Dall’audizione pubblica alle buone prassi: come migliorare l’iter delle iniziative popolari

di Michela Lupi ed Alex Marini

Il 3 aprile 2025 rappresenta una data importante per la democrazia provinciale. Per la prima volta nella storia del Consiglio della Provincia autonoma di Trento si è svolta un’audizione pubblica dedicata a un disegno di legge di iniziativa popolare. L’introduzione di questo istituto, previsto dalla riforma della legge provinciale sui referendum del 2019, nasce per garantire ai cittadini promotori un momento ufficiale in cui illustrare pubblicamente la propria proposta.

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Chiarimenti sulle prerogative dei promotori delle iniziative popolari: il caso del disegno di legge di iniziativa popolare sulle maestre della scuola dell’infanzia

L’associazione Più Democrazia in Trentino ha voluto cogliere l’occasione dell’iter del disegno di legge di iniziativa popolare n. 41/XVII per approfondire le garanzie e le prerogative riconosciute ai promotori nel corso della trattazione di un’iniziativa legislativa popolare. L’obiettivo è stato duplice: contribuire a una prassi più chiara e consolidata e rafforzare la tutela dei diritti di partecipazione sanciti dall’art. 47 dello Statuto di autonomia e dalla legge provinciale su referendum ed iniziativa popolare 3/2003.

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Un’iniziativa popolare per promuovere l’educazione relazionale alla parità di genere: Più Democrazia in Trentino aderisce

È stata recentemente depositata una proposta di disegno di legge di iniziativa popolare per introdurre, all’interno della Legge provinciale sulla scuola (7 agosto 2006, n. 5), un percorso strutturato di educazione relazionale alla parità e al rispetto delle differenze di genere.

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Referendum. Comitato Basta Quorum: “I partiti smettano di alzare barriere alla partecipazione”

Mentre la raccolta firme procede con successo i promotori del comitato “Basta Quorum”, rispondono alle proposte di raddoppiare le firme necessarie per proporre un referendum abrogativo: “Non servono numeri sparati a caso, ma rigore nell’analisi giuridica e sociale. I partiti hanno già eroso la partecipazione popolare: ora agiscano con responsabilità. Vogliamo referendum autentici, non plebisciti. Semplificare le procedure e garantire informazione e par condicio è essenziale per decisioni popolari efficaci.”

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È partita la raccolta firme per abolire il quorum nei referendum: sosteniamo questa battaglia di democrazia

Più Democrazia in Trentino aderisce con convinzione all’iniziativa popolare “Basta quorum!” per l’abolizione del quorum di partecipazione nei referendum abrogativi.

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Albiano. Il caso della proposta popolare ignorata e la distanza tra istituzioni e cittadinanza

A fronte di una vicenda giudiziaria di eccezionale gravità come quella emersa dal secondo filone del processo Perfido – che ha svelato l’esistenza di una rete criminale di stampo mafioso radicata nel settore del porfido e responsabile di gravi forme di sfruttamento lavorativo – un gruppo di cittadini di Albiano ha chiesto al proprio Comune di costituirsi parte civile per tutelare l’immagine dell’ente e la dignità della comunità locale.

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La democrazia in aula: una lezione dalle maestre della scuola dell’infanzia

Nel dibattito sulla qualità della democrazia, spesso si denuncia la crescente disaffezione dei cittadini verso le istituzioni e la politica. Tuttavia, esperienze come quella vissuta recentemente in Consiglio provinciale dimostrano che strumenti efficaci di partecipazione esistono e possono essere utilizzati con successo. È il caso dell’audizione pubblica sul disegno di legge di iniziativa popolare promosso dalle maestre della scuola dell’infanzia per contrastare l’apertura coatta delle scuole nel mese di luglio, introdotta nel 2020. Un evento che non solo ha segnato un precedente, ma ha anche offerto una lezione di dignità umana e professionale che nessuna cronaca può trasmettere pienamente senza l’ascolto diretto delle protagoniste.

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Dall’iniziativa popolare delle maestre a un Consiglio più aperto: il ruolo delle audizioni pubbliche

Giovedì 3 aprile 2025 si è svolta in Consiglio provinciale a Trento la prima audizione pubblica su un disegno di legge di iniziativa popolare, il ddl 41, promosso da un comitato di maestre della scuola dell’infanzia ed esperti di pedagogia. Questo evento segna un momento importante per la democrazia locale, dimostrando che la partecipazione popolare non è solo un principio astratto, ma può tradursi in strumenti concreti per influenzare il dibattito politico. Tuttavia, restano aperte diverse questioni che meritano una riflessione.

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Firma digitale: una questione di civiltà per il Trentino che vuole includere

* intervento pubblicato su Questo Trentino il 1° marzo 2025

La democrazia non è un meccanismo statico, ma un organismo vivo che richiede costante cura. La recente sentenza n. 3/2025 della Corte Costituzionale lo ha ribadito con forza: le persone con disabilità hanno il diritto di utilizzare la firma digitale per sottoscrivere liste elettorali, referendum e iniziative legislative. Una decisione storica, che chiude un decennio di battaglie portate avanti da associazioni come la Luca Coscioni, ma che in Trentino-Alto Adige rischia di restare lettera morta.

