Dal diritto alla partecipazione alla sovranità digitale: una sfida per il Trentino

Il 1° ottobre scorso sono intervenuto in Prima Commissione, a nome dell’associazione Più Democrazia in Trentino, per inquadrare la petizione petizione popolare provinciale n. 6/XVII “Previsione di sottoscrizioni digitali in materia elettorale e referendaria” presentata dal primo firmatario e segretario dell’associazione Paolo Minotto in una prospettiva più ampia: quella di una democrazia moderna, digitale e realmente partecipata.
La questione non riguarda solo un aspetto tecnico, ma il modo in cui intendiamo garantire l’effettività dei diritti politici e la qualità democratica della nostra Autonomia.

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La fiducia degli italiani nelle istituzioni: un confronto con gli standard OCSE 2024

Capire quanto i cittadini si fidino delle proprie istituzioni è fondamentale per misurare la salute di una democrazia. La Rilevazione OCSE sui driver della fiducia nelle istituzioni pubbliche – risultati 2024 offre uno sguardo prezioso su come le persone percepiscono il proprio governo e i servizi pubblici, permettendo un confronto con gli altri paesi membri.

L’indagine è stata realizzata tra ottobre e novembre 2023 in 30 paesi OCSE, compresa l’Italia. Ha analizzato sia le esperienze quotidiane dei cittadini con le istituzioni sia le aspettative rispetto ai processi decisionali più complessi.

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Autonomia digitale e democrazia diretta: comparazione tra Italia e Svizzera

* pubblicato su Il T il 10 settembre 2025

di Paolo Gasperi – Cybersecurity manager

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Riforma dello Statuto: un dibattito azzoppato e un’informazione ridotta

Il percorso della riforma dello Statuto di autonomia del Trentino-Alto Adige/Südtirol prosegue senza un vero dibattito pubblico e con un confronto parlamentare ridotto al minimo. Mercoledì 10 settembre, in Commissione Affari Costituzionali alla Camera, il relatore Alessandro Urzì (FdI) ha dichiarato sin dall’inizio la propria opposizione preconcetta all’intero pacchetto di emendamenti presentati dalle opposizioni: «parere contrario su tutti», senza sviluppare alcuna argomentazione dialettica nel merito delle proposte. Un “no” a priori, avallato dall’unico intervento del Ministro Calderoli, che si è limitato a ribadire la posizione del relatore senza fornire ulteriori motivazioni, chiudendo così qualsiasi spazio di mediazione.

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Riforma dello Statuto del Trentino-Alto Adige/Sűdtirol: non solo competenze, servono garanzie democratiche

Sul percorso parlamentare di modifica dello Statuto speciale del Trentino-Alto Adige/Südtirol (relatore Alessandro Urzì) è calato un silenzio surreale. Nonostante il prossimo 10 settembre, nella Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati, si svolgerà la prima votazione sull’iniziativa legislativa del Governo Meloni, il dibattito pubblico rimane scarno. Si registrano poche informazioni e una scarsa consapevolezza collettiva su una riforma che, al di là dei tecnicismi, tocca direttamente la qualità della nostra autonomia e delle istituzioni che la governano.

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Un riferimento per la democrazia: disponibile l’opuscolo del Consiglio d’Europa sulla Commissione di Venezia

Come associazione, da più di un decennio seguiamo e richiamiamo l’attività della Commissione di Venezia. I pareri di questa autorevole istituzione del Consiglio d’Europa hanno rappresentato un punto di riferimento costante per le nostre proposte volte a rafforzare gli strumenti di democrazia diretta e partecipativa in Trentino. Ricordiamo in particolare la nostra richiesta di parere sull’iniziativa popolare del 2012 per migliorare la disciplina degli istituti di partecipazione democratica.

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Consegnata la petizione “Basta barriere: firma digitale per la democrazia inclusiva” al Consiglio provinciale di Trento

Questa mattina abbiamo consegnato al Presidente del Consiglio provinciale di Trento Claudio Soini e alla Vicepresidente Maria Chiara Franzoia la documentazione relativa alla petizione “Basta barriere: firma digitale per la democrazia inclusiva”, promossa da Più Democrazia in Trentino lo scorso febbraio.

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La democrazia alla rovescia: se i padri costituenti vedessero questo referendum…

I referendum sulla tutela del lavoro e sulla cittadinanza non hanno raggiunto il quorum. Nessuna sorpresa. Lo avevamo previsto, come lo prevedono tutte le persone che conoscono l’effetto paralizzante di questo meccanismo. Lo stesso meccanismo che ha fatto fallire 38 referendum su 77. Il quorum di partecipazione è oggi uno degli strumenti più dannosi per la democrazia italiana, come ha rilevato la Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa, che ne raccomanda da tempo l’eliminazione.

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Il nostro impegno riconosciuto anche oltreconfine: Più Democrazia in Trentino ospite di RSI – Radio Svizzera Italiana

In Italia – e purtroppo anche in Trentino – è sempre più difficile ottenere spazio sui mezzi di informazione per parlare di proposte di riforma democratica, in particolare quando queste vanno a toccare i meccanismi del potere istituzionale. Chi propone strumenti per rafforzare la partecipazione popolare viene spesso ignorato, ridicolizzato o marginalizzato. Di contro, le posizioni più conservatrici e ostili all’evoluzione democratica godono di ampia visibilità: basti citare la recente pubblicazione della lettera di Sabino Cassese sul Corriere della Sera o l’intervista a Giuseppe Conte sul medesimo organo di stampa, favorevole solo a un abbassamento simbolico del quorum al 33%.

