritto pubblico comparato presso l’Università di Verona ed ex senatore eletto come candidato indipendente nella lista SVP-PD della Bassa Atesina) e di Esther Happacher (Professoressa ordinaria di Diritto costituzionale italiano Università di Innsbruck) espresse sulla rivista Federalismi riguardo all’impatto della proposta di riforma statutaria sul sindacato di costituzionalità delle leggi provinciali sono nettamente divergenti. Mentre Palermo esprime una forte preoccupazione per quello che considera un tentativo di esautorare la Corte costituzionale, Happacher difende la riforma come un legittimo ripristino di competenze che non intacca la funzione di controllo della Corte.
Continua a leggereTerzo mandato del presidente della Provincia: la voce della società civile trentina ammessa davanti alla Corte Costituzionale

Siamo lieti di annunciare che, in data 23 settembre 2025, il Presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso – sentito il giudice relatore Giovanni Pitruzzella – ha emanato il decreto di ammissione dell’opinione scritta amicus curiae presentata il 23 giugno 2025 dall’associazione Più Democrazia in Trentino.
Continua a leggereRicostruire credibilità civica: l’esempio alpino e le scelte trentine

* intervento pubblicato su Il T, 26 agosto 2025
Sapevate che in Svizzera, in molti comuni, non esiste un consiglio comunale? Sono infatti i cittadini stessi, titolari del diritto di voto, a decidere sulle questioni che li riguardano direttamente. Questa è l’essenza delle assemblee comunali: una forma di democrazia diretta che affascina e fa riflettere come è stato illustrato in un recente articolo pubblicato su SwissInfo.
Continua a leggereLeggi e regolamentazione smarter: le prospettive OCSE 2025 per una migliore governance e democrazia
In un’epoca di profonde trasformazioni e crescenti incertezze, la qualità della regolamentazione pubblica è più che mai fondamentale. Il recente report dell’OCSE, le “Prospettive dell’OCSE sulla politica della regolazione 2025 (Versione abbreviata)“, offre spunti cruciali su come i governi possono migliorare il modo in cui elaborano e applicano le norme, affinché siano “più intelligenti, più semplici e più snelle”.
Continua a leggereLeader e Regioni: la crisi della democrazia personale. Una sintesi dell’analisi del professor Sandro Staiano

Un recente editoriale pubblicato nei giorni scorsi su Federalismi del professor Sandro Staiano, ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università Federico II di Napoli, offre una chiave di lettura molto utile per comprendere le attuali dinamiche di potere nelle regioni italiane. L’analisi di Staiano descrive un fenomeno che definisce “torsione monocratica”: una trasformazione politico-istituzionale che ha progressivamente concentrato il potere nelle mani di un’unica figura, il Presidente di Regione eletto direttamente, con profonde conseguenze sulla rappresentanza democratica e sul sistema dei partiti.
Continua a leggereLa fiducia degli italiani nelle istituzioni: un confronto con gli standard OCSE 2024

Capire quanto i cittadini si fidino delle proprie istituzioni è fondamentale per misurare la salute di una democrazia. La Rilevazione OCSE sui driver della fiducia nelle istituzioni pubbliche – risultati 2024 offre uno sguardo prezioso su come le persone percepiscono il proprio governo e i servizi pubblici, permettendo un confronto con gli altri paesi membri.
L’indagine è stata realizzata tra ottobre e novembre 2023 in 30 paesi OCSE, compresa l’Italia. Ha analizzato sia le esperienze quotidiane dei cittadini con le istituzioni sia le aspettative rispetto ai processi decisionali più complessi.
Continua a leggereAutonomia digitale e democrazia diretta: comparazione tra Italia e Svizzera
* pubblicato su Il T il 10 settembre 2025
di Paolo Gasperi – Cybersecurity manager

