
Questo è uno dei pochi articoli del nostro blog di natura meramente amministrativa, ma è necessario per tenervi informati.
Questo è uno dei pochi articoli del nostro blog di natura meramente amministrativa, ma è necessario per tenervi informati.
L’espressione del voto è il momento nel quale i cittadini hanno la possibilità di esprimere direttamente e senza intermediari le loro preferenze. Che sia per eleggere i propri rappresentanti, che sia per esprimere direttamente la loro scelta rispetto ad un tema importante nei paesi dove è ammesso il referendum, senza voto non ci sarebbe democrazia.
Continua a leggereMartedì scorso 5 novembre è stato giorno di elezioni negli USA. Tutte le notizie che arrivano sui giornali o in televisione in Italia riguardano le eventuali elezioni di governatori dei vari stati, come se quella fosse l’unica cosa che si vota, o al massimo anche per i legislativi statali e qualche sindaco. Ma nell’election day si votano anche i referendum, sia statali che cittadini. Che poi New York ha praticamente lo stesso numero di abitanti della Lombardia (di gran lunga la maggiore regione in Italia) e un PIL maggiore. In questa tornata ovviamente se ne sono votati parecchi, e molti interessanti. Ma ne vorrei evidenziare un paio di significativi. Continua a leggere
Ieri abbiamo sollecitato anche il consigliere Claudio Cia, che nel suo blog diceva che avrebbe voluto esprimersi sul DDL di iniziativa popolare in aula.
Senza il sostegno dei consiglieri, che chiedano al Presidente Dorigatti di riconsiderare la sua decisione di non calendarizzare il 27 Agosto la discussione in aula a seguito della posizione di alcuni capigruppo di minoranza, il DDL di iniziativa popolare è destinato a decadere e a non essere più discusso. Continua a leggere
Il referendum consultivo che si svolgerà il 22 ottobre nelle regioni Veneto e Lombardia ha suscitato grande dibattito su cosa comporterà l’espressione di un si o un no al quesito referendario.
Ma proprio a partire dal quesito (ma anche da altro che dirò in seguito) questo referendum rivela il suo vero volto: un plebiscito invocato dai governi locali allo scopo di rinforzare la propria posizione, personale e partitica, in una eventuale e non esplicitata trattativa con lo Stato centrale. Continua a leggere
Il 6 novembre il Comune di Trento ha aperto la fase di consultazione sulle proposte di modifica dello statuto comunale, fase che si concluderà il 23 novembre.
Come Associazione chiediamo a soci e simpatizzanti residenti nel Comune di Trento di scaricare il documento che abbiamo predisposto, eventualmente personalizzarlo, e presentarlo firmato alla Segreteria del Comune entro lunedì 23 novembre alle ore 12. Chiedete anche ad amici e conoscenti di farlo.
Più lettere verranno presentate, più riusciremo a fare pressione per far almeno prendere in considerazioni le proposte di modifica che abbiamo fatto insieme. (qui l’evento Facebook per invitare i tuoi amici all’azione)
Se conoscete dei Consiglieri, fatela pervenire direttamente anche a loro. Continua a leggere
Quando si discute di iniziativa e referendum, e in particolare dell’abolizione del quorum, una delle obiezioni che viene spesso fatta è che senza quorum un piccolo gruppo organizzato potrebbe far passare le proprie iniziative in contrasto con la maggioranza.
Questa è veramente una favola che non regge a nessuna analisi fatta con un minimo di logica. A meno di non ritenere gli elettori ignoranti e menefreghisti, buoni solo a mettere una crocetta su qualche simbolo ogni cinque anni. Continua a leggere
Nella giornata odierna, in occasione della seduta della Prima commissione legislativa del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento con la delegazione della Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa, i relatori dell’iniziativa popolare 1/XV hanno depositato ufficialmente un memorandum per sottolineare sottolineare i punti qualificanti della proposta popolare.
I contenuti del documento sviluppano ulteriormente i concetti già espressi nella lettera consegnata ai consiglieri provinciali nel giugno del 2014 e tuttora senza risposta. Se i punti cardine del disegno di legge venissero rimosso o snaturati, l’efficacia della normativa sulla democrazia diretta verrebbe meno annullando la possibilità che dovrebbe essere riconosciuta ai cittadini di partecipare ai processi decisionali in forma diretta come sancito, solo a titolo d’esempio, dall’art.21 della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Il titolo può sembrare paradossale. La risposta ovvia è che il referendum di Malles ha stabilito che venga modificato lo Statuto Comunale, prevedendo che nei trattamenti sulle coltivazioni siano utilizzati fitosanitari biodegradabili, quindi tendenzialmente di origine naturale, per limitare i loro effetti a breve e lungo termine sulla salute pubblica.
I commenti si sono concentrati sul risultato finale, e se la decisione sia una buona scelta o meno.
Ma per chi si occupa di migliorare gli strumenti di partecipazione democratica alle scelte pubbliche non è la scelta in se per il singolo caso che conta. Il popolo può sbagliare, come possono sbagliare i rappresentanti e come può sbagliare una valutazione chiunque di noi.
Di per se non è rilevante se la scelta fatta sia la più “giusta”, qualunque cosa si intenda per giusta.
Il paese di Malles con il Piz Sesvenna sullo sfondo
La lettera di Marco Brunazzo ci permette di affrontare in un unico momento alcuni temi importanti che sono stati oggetto di approfondimento in passato sul sito del comitato. Continua a leggere
In data 16 giugno i rappresentanti del comitato di Più Democrazia in Trentino hanno depositato la seguente lettera presso la Segreteria del Comune di Mori con in allegato una serie di osservazioni per offrire elementi utili alla riscrittura dello dello Statuto comunale.