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Salviamo il referendum dai partiti

* pubblicato su Il Nodo Critico l’11 giugno 2025

Il voto diventa una curva per ultras e il dibattito è assente

Il referendum, nato quale baluardo di democrazia diretta e partecipazione civica, sembra aver perso la sua dignità. Lo scontro tra fazioni politiche lo hanno reso più simile a una partita di calcio che a un serio dibattito politico. L’istituto, nato per dare voce ai cittadini su questioni cruciali, è ostaggio di logiche partitiche che ne distorcono il significato e ne annullano l’efficacia.

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Referendum. Comitato Basta Quorum: “I partiti smettano di alzare barriere alla partecipazione”

Mentre la raccolta firme procede con successo i promotori del comitato “Basta Quorum”, rispondono alle proposte di raddoppiare le firme necessarie per proporre un referendum abrogativo: “Non servono numeri sparati a caso, ma rigore nell’analisi giuridica e sociale. I partiti hanno già eroso la partecipazione popolare: ora agiscano con responsabilità. Vogliamo referendum autentici, non plebisciti. Semplificare le procedure e garantire informazione e par condicio è essenziale per decisioni popolari efficaci.”

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È partita la raccolta firme per abolire il quorum nei referendum: sosteniamo questa battaglia di democrazia

Più Democrazia in Trentino aderisce con convinzione all’iniziativa popolare “Basta quorum!” per l’abolizione del quorum di partecipazione nei referendum abrogativi.

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Il futuro in gioco: i referendum su lavoro e cittadinanza sotto la lente di Più Democrazia in Trentino

Come sapete, l’8 e il 9 giugno saremo chiamati alle urne per un importante appuntamento democratico: i referendum. Per questo motivo, il 31 maggio scorso abbiamo organizzato un incontro informativo (disponibile sul nostro canale YouTube) per guidarvi attraverso i cinque quesiti e per ribadire la nostra visione di una democrazia più partecipata.

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Referendum 8-9 giugno. Conoscere per decidere: 5 quesiti e una proposta

In vista dei cinque referendum abrogativi in programma l’8 e il 9 giugno 2025, l’associazione Più Democrazia in Trentino organizza un incontro pubblico per offrire alla cittadinanza un’occasione di approfondimento chiaro, accessibile e imparziale.

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Referendum e informazione: ai cittadini serve più chiarezza, non meno

* Intervento pubblicato sul quotidiano Il T il 5 aprile 2025

Il dibattito sulla qualità della democrazia, recentemente aperto dal “Quotidiano Il T”, merita un contributo che vada oltre le dichiarazioni di circostanza. Troppo spesso, i politici si limitano a denunciare il regresso democratico senza riconoscere il proprio ruolo nel determinare questa deriva. Più Democrazia in Trentino, al contrario, non si limita alla critica, ma stimola riflessioni e propone strumenti concreti per migliorare la qualità della nostra democrazia.

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Verso i referendum di giugno: la proposta di Più Democrazia Italia per un opuscolo informativo

Con l’avvicinarsi delle consultazioni referendarie previste per l’8 e 9 giugno 2025, torna d’attualità il tema dell’informazione istituzionale sui quesiti referendari. Un’esigenza che Più Democrazia in Trentino ha sollevato formalmente attraverso petizioni presentate alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica nel gennaio 2025 e che si rafforza grazie alla proposta di libretto informativo elaborata da Più Democrazia Italia.

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Un opuscolo informativo per i referendum: la nostra petizione arriva in Parlamento

L’11 gennaio abbiamo ufficialmente inviato a Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, rispettivamente presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, la petizione lanciata il 19 dicembre scorso per chiedere l’introduzione di un opuscolo informativo sui referendum. Nonostante il periodo festivo, in pochi giorni abbiamo raccolto più di 240 firme, tra sottoscrizioni cartacee e online, a sostegno della nostra iniziativa.

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Il caso Malles: una tesi di laurea racconta una storica battaglia per un’agricoltura sostenibile

Nel 2014 la nostra associazione seguì con entusiasmo l’esperienza referendaria di Malles per contrastare l’uso intensivo dei pesticidi. Fu un’iniziativa pioniera, audace ed ambiziosa rispetto agli obiettivi che i promotori si erano posti. Scatenò le reazioni più dure da parte di chi voleva conservare lo status quo e un sistema agricolo mainstream basato sulla chimica spinta.

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Nuova petizione: vogliamo un opuscolo informativo sui referendum!

📢 L’Associazione Più Democrazia in Trentino ha appena lanciato una petizione per chiedere che venga distribuito ai cittadini un opuscolo informativo chiaro e completo in occasione dei referendum.

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Il potere dei referendum: la voce degli elettori oltre le linee dei partiti

Le recenti elezioni statunitensi del 2024 hanno dimostrato, ancora una volta, l’importanza dei referendum come strumento per esprimere la volontà popolare, anche in netta contrapposizione con le scelte presidenziali o le linee politiche dominanti dei partiti di maggioranza. Come evidenziato nell’articolo di The Intercept Voters Overwhelmingly Chose to Protect Abortion — Even When They Didn’t Choose Harris, in molti stati americani gli elettori hanno approvato misure per proteggere i diritti riproduttivi, aumentare il salario minimo o legalizzare le droghe leggere, sfidando le posizioni ufficiali del Partito Repubblicano o Democratico.

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