Riforma dello Statuto: un dibattito azzoppato e un’informazione ridotta
Il percorso della riforma dello Statuto di autonomia del Trentino-Alto Adige/Südtirol prosegue senza un vero dibattito pubblico e con un confronto parlamentare ridotto al minimo. Mercoledì 10 settembre, in Commissione Affari Costituzionali alla Camera, il relatore Alessandro Urzì (FdI) ha dichiarato sin dall’inizio la propria opposizione preconcetta all’intero pacchetto di emendamenti presentati dalle opposizioni: «parere contrario su tutti», senza sviluppare alcuna argomentazione dialettica nel merito delle proposte. Un “no” a priori, avallato dall’unico intervento del Ministro Calderoli, che si è limitato a ribadire la posizione del relatore senza fornire ulteriori motivazioni, chiudendo così qualsiasi spazio di mediazione.
Continua a leggereNuove competenze, vecchi pericoli: l’Autonomia senza contrappesi
Molti dei passaggi dell’intervista al professor Günther Pallaver sono condivisibili. Tuttavia, ridurre la riforma dello Statuto speciale a un semplice “lifting” rischia di sottovalutare un punto cruciale: l’acquisizione di nuove competenze, in particolare quelle su ambiente e rifiuti. Non si tratta di un dettaglio marginale, ma di un nodo delicatissimo che né a livello locale né a livello parlamentare è stato discusso con la necessaria profondità.
Continua a leggereIl potere in Trentino: oltre la geografia della rappresentanza
* lettera pubblicata su Il T quotidiano il 3 settembre 2025
L’intervento di Flaviano Zandonai pubblicato su Il T offre un’occasione preziosa per riflettere sulla natura e sulla distribuzione del potere in Trentino. L’autore parte da un concetto classico della sociologia: il potere come capacità di influenzamento. Non solo dominio o coercizione, ma soprattutto orientamento e persuasione.
Continua a leggereCittadinanza italiana jure sanguinis: gli emigrati trentini dimenticati dalla politica nazionale e da quella locale

Dalla fine dell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento decine di migliaia di trentini lasciarono il Tirolo storico per emigrare oltreoceano, soprattutto verso gli Stati Uniti e il Brasile ma anche in Bosnia Erzegovina. La loro condizione giuridica fu però segnata da una profonda ingiustizia: a differenza di altri emigrati italiani, i trentini persero la cittadinanza a causa della legislazione austro-ungarica e, dopo il Trattato di Saint-Germain del 1919, molti diventarono di fatto apolidi, senza la possibilità di trasmettere lo status civitatis ai propri discendenti.
Continua a leggereRiforma dello Statuto del Trentino-Alto Adige/Sűdtirol: non solo competenze, servono garanzie democratiche

Sul percorso parlamentare di modifica dello Statuto speciale del Trentino-Alto Adige/Südtirol (relatore Alessandro Urzì) è calato un silenzio surreale. Nonostante il prossimo 10 settembre, nella Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati, si svolgerà la prima votazione sull’iniziativa legislativa del Governo Meloni, il dibattito pubblico rimane scarno. Si registrano poche informazioni e una scarsa consapevolezza collettiva su una riforma che, al di là dei tecnicismi, tocca direttamente la qualità della nostra autonomia e delle istituzioni che la governano.
Continua a leggereLa voce dei giovani sul futuro: Giulia Sabaini, vincitrice del premio “Vince la Democrazia”, intervistata da Il T

L’associazione Più Democrazia in Trentino ha il piacere di condividere e valorizzare l’intervista rilasciata da Giulia Sabaini al quotidiano Il T, pubblicata il 29 luglio scorso nella rubrica Terra Madre. La dottoressa Sabaini è stata infatti premiata dall’associazione lo scorso 7 luglio, nella prima edizione di Vince la Democrazia, per la sua tesi di laurea magistrale “L’equità intergenerazionale nel diritto internazionale: analisi teorica, normativa e giurisprudenziale” (abstract).
Ecco i passaggi più significativi del suo racconto.
Continua a leggereLo Stato di diritto sotto osservazione: il caso italiano e lo sguardo di Emanuele Baseggio, menzione d’onore al premio ‘Vince la democrazia’
Emanuele Baseggio ha ricevuto una menzione d’onore nell’ambito della prima edizione del bando per tesi di laurea “Vince la democrazia”, promosso da Più Democrazia in Trentino in collaborazione con l’Università di Trento.
La sua tesi “Lo Stato di Diritto dell’Unione Europea: tradizione comune o strumento di innovazione?”, discussa presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento sotto la supervisione del Prof. Flavio Guella e della prof.ssa Serena Tomasi, è stata premiata per la chiarezza espositiva, la solidità del quadro teorico e l’approccio comparativo adottato.
Continua a leggereDall’agorà greca al disimpegno moderno: ritratto di una cittadinanza perduta
* lettera dell’avvocato Beppe Pontrelli
Osservo come la questione dell’astensionismo elettorale sia ormai passata sotto silenzio.
Pare non essere più un argomento di riflessione, né di attualità.
Se ne parlerà di nuovo nella fase acuta dei commenti elettorali alla prossima consultazione.
Continua a leggereÈ tempo di riformare sul serio i sistemi elettorali locali: la democrazia non è un rito formale
* lettera pubblicata su Il T il 5 agosto 2025

A margine della duplice controriforma che ha rimosso il limite di mandati per sindaci e presidente della Provincia di Trento, negli ultimi mesi si è tornati a discutere di riforma elettorale. Tra le ipotesi è riemersa anche la possibilità di reintrodurre il sistema proporzionale. Un dibattito che, tuttavia, pare confinato a mere dichiarazioni d’intenti, prive di reali risvolti operativi.
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