Il contributo del comitato è nato in seguito all’appello lanciato dall’amministrazione comunale per riscrivere le regole dello Statuto con il contributo dei cittadini.
Gentili Consiglieri,
tra poco sarete chiamati ad esprimervi sul Disegno di Legge Provinciale di Iniziativa Popolare sugli istituti di partecipazione dei cittadini alle scelte pubbliche. Perchè l’obiettivo di recupero della partecipazione citato dal Presidente del Consiglio nel suo discorso di insediamento non rimanga un vuoto slogan, privo di contenuti e puramente retorico, è fondamentale che vengano introdotti sistemi di partecipazione efficaci anche tra le tornate elettorali. Continua a leggere
Sezione elettorale
Ieri mia moglie ha inviato via posta la busta con i suoi voti a Briga. Infatti è nuovamente tornata referendaria in Svizzera, la seconda delle quattro dell’anno. Non sono ancora spente le polemiche per il voto del 9 febbraio, in particolare riguardo l’iniziativa che è passata con uno strettissimo margine riguadante l’obbligo di stabilire limiti ai lavoratori immigrati e ai frontalieri, che si presentano anche in questa degli argomenti di grande rilevanza. E che hanno un parallelo diretto con problemi anche da noi dibattuti, ma che, in assenza di democrazia diretta, da noi restano chiacchiere da bar, o da Porta a Porta, che forse è peggio. Continua a leggere
Di seguito la lettera inviata al giornale L’Adige il pomeriggio del 15 aprile in risposta alla lettera a firma del dirigente provinciale Michele Nulli e pubblicata dal giornale lunedì 14 aprile con il titolo “Democrazia diretta, i limiti della proposta”. Tale articolo aveva anche avuto una certa evidenza, e il riquadro in cui era stata messa, come evidenziato nella replica, era stato titolato “Il dibattito”. La replica inviata a nome del comitato di Più Democrazia in Trentino che ha promosso il ddl di iniziativa popolare sottoscritto da 4000 firme non è stata pubblicata. Evidentemente l’idea di dibattito che ha il giornale l’Adige è differente dalla definizione che si può trovare nei vocabolari della lingua italiana. Continua a leggere
Breve resoconto dell’assemblea del 13 gennaio 2014:
Ci siamo trovati a Villa Lagarina, che oltre ad essere il primo comune a quorum zero del Trentino, è anche la sede dell’associazione Borgoantico.E presso la sede dell’associazione ci siamo tosto trasferiti, allettati dall’offerta di una fetta di “becca”. Dopo una breve discussione su come veniva preparata e chiamata dalle nostre nonne nelle varie zone del Trentino, che è servita ad attendere i ritardatari, abbiamo iniziato la riunione. Continua a leggere
Come ha fatto notare Alex qualche giorno fa sul nostro gruppo Facebook, ricorre oggi, 13 dicembre, il secondo anniversario del primo incontro che ha poi dato luogo al comitato più democrazia in Trentino e alla proposta di legge che, dopo la sua elaborazione e la raccolta firme, ha portato alla legge che è la numero 1 della XV legislatura.
Il comitato è poi stato costituito il 12 gennaio immediatamente successivo. Continua a leggere
La terza parte della serata (Qui la prima e qui la seconda)
Potrei quasi definirla proponimenti e speranze. E una esortazione all’azione.
Dopo l’analisi storica e di scienza politica, la domanda che a me sorge spontanea, come dicevo all’inizio è: cosa possiamo fare, sulla scorta dell’esperienza, per migliorare i nostri istituti di gestione della cosa pubblica? Spero sia una domanda che solletichi anche voi.
Ebbene, per me è abbastanza semplice. Basta prendere esempio dalla Svizzera. Per noi trentini poi questo dovrebbe essere assai più semplice, sempre che sia rimasto nelle nostre vene un po’ di quella tradizione di autogoverno che abbiamo espresso con le carte di regola. Continua a leggere
Di seguito la seconda parte, della serata di Lavis, l’intervento di Andrea Casna. Qui trovate la prima parte.
Carte di Regola
Le regole. I comuni del Trentino dal medioevo ai primi anni dell’Ottocento erano definiti con il termine di regola. Si tratta di un termine che legava gli abitanti (detti vicini) alla gestione del territorio nel quale erano insediati. Era un’unione indissolubile fra la gente e la propria terra. Continua a leggere
Il 6 settembre l’Associazione Culturale Lavisana ha organizzato una Conferenza, nella spendida cornice del Palazzo de’ Maffei, dal titolo “dalla Carta di Regola allo Statuto Comunale: la democrazia di ieri e oggi“.
L’aspetto culturale per il nostro comitato è sempre stato estremamente importante. Non per nulla l’art. 2 della proposta di legge di iniziativa popolare che abbiamo proposto per il miglioramento degli istituti di partecipazione popolare include un impegno a incentivare la formazione degli studenti delle scuole provinciali sul tema della cittadinanza, della democrazia e degli strumenti di partecipazione. E d’altronde lo stesso Consiglio d’Europa considera l’educazione essenziale per promuovere i valori fondanti della nostra società: democrazia, diritti umani e stato di diritto. Continua a leggere
No, non è che di colpo i nostri legislatori, o almeno qualcuno di loro, si è reso conto dell’importanza del coivolgimento dei cittadini quando si vogliano fare modifiche sostanziali alla Costituzione. Purtroppo, per noi italiani, il titolo è invece preso dalla parte finale del messaggio del Presidente della Convenzione sulla Costituzione irlandese.