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Basta barriere: Più Democrazia in Trentino lancia una petizione per la firma digitale

L’associazione Più Democrazia in Trentino ha deciso di non rimanere con le mani in mano di fronte a un sistema elettorale obsoleto ed escludente. Per questo, lanciamo una petizione per chiedere l’immediato adeguamento normativo e permettere l’uso della firma digitale nelle procedure di partecipazione democratica (Die deutsche Fassung der Petition folgt).

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L’audizione pubblica per dare voce ai promotori delle iniziative popolari provinciali

L’istituto dell’audizione pubblica per i disegni di legge di iniziativa popolare è stato introdotto nel 2019 per rafforzare e sostenere concretamente i promotori delle proposte legislative popolari a livello provinciale. In passato, infatti, nonostante la raccolta di migliaia di firme, i promotori si trovavano spesso in una posizione di forte svantaggio in termini di risalto mediatico e di effettiva capacità di rappresentare la volontà dei firmatari rispetto ai consiglieri provinciali e alle indicazioni della giunta provinciale.

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Interrogazione parlamentare sui permessi lavorativi per i promotori di iniziative popolari

I deputati Ascari, Pavanelli e Fede hanno presentato un’importante interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno volta a colmare una significativa lacuna nel nostro ordinamento democratico: l’assenza di tutele lavorative per i primi firmatari di iniziative popolari chiamati a partecipare ai lavori delle commissioni consiliari.

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Il cuore invisibile dell’educazione: la battaglia delle maestre della scuola dell’infanzia

Il ruolo cruciale delle maestre

Dietro ogni sorriso, ogni primo disegno, ogni scoperta di un bambino tra i 3 e i 6 anni, c’è una figura professionale fondamentale: la maestra della scuola dell’infanzia. Il suo ruolo non è semplicemente un lavoro, ma una missione che abbraccia l’educazione, la cura, la crescita umana e sociale.

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Lezioni dal voto negli Stati Uniti: Ballotpedia e le scelte dei cittadini

Nel 2024, sono state certificate 159 misure referendarie a livello statale in 41 stati degli Stati Uniti. Il 5 novembre, gli elettori in 41 stati si sono espressi su 146 di queste proposte, mentre il prossimo 7 dicembre gli elettori della Louisiana voteranno su quattro emendamenti costituzionali. Inoltre, nei primi mesi del 2024, gli elettori di cinque stati hanno deciso su nove proposte referendarie, approvandone cinque e respingendone quattro.

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Election Day 2024 negli Stati Uniti: non solo Presidenza ma anche elezioni locali e referendum

Il prossimo 5 novembre, nel classico Election Day americano, non si voterà solo per eleggere il Presidente degli Stati Uniti d’America. Oltre alla sfida presidenziale, che sembra ridursi alla scelta del meno peggio tra Kamala Harris e Donald Trump in un contesto federale segnato da un degrado istituzionale preoccupante e da eventi al limite del trash, i cittadini americani avranno la possibilità di esprimersi su una miriade di altre questioni e ruoli pubblici che incidono direttamente sulle loro comunità.

Negli USA le elezioni non riguardano solo la Presidenza: si voterà anche per rinnovare i componenti del Congresso, eleggere amministratori locali, membri di consigli scolastici, autorità e parlamentari statali, e per decidere su una serie di iniziative popolari e referendum. Questo vasto sistema permette al cittadino di incidere in modo concreto su temi e progetti che impattano la vita di tutti i giorni, consentendo un controllo più diretto sulle scelte pubbliche.

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Svizzera. Referendum sulla riforma della previdenza professionale ed iniziativa per la tutela della biodiversità

Dopodomani, domenica 22 settembre, è l’ultimo giorno utile per gli elettori elvetici per esprimere il loro voto in occasione del terzo turno referendario dell’anno.

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Lezioni di democrazia diretta – #3

Eccoci alla #Lezione3:
un video di soli 2 minuti ci aiuta a capire come funzioni in Svizzera l’iniziativa dei cittadini.
Un diritto democratico che dà corpo al principio di co-decisione, un diritto molto speciale e prezioso.

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Lezioni di democrazia diretta – #1

Forse raccontando come funziona nella pratica questa forma di democrazia potremmo riuscire a far comprendere meglio cosa la nostra Associazione intende per democrazia diretta: ben altro rispetto alla democrazia digitale (che mica abbiamo ancora capito cosa sia poi); ben altro rispetto all’assemblearismo o alla prepotenza di minoranze organizzate.
Scegliamo di provarci proponendo una selezione di video – il cui uso ci è stato gentilmente concesso da SwissInfo.ch.

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L’insostenibile pesantezza dell’inconsistenza

“Il sistema delle autonomie locali, pur riconoscendo la valenza degli istituti referendari provinciali e dell’iniziativa popolare delle leggi provinciali quali strumenti di democrazia diretta come disciplinati dalla L.P. 3/2003, ha espresso, tuttavia, una generale contrarietà circa gli interventi normativi proposti.”  

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Cohousing a Rovereto – Il Difensore Civico sollecita il Sindaco Valduga

Ne avevamo parlato lo scorso 9 agosto su questo nostro diario: il Comune di Rovereto “doveva” da oltre 3 mesi una risposta a Daniele Curti, primo firmatario di una petizione che suggeriva all’Amministrazione di realizzare un progetto di coabitazione solidale nel territorio comunale.  Continua a